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Report : XR Desert tour Morocco - 6-17 aprile 2016 (fly & drive)

Aperto da docmarco62, Aprile 20, 2016, 23:19:37 PM

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Gogo

Mi è venuta la lacrima pureammè quando ho vinto i Duni.... ;D >:( ;D >:( ;D >:( ;D

docmarco62

#61
...Eravamo rimasti al Merzouga Motorbike Park, si però per divertirti devi partecipare e a questo punto Jil, anche se un po contrariato, accetta di fare scuola sabbia per i "giovini", la serie di fotografie che segue ne illustra l'andamento.


io controllo...








La strada è ancora lunga, ma gli studenti sono interessati e vogliosi, dice il professore.
A proposito di commenti, Bibo guardando l'orizzonte invece esclama: "Ahi ahi!"
Come sempre se le cose devono andare storte, ci vanno del tutto e alla grande,  così insegna lo zio Murphy.
Si è alzato un vento forte e in lontananza si vede un fiume di sabbia che si avvicina, "forse è meglio rientrare" dice Bibo, molto tristemente accettiamo.




eh si! Meglio rientrare, anzi ci è quasi andata bene, pensa se ci fossimo trovati in mezzo alle dune a 60 Km da lì, nel bel mezzo della tempesta. Amen si rientra nel riad.
Facciamo anche in tempo a manciare qualcosina...naturalmente data la presenza di Jil annaffiata da una abbondante dose di Coca cola, come si può vedere.


nel frattempo arrivano al riad e chiedono di noi due ragazzi sardi, sono in missione (umanitaria?), se non ricordo male hanno portato biciclette e altre cose raccolte sulla splendida isola italiana, da portare ai meno fortunati abitanti del luogo, e approfittando di ciò si stanno facendo un tour in moto, peccato che una delle due dominator con cui sono giunti qui ha fuso la centralina e non possono proseguire. Chiedono quindi ad Emilio la centralina in prestito.
Certo che è un bel rischio, nel bel mezzo del nulla, due emeriti sconosciuti sebbene compatrioti, ti chiedono un pezzo di ricambio non proprio di poco valore, e tu senza troppe menate glielo dai! Chapeau! Li rivediamo nel pomeriggio, centralina montata e funzionante, il loro viaggio riprende, fortunatamente, con la promessa che una volta rientrati, spediranno la centralina ad Emilio.


come sempre, l'abito non fa il monaco, abbiamo saputo poi che la centralina è arrivata in compagnia di una buona bottiglia di Cannonau e di un coltello originale sardo manico in corno.
Tutto è bene quel che finisce bene.
La tempesta non cala, non è devastante ma impedisce qualunque attività motoristica, dalle foto potete immaginare come impieghiamo il tempo:


Bibo cerca una via di entrata o uscita?


lo Chef ed Emilio cercano uno sport adatto all'età


io e Jil relax e tante, tante chiacchere, sui prossimi concerti da andare a vedere, magari insieme, in particolare mi fa conoscere una coppia di musicisti, molto interessanti:
Theo Teardo e Blixa Bargeld, concerto 8 Maggio p.v, difatti poi ci siamo andati insieme.
p.s Grande spettacolo, fuori dagli schemi, ma veramente notevole.


...chi l'ammore suo, perso nella nebbia marocchina



...che in realtà non si è perso ma sta accompagnando MarcoG a scegliere una nuova copertina per sella e serbatoio dell'xr, poi magari a prende anche lui per il Drz di Raffa...


naturalmente anche noi si pensa all'ammore nostro!

Sono le 16.00 e la situazione sembra non migliorare,

riprendiamo a cazzeggiare allegramente, quando alle 17.00 il Webbo messaggia:
"tra mezz'ora vestiti che si esce" io che sono appena rientrato avviso che la situazione non è ideale...
passa un'altra mezz'ora e comincio a vedere che gli indigeni escono i mezzi di trasporto, ciò significa che il vento cala?
Cala, cala e in quattro e quattr'otto sono pronto per uscire. Webbo mi cazzia:
"ma come? Mi hai appena detto che non si può fare"
manovra di Giordano e sono steso a terra...
"mi vesto e arrivo" faccio in tempo a sentire dalle sue labbra prima di perdere i sensi...
Alle 18.00 vestizione varia ed eventuale e siamo tutti e cinque pronti.
Il Merzouga Motorbike Park riapre i battenti...





escono anche Roberto e lo Chef:


per alcuni, Raffa riprende la lezione interrotta in mattinata:


Siamo in tre a tentare la sorte, io Jil e Webbo per la conquista della cima, parto bello carico...

purtroppo faccio un 360 quasi subito, non documentato, sabbia ovunque, smadonno a tirare su la moto su un salitone a 45 gradi, mi manca decisamente il fiato, bottone accensione e spegnimento bloccato dalla sabbia, mannaggia...
Anche Jil fa un bel ribaltone, l'unico che tenta l'assalto finale è Andrea, il motore ruggisce e a 2 metri dalla cima si impianta, ma ce l'ha fatta, a raggiungere la cima è sua Webbità.


"sono le 18.36" – cita l'anchorman del telegiornale nazionale – "quando sua webbità Andrea conquista per la prima volta la parete della Grand Dune da sud seguendo una nuova via che da oggi sarà la Via Gaspari in suo onore"
onore al merito.
Tra l'altro la strada per la cima comincia a riempirsi di turisti che coi dromedari o a piedi vogliono raggiungere la vetta.
Io e JIl ci guardiamo, colonne di dromedari coi turisti risalgono la cresta per la cima, rinunciamo per motivi di tranquillità generale, molti sono italiani e già ci odiano in patria, figuriamoci qui... in fondo poi lo spettacolo è meravigliosamente meraviglioso lo stesso.











si torna verso il basso dove Raffa e Roby ci danno dentro seguendo le indicazioni di Bibo e Jil:







ci dà dentro di brutto la fanciulla, io rimango ancora un po' per vedere se con qualche altro ribaltone, mi si sbloccano i bottoncini, cosa che avviene rapidamente, sono ormai rimasto da solo, mi godo in solitudine le dune girando fino a non aver più fiato.
Alle 19.20 sebbene non voglio lasciare questo luogo così magico, decido, esausto che è ora di rientrare... un ultimo sguardo.
Sono felice.


Al tramonto prima di cena siamo tutti belli e contenti con un sorriso a 32 (per chi li ha) denti.
Cenone a base di Tagine e Omelette berbere, poi una bella mezz'ora sulle dune antistanti a guardare le stelle che da qui paiono essere a portata di mano, poi tutti a nanna che si lasciano, per ora le dune.
Notizia dell'ultim'ora: la moto di MarcoG non è riparabile, almeno non qui (meno male penso io, sorry Marco ma è stato meglio così) domattina un pickup la caricherà insieme a quella di Emilio e verranno portate a Ouarzazate.
MarcoG ed Emilio pascoleranno sulle jeep.
Au revoir!
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream

Webbo

bravo Doc, solo per precisare che la foto che mi ritrae sulla duna.. quella non è la cima della grande duna di fornte al nostro riad.. è una dunetta sulla quale mi ero appollaiato in attesa che i dromedari dei turisti si togliessero dall'unica via possibile per salire sulla cima.
Per cortesia non contattatemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

docmarco62

sorry, ma è l'unica significativa, giusto per dare l'idea.  ;)
D.M.L
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
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UOrsini

 ::) non ho parole  ::)

Il doc con il suo modo di raccontare e poi le foto che foto mi fa venir la voglia di iniziare a cercare una moto adatta ...

Ciao Ugo

docmarco62

11.04.2016 da Merzouga a Village Tafraute (breve epilogo di un dramma)
Goooooooooood Morning Marocc!
Sono le 7 quando mi sveglio o forse prima, non ricordo, esco e faccio un giro, per salutare le dune di Merzouga:

è uno spettacolo mattutino che non mi voglio perdere, trovo il Webbo e come al solito quattro chiacchere e tante risate. Prima di colazione arriva il pick up che caricherà e trasporterà le moto a Ouarzazate, ecco che si consuma il dramma:
la prima è quella di MarcoG, poi segue a (madonne) ruota quella di Emilio.
Per quest'ultimo si tratta di una sorta di liberazione, finalmente non deve preoccuparsi, potrà godersi il viaggio che rimane da fare, senza il patema, per se e gli altri di essere un peso, anzi finalmente potrà dedicarsi alla sua naturale inclinazione: comunicare con qualunque essere umano e in qualunque lingua. Si perché Emilio riesce a comunicare con chiunque e senza problemi di lingua, non ha nessun tipo di limitazione, se i sassi parlassero lui si intratterebbe anche con loro, mi chiede se è preoccupante, rispondo di no, fossi in lui mi preoccuperei solo se mi rispondono...

Per un attimo immaginate un paesino della sicilia, tra le alture, siete giovani e innamorati, lei è bellissima, mora e con tutte le curve al punto giusto, avete sognato insieme una vita, poi il destino ... lei deve partire, non è possibile restare deve andare.
La corriera arriva nella piazza del paesino, si aprono le porte e lei sale, vi rivolge l'ultimo, languido sguardo, i suoi occhi marroni sono pieni di lacrime come i vostri, un nodo in gola impedisce di respirare, la guardate salire, tendete la mano per un ultimo, disperato saluto, vorreste fermare il tempo ma non è possibile, promettete a voi stessi di non perderla e di raggiungerla appena possibile.
La corriera chiude le porte e parte alzando un po' di polvere, sarà quella forse che fa scendere una lacrima sulla guancia, forse...
Addio, anzi... arrivederci amore mio!

Il dramma è giunto al suo epilogo.

Il Webbo passa in rassegna i mezzi motorizzati,

se trova qualcosa in disordine, ci passerà per le armi, noi ligi al dovere abbiamo fatto tutto quanto deve essere fatto. L'husaberg ha perso ancora un pochino d'olio, nulla di che, piccola aggiunta per sicurezza, in realtà ho notato che tende a perdere più olio se stiamo sul conglomerato bituminoso, alla mia domanda mi confessa che non le piace proprio l'asfalto, ama la terra, le pietre e la sabbia. Più che per Emilio mi devo preoccupare per me...se l'husaberg mi risponde?

Colazione tutti insieme, random, le barriere sono cadute, come un gruppo di commilitoni in trincea, siamo affiatati, è un vero piacere. Il Webbo con voce dolce ci riporta alla realtà:
"cari ragazzi è triste ma dobbiamo andare, mi spiace interrompere questo bel momento di convivialità, ci aspetta una bel tragitto di trasferimento in moto e dobbiamo ancora fare la spesa e benzina, quindi:
MUOVETEVI! AMEBE SENZA MIDOLLO!"
È triste ammetterlo ma ha ragione, noi comunque cambiamo solo luogo ma continuiamo...


Lo Chef ci osserva, "ma questa marmaglia è venuta per fare il deserto o salotto nei moderni shop del luogo?


In realtà Webbone ha fatto un piccolo miracolo, ha comprato un abbondante chilo di fragole fresche, da degustare nelle pause del trasferimento.
Slurp, Slurp! Ci vuole bene!
Fa' un caldo boia già a quest'ora, imbocchiamo quasi subito la pista, è un misto tra terra e sabbia, per lo più terra, in una ampia vallata, a destra basse alture pietrose,  il versante sud è parzialmente coperto di sabbia appoggiata, a sinistra le dune in lontananza, fa veramente caldo, forse troppo per essere vestiti così, ma le protezioni sono indispensabili. Aspettiamo le jeep e nel mentre io e Roby ripassiamo le parti del balletto che faremo al Bolshoi di Mosca a settembre con la coreografia e regia del mitico Rudolf Nureyev:




panorama in attesa


Bibo racconta e ne ha di cose da raccontare 


"fà caldo, Antò, molto caldo"


" cha mincha stamo chi a'fari?"


Jil si allena per il prossimo viaggio sulla Soyuz
Arrivano le jeep e si riparte, adesso la pista si fa sempre più sabbiosa con tratti di sola sabbia ai lati o nella pista, ogni tanto bisogna darci del gas per non piantarsi, ma non dura molto,



paesaggio in sosta/transito

altra sosta per la città fantasma:


the WebboBike on the sand


visita alle macerie


davanti a noi


dall'alto la vista della pista con Roberto che arriva, ogni tanto lo vediamo anche noi (da lì "the Gosht Driver")


ehhhhhh? Sticazz!


parcheggi random? Yesss!


I Power Rangers son tornati!


uno sguardo indietro prima di riprendere


Viaaaaa, si riparte

Adesso la pista è un piattone pietroso misto a sabbia, in una ampia distesa, sullo sfondo sempre le dune a sud e i rilievi a nord, fa veramente molto caldo, siamo sui 40° gradi, labbra secche e tanta sete, ci si ferma sotto il sole e si cuoce.


pian piano la vallata si stringe e la pista diventa un tratturo che costeggia cumuli di terra e pietre alti pochi metri o piccoli rilievi, bassi modellati dal vento. Appena si trova un albero ci si ferma per prendere fiato all'ombra.


"AARRRRGGGGHHH! maledetto sole Affricanoooooo!"


altra ripartenza...
adesso siamo entrati in un pianoro molto vasto, la sabbia è sempre più presente, intercalata da isole di terreno duro e pietre, questo rende un pochino più pericoloso tenere un andatura più allegra, non c'è una pista precisa si naviga a vista tenendo d'occhio la traccia gps, più di una volta ho trovato difficoltà nel gestire la guida, sulla sabbia devi aprire per galleggiare, poi di colpo il terreno è duro e la gomma "prende" così tendi a schizzare avanti, subito dopo sabbia e devi riaprire, non è tutto liscio, cespugli di erba chameau formano piccole gobbette, bisogna girarci intorno, insomma si gimcana a passo lento, sotto il sole:







ogni tanto nel nulla incontriamo alcuni segni di vita evoluta, un pozzo, una costruzione, insomma qualcosa che fa pensare che ci siano persone che abitato o frequentano questo luogo, in realtà non vediamo nessuno in giro e alla vista di qualche albero un pò più grande ci fermiamo per ricompattare il gruppo, riposare e calmare l'arsura.










Ancora una mezz'oretta di sabbia e pietre e poi arriveremo al campeggio del Village Tafraute, siamo (sono) stranamente un pò stanco e accaldato...
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
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e invece poi ho solo trovato me stesh...
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docmarco62

...Arriviamo al villaggio che sono da poco passate le 15


si parcheggiano le moto e subito ci fiondiamo all'interno, dove il titolare del campeggio ci prepara un bel tè caldo, siamo davvero assetati e accaldati, all'interno la sala è fresca e accogliente, è un grande stanzone con sedute sui cuscini tutto attorno alle pareti. Dovremmo fare campeggio, ma ci sono tre camere libere e il prezzo aggiuntivo è circa di 15-17 euro compresa la cena e colazione se si prendono le camere. Tutto sommato non vale neanche la pena per una cifra così esigua mettersi a montare le tende, "uscire" i sacchi a pelo e i materassini, è vero magari si perde un po' di senso di avventura e/o libertà, ma le comodità a una certa età costituiscono un'esigenza più che una scelta.


Comunque dall'immagine ci si può rendere conto che anche le camere hanno la possibilità di farti vivere un po' di avventura...
Comunque il gruppo compatto opta per le camere, si prende possesso di queste e si fa una bella doccia, naturalmente non in gruppo, cosa pensate?
Maliziosi che non siete altro!...
Le regole sono un po' saltate, adesso i gruppi sono solo due Roby, Raffa e poi tutti gli altri, quindi chi capita, capita, naturalmente solo Webbo e Jil, unici non russatori professionisti possono, validare o meno la selezione dei compagni di camera.
Insomma io e lo Chef siamo ormai coppia fissa, sopra i 70 Decibel siamo fuori budget, oggi tocca a Bibo (che anche lui russicchia altro che no!) ed Emilio, ascoltare lo show notturno.
Raffa va in giro a fare qualche foto


col suo iPhone riesce a fare delle foto bellissime, e da ciò l'appellativo "the Art"
Dopo esserci rifocillati, siamo in cazzeggio totale, fuori fa ancora molto caldo e io per primo, poi a ruota Andrea e Roby cominciamo ad accusare qualche sintomo. Dato che mi conosco, so che se ho freddo e i brividi quando ci sono 40 gradi vuol dire che qualcosa non va. Mi "esco" il termometro e misuro la febbre (rettale). Azz! 38° ci siamo. Poi anche Roby e Andrea la misurano, naturalmente l'ho disinfettato (boh forse non ricordo bene, sai ho la febbre!), e anche loro hanno rialzo della tempertura.
Febbre, labbra secche, nausea, mal di testa, voilà un bel colpo di calore! Quindi Webbo si fionda in camera (questo è uno di quei momenti dove "non voglio essere rotto i coglioni") io e Roby all'interno sui cuscini, a ciacolare con lo Chef, ingurgitando Tachipirina (che naturalmente ho lasciato a casa!) e Coca cola, rimedio efficacissimo.


Emilio ha già conosciuto tutti gli altri ospiti del camping, discorre tranquillamente con loro in franco/inglese/aramaico e l'immagine che segue lo conferma.



fuori la giornata volge al tramonto e i colori sono bellissimi,







Lo Chef, Jil, Emilio e Roberto chiaccherano imperterriti della nostra sofferenza.









Dal colore del mio naso e dall'espressione di Roby si evince il dolore e la sofferenza di cui siamo vittime.



Comunque lo sparuto gruppo di superstiti si gode la cena, e si passa la serata tra racconti, aneddoti e risate.



Fuori cala la notte e colpevole la febbre a noi calano le palpebre, per cui vado a letto presto, domani si ricomincia, Inshallah!



Bonne Nuit mon ami!
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
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luciano

#67
Uff!!! Seguire questo report è come un film a puntate! L'indomani Doc e Roby saranno di nuovo in forma? Come sta ora MarcoG?
Complimenti a tutti!!!  :)
(censuratemi pure se rovino il report)
Moto possedute:
Benelli Magnum 3VK 1977, PUCH Frigerio GS 175 1981, Maico 250 mx 1982, Aprilia 250 Tuareg Rally 1986, Gilera RC 600 1990, Yamaha yz 125 1991, Yamaha WR 400 F 1999, Honda XR 250 R 1998.

docmarco62

#68
12.04.2016 Da Village Tafraute a Zagora

Goooooooood Mooorning Marocc


sono le 7 e il sole è già alto, oggi la sorte ci aiuta o perlomeno per ora non ci è avversa, febbre scomparsa, solo un po' di stanchezza  e qualche dolorino qua e là, soprattutto qua.
È ancora presto e il bar è chiuso



nell'attesa della colazione qualcuno va a far foto in montagna,


altri fanno manutenzione,



chi va a fare quattro passi in giro


Alle 8 circa siamo già tutti svegli e in giro.  La cosa bella, almeno per me, è che fin da subito, c'è affiatamento nel gruppo, fin dalla mattina presto minchiate a raffica, chiaro segno che il morale della truppa è BBuono.
Finalmente apre il bar e si va a far colazione, siamo affamati.




Mmmmmmmhhhhh! Pensa Bibo, quale foto fastidiosa pubblicherò oggi? Bibo è molto attivo sul web e in moto, nel senso che (beato lui), riesce molto spesso a ritagliarsi il tempo uscire in moto, sia on che off, e per far girare i maroni a coloro che stanno lavorando, pubblica ogni giorno una foto, che chiama "foto fastidiosa" e indica chiaramente il fatto che non stia lavorando ma godendosi, a suo modo la vita.
Si perché godersi la vita non è necessariamente, la spiaggia di sabbia corallina bianca e le palme di contorno, può essere anche il fatto che te ne vai in giro con la moto per 10 giorni, senza badare al tempo e ai chilometri percorsi, in pratica essere lì, punto! Ne abbiamo parlato io e Bibo proprio in questi giorni e ci troviamo d'accordo, sul fatto che a noi piace più "esserci" che fare gare o gesti tecnici (anche perché le speranze sono vane in tal senso, almeno per me), essere lì e godere di tutto quello che ci circonda. Lo stesso programma di viaggio, consente parecchio in tal senso, si fanno dai 120 ai 150 Km al giorno e poi si ha tutto il tempo per gironzolare in giro, lo trovo un modo fantastico per viaggiare.
Comunque dal C.d.A del TMoW (Tour Marocc on Wheels) passa la mozione per cui non si va nel nulla più assoluto, visto il traballante stato fisico generale, e visto il caldo, anche oggi previsti oltre 40 gradi, si va via pista a Zagora, sono circa 120 Km.
Una volta arrivati, in base al numero di occupanti il sanatorio si deciderà se riprendere il giro, recuperando poi il ritardo o rimanere a tiro della "civiltà".
Bene si va a far spese nella fantastica Boutique di MiKi:



la "fantastica Boutique di Miki" dice la radio "oggi vi offre uno sconto particolare, sui capi griffati, e solo per oggi benzina al 30 per cento in più della norma, ma solo per oggi, affrettatevi, non perdete l'occasione!"
e chi se la vuole perdere, ci fiondiamo immediatamente in loco dove ci accoglie un individuo dalle fattezze di Mario Merola, di cui ha probabilmente ereditato l'abbigliamento, si contratta con lui il prezzo dell"essence".
1,3 dirham al litro al posto dei consueti  0.90/0.99Lt
In perfetto slang marocchino, adduce i costi al trasporto ecc.ecc
Non abbiamo nessuna voglia di contestare, riempiamo i serbatoi e basta! Va bene cosi.






Abbiamo anche il pubblico, gli spalti sono pieni:



Fatto le abluzioni mattutine, MarcoG ci esorta:

ALLORA VI MUOVETE O NO?

L'aria per ora è freschina, almeno in moto, e si passa direttamente dal villaggio sulla pista che porta a Zagora, ci accompagna il braccio destro del camping col suo Malanca 125 Turbodiesel.
Ci si inoltra su pistoni enormi di Tolè ondulee, larghi e polverosi:



ogni tanto si stringono e diventano strade sterrate a doppia corsia:


Poco dopo la partenza in lontananza sulla sinistra si vedono le dune, che comunque non avremmo toccato.
Questo il paesaggio:



viaggiamo ad una velocità piuttosto elevata e in poco tempo siamo sull'asfalto che ci porta a Zagora.



Senonchè...
Siamo costretti a fare una sosta obbligata, nella tojota dello Chef a causa delle vibrazioni sull'ondulee, è schioppata una tenda, quella del decathlon, la two second, che basta sganciarla e si apre, invadendo l'abitacolo.
Documentazione allegata:






Emilio invece, intrattiene i locali, discutendo del come, del quando e del perché, soprattutto quest'ultimo.

Come avete potuto notare, Bibo ci mette un bel quarto d'ora a domare la belva, noi tutti assistiamo...nel caso avesse bisogno.




Gli ultimi 20-30 chilometri li facciamo sulla strada sterrata in "asfaltazione" che corre parallela alla già bitumizzata.
Alle 12.30 siamo a Zagora, on the road, alle porte della città lo Chef ha adocchiato un campeggio, che potrebbe fare al caso nostro. Dopo sopralluogo ispettivo, ci dà l'ok, è pieno di camper di turisti svizzeri e tedeschi, ottimo indizio.
Ci si accamperà qui per stanotte...
lei la esce, lui la entra
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docmarco62

Allora dove eravamo?
Ah si! Siamo arrivati al campeggio, parcheggiamo molto random, quando sopraggiunge il maitre d'hotel ci invita ad occupare uno spazio più limitato dei 2 ettari che ci siamo presi spontaneamente. Contrattiamo lo spazio utile, minimo indispensabile e ci lascia pascolare, anche perché i più pigri del gruppo, me compreso, hanno saputo della possibilità di soggiornare nello chalet, annesso vista mare, con la sola differenza di 15 dirham (1,5 euro), vabbè dico io un caffè i meno quando torno a casa e siamo apposto!
Io, Chef, Jil ed Emilio andiamo nello chalet, gli altri più stoici in tenda.


qualcuno fa la foto fastidiosa da mettere sul web...

poi si pranza, moooolto random, così come capita...

intanto MarcoG va meglio, documento i progressi messi del suo  provato organismo esterno...





dopodichè riposino per chi si vuole riposinare, pe alcuni appare anche Montezuma ma in versione soft, probabilmente la coda del colpo di calore di ieri ma niente di che, anche perché con il cibo li ho tenuti tutti a bacchetta! (come godo, ahhhh! Quando hai un pò di potere da esercitare indiscutibilmente).
Sento le loro maledizioni aleggiare intorno a me, strana sensazione.
Roby e Raffa sono già partiti per il tour cittadino...


gli altri non lo so sto scrivendo della giornata e mi assopisco, ronf ronf.
Sono le 17, Jil mi avvisa che alle 17.30 si va in centro a fare lo struscio pomeridiano.
Inforchiamo le nostre Mobilette e ci rechiamo in centro, mi diverto un sacco ad andare in giro con lui, niente prescrizioni, di là no, di qua niet, sono come un bambino, curioso, lui da bravo papà accondiscende.
Primo stop alla medina, il mercato coperto, speravo di trovare un mercato all'aperto, sono più veri, pieni di voci e colori completamente diversi e mescolarmi coi locali, rende la cosa più interessante, mi ricordo d'averlo fatto anche in Libia, tornando dal barbiere ci eravamo persi e casualmente siamo incappati in un mercato cittadino, se non ricordo male, Tacco e Gogo non han voluto restare, bah!
Comunque qui la ASL competente è bandita di default, il luogo è un po tetro e triste, i colori sono comunque belli...


Acquistiamo la dose quotidiana di droga per Raffaella, un ananas e un po' di olive miste, tanto quelle che mangiamo di solito le acquistano i luoghi come questo se non peggio per cui se siam sopravvissuti fino ad ora...
Dopo qualche minuto arrivano i soliti spaccamarroni, mio fratello abita a Milano, vieni nel mio locale ad aiutarmi a scrivere una lettera, ecc. ecc. ce ne andiamo a berci una bella coca fresca al bar (c'è Jil cosa altrimenti?), poi facciamo due passi...


passiamo davanti la moschea e notiamo che le porte laterali si stanno aprendo, chiedo di poter sbirciare e a patto che non varco la soglia mi fanno fare anche qualche foto.


sono sicuramente meno interessanti delle nostre chiese, di solito le chiese più antiche sono anche ricche di opere d'arte, ma sono curioso e mi chiedo come mai questi luoghi, sono sempre ben tenuti e curati, anche se il contesto e così povero e misero. "La religione è l'oppio dei popoli". Aveva ragione Marx?
Credo che Dio (ammesso che esista, poi ognuno faccia come crede) sia nella bellezza di ognuno di noi, più che nelle pietre levigate.
E adesso l'operazione finale.
Passando davanti ad un negozio di souvenir, vediamo le cartoline. Sono almeno 40 anni che non ne scrivo una, come da bambino che partendo per la vacanza, andavi a trovare la zia preferita e ti allungava la mancia a patto che gli spedissi una cartolina.
"dai Jil scriviamo una cartolina"
"ma sei matto? Non se ne parla!"
qualche minuto dopo siamo in giro a cercare i francobolli, la spedisco a Marina con la frase di rito: "saluti da Zagora". operazione compiuta.
Quando nei giorni scorsi è arrivata anche Marina si è fatta un sacco di ridere.
Questa è quella di Jil: Ciccio e Franco Marocchini


Ultimo stop per la foto di rito:




Deja Vù! La stessa cosa l'avevo fatta 30 anni fa, cambiano solo i contorni, ma la sostanza è la stessa (beh! Qui il soggetto è decisamente migliore).


ultime immagini di fauna e architettura locale, prima di rientrare:



Si torna in camping, le olive evaporano in pochi minuti, la truppa è sparpagliata come al solito, si raccolgono i miti e le leggende prima di cena, poi tutti insieme con le gambe sotto il tavolo. Il morale è così così, il Webbo è al 50 per cento ma tiene botta.
Mi isolo momentaneamente per comunicare con la famigghia, li sento discutere, per l'indomani, ma sono preso e non capisco, al mio ritorno chiedo cosa hanno deciso:
"Domattina vediamo!" è la risposta.
In fondo che importanza ha? Tutte le strade portano a Ouarzazate, quindi mi va bene tutto.
Sono le 22.30 sentiamo il richiamo di Morfeo, e lo seguiamo...
Bonne Nuit e Au revoir mes amis!
lei la esce, lui la entra
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Derapone82

Complimenti Doc gran bel report e molto ben narrato....ti ci addentri   :applausi: :applausi:
...E complimenti a tutti ovvio!
PER QUANTO TU NON POSSA CREDERE ALLE FAVOLE SCEGLIERAI SEMPRE LA FOLLIA!

docmarco62

13.04.206 da Zagora a Erg Chegaga
Sento il motore imballato, scalo, terza, seconda, eppure è ancora imballato scalo ancora, prima, il motore dell'husaberg ruggisce, la salita è ripida, ma sento il motore scalare ancora, non capisco sono di nuovo in quarta, scalo terza, seconda, prima,  altro ruggito, apro gli occhi.
Non era il motore dell'Husby, ma il gruppo di ornitorinchi che possedevano lo Chef nella fase REM...
Uahhh! Bella dormita, alle 6.30 il vociare della natura (intestinale) mi sveglia, scrivo quattro righe, poi mi fermo ad ascoltare il suono Dell'Africa, si perché SIAMO in Africa.
Qui il tempo scorre più lento, i suoni e i colori sono più intensi.
Pian piano arrivano tutti:






Alle 8 si fa colazione, tutto il lazzaretto è vuoto e il morale della truppa alto, quindi si decide di riprendere il percorso originale, si tornerà indietro di un pò di chilometri, per riprendere la traccia tracciata.


poi solita trafila per gli approvigionamenti quotidiani:

MarcoG è stato assunto in prova...



"Cosa dite ce le facciamo due olivette?"
'mbè certo!

Su indicazioni del "maitre de camping" si prende una pista che porta ad uno dei tre campi tendati presenti in quella zona del sahara occidentale.
L'idea iniziale era quella di fare un bivacco autonomo tra le dune, poi visti i costi davvero esigui decideremo se fare campo in zona attrezzata. Per ora ci siamo solo informati, senza prenotare nulla, si va si vede e poi si decide, come buona caratteristica dei viaggiatori, si improvvisa, siamo dei jazzisti tassellati, unica cosa certa sono le coordinate:
29° 51' 17,0'' N
06° 13' 11.8'' W
Torniamo indietro, via asfalto, sono circa 60 Km abbastanza pallosi, poi si attraversa una catena montuosa di cui non ricordo né il nome né il cognome, ma dalla cima si gode uno spettacolare panorama della valle del  Draa. Quelli di voi più curiosi che vogliono informazioni su questa zona, si vadano a cercare il dove e come  da soli, non posso dirvi sempre tutto io!





Passato il valico panoramico, si imbocca la pista,


inizialmente rocciosa, si snoda poi tra cordoni di piccole dune sabbiose, a tratti anche la pista si fa sabbiosa, ma come sempre peso indietro e gas, il resto lo fa l'Husby.






Approfittando della sosta,



Chi scorrazza qua e là:



lo Chef ed Emilio provano l'ebrezza delle dune in due...





La strada è lunga e si approfitta dell'ombra disponibile ad ogni sosta di ricompattamento.





Si pranza sotto un gruppo di acacie all'ombra, nel bel mezzo di un pianoro infinito, una vera rarità dalle nostre parti, fa veramente caldo, siamo sui 43° secco.





Pranzo a base di cocomero fresco, lo ha acquistato ieri lo Chef mentre attraversavamo una coltura di cocomeri, una bella papagna da 12 Kg, tenuta al fresco nel frigo del toyota, di secondo un ananas. Lo Chef "esce" un macete e incarica Webbo di "matar" il cocomero.



(che brava la Raffa!)

I 12 Kg a causa della calura, scompaiono in pochi secondi, ad un tratto appaiono dal nulla due locali, Emilio si occupa immediatamente delle comunicazioni, noi ne approfittiamo per mangiare anche la sua parte.




Dopo una novantina di chilometri di fuoristrada e anche fuori pista, si vedono le dune dell'Erg Chegaga e il campo tendato.


Sebbene le dune, siano più piccole e basso di quelle di Merzouga, non sono meno affascinanti, anzi la totale assenza di strutture abitative nei dintorni lo rendono un luogo ancora più affascinante.
Si parcheggia, quasi bene e si entra nel campo per prendere informazioni.



È veramente ben messo, decidiamo di fermarci qui per la notte, ci offrono subito una bella tazza di tè, prendiamo possesso delle varie tende, con la solita divisione ormai consolidata, ornitorinchi da un lato, resto del mondo dall'altra...







E poi si fa salotto all'ombra per un bel po', fa veramente troppo caldo per andare sulle dune, e memori dell'altro giorno decidiamo di aspettare il crepuscolo.




Io non credo che lo farò, sono stanco e francamente, mi godo il paesaggio spettacolare da seduto.
Qualcuno si dà alla tavola:




a metà pomeriggio siamo tutti in calzoncini e maglietta a ciacolare all'ombra, fa veramente caldo.
Verso le 17, Webbo Jil e Roby decidono di vestirsi e "uscire i moti" . Purtroppo il Webbo, nonostante la legge Fornero, ha la frizione che è andata in pensione, mi chiede l'Husaberg, nessun problema. Anche Jil è curioso di provarla, quindi si divideranno quella per salire la cima.







Naturalmente ci riesce al primo tentativo, noi siamo seduti su un cordone antistante a goderci lo spettacolo.




Quando ritorna mi confessa che si aspettava una maggiore cattiveria da mezzo, provo a cambiare la mappatura da soft ad hard, altro giro. Cosi va meglio riferisce, anche se qualcosa in più se lo aspettava. D'altra parte solo il Guzzi California appare adeguato alle sue misure. Unico inconveniente, comincia a trasudare olio nella parte superiore del carter frizione, nulla di che. Jil mi chiede il mezzo, è un po preoccupato, della perdita. È talmente esigua che non mi preoccupo affatto, e poi se deve morire è meglio che lo faccia qui sul campo di battaglia, con onore. Come sempre ci mette pochi minuti a prendere confidenza con la cavalleria e la gestisce sicuramente meglio di quanto possa fare io, conquista la vetta senza grossa fatica e appare soddisfatto del mezzo, molto più di quanto lo sia Andrea, de gustibus...
Anche Roby l'ha provata negli ultimi 15 chilometri prima del campo tendato ed è rimasto impressionato positivamente, comunque a me basta essere qui seduto sulla duna, è uno dei più bei posti mai visti.
Che meraviglia!
Anche Roby inforca la giallona e ci da dentro:



Adesso tocca allo Chef, mi accomodo, e mi godo la performance:





Si avvicina il tramonto...




...e torniamo tutti al campo, dove ci concediamo una doccia e un aperitivo, godendo i colori:





... poi siamo d'accordo con la direzione perché ci presti la cucina dove Roby ci cucina un piattone di spaghetti al sugo, ci mancano...




Durante la cena nasce una discussione animata, sul nostro già vituperato paese, è la prima volta in 10 giorni che accade, tutti contro Bibo. Alla minaccia di seppellirlo (vivo) tra le dune tutto finisce, come prassi a tarallucci e vino. Niente di che sia chiaro solo punti di vista diversi.



Nel dopocena tutti sdraiati sui cuscini davanti alle tende, a far chiacchere e risate, gli indigeni come piace a loro cominciano a intonare i loro canti accompagnati dal suono dei bonghi, rompendo il silenzio del deserto e dato che sono intelligenti smettono dopo adeguato tempo, prima di rompere altre cose oltre al silenzio.




Qualcuno soffre ancora per la dipartita...


GRANDE CHE COPPIA DI CARIATIDI!


È il momento di ammirare la volta stellata, nonostante la luna lo spettacolo è impressionante, penso che uno spettacolo del genere valga la pena di esser visto almeno una volta nella vita, e sono proprio contento di essere qui a godermelo.










E ora non ditemi che non ne vale la pena!
Arriva Morfeo ed educatamente in silenzio lo seguiamo...
Bonne nuit Sahara!
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream

Webbo

Yesss docchino.... Vale la pena di sicuro... son qui che ripartirei domani... anche dopo le tribulazioni..

ah, il machete era di Robyspineto
Per cortesia non contattatemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

Jil

Sono certo che ognuno di noi ripartirebbe domani...
Giorni come quelli rimarranno nel cuore e nella mente fino alla fine  ;)
IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI

Bracco


In tutta onesta.

Ho rimesso quest'inverno la moto OFF MODE e, probabilmente, non sarei stato di troppo "impiccio" alla comitiva.

Per me, che con la sabbia non mi trovo a mio agio, sarebbe stato il top.

Come diciamo noi de Cuneglian: STO ROSICANDO UNA CIFRA.

:disperato: :disperato: :disperato: :disperato: :disperato: :disperato: