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Ventola aggiuntiva

Aperto da kronos, Marzo 16, 2011, 15:01:13 PM

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gianfranco1104

si interrompe sempre il positivo o la fase..
questò perchè esistono dispersioni dei più immaginabili motivi.. anche ad esempio umidità nell'aria con polveri sottili...
questo fa si di tenere sempre sotto una infinitesima carica l'utenza...
interrompendo la fase o il positivo si evita questo...

rainbowsix

Citazione di: Felino68 il Dicembre 14, 2011, 17:44:19 PM
   Te lo descrivo.
1- Negativo della ventola va dritto ad un polo del bulbo.
2- L' altro polo del bulbo va dritto al verde dentro la cuffia dietro al faro.
3- Il positivo della ventola va dritto al nero dentro la cuffia dietro la faro. Puoi scegliere se su questa         linea interporre un fusibile di sicurezza.

   Se poi vuoi, anche, un commutatore per accendere e spegnere la ventola a volontà, indipendentemente dal bulbo, si può fare.   ;D  Ciao.

ora ho un'idea molto chiara di come fare. ho anche un'idea di come inserire il bulbo direttamente su un radiatore...cavia...ossia forare alla base e inserire con saldatura una filettatura...oppure + semplice...il porta bulbo di felino ::)
Honda XR600RN 1992-Honda CRF1000L Africa twin Adventure Sport-Yamaha TDR250-Yamaha YZ250WR BYRD

1987-1989 Cimatti Gringo G1 50
1989-1989 Cagiva Cocis 50
1989-1992 Cagiva Tamanaco L.Explorer 125
1993-1997 Honda XR600R 1993
1998-1999 Yamaha TT600SW 59X 1992
1998-1998/2006-2007 Yamaha TDR250
2000-2006 Yamaha Vmax 1200 2WE America
2011-2012-2021 Honda XR650R SM MY05
2014-2015 Honda XR250R Me06 MY94
2006-2014 MV Agusta 910R Brutale America 204/300
2014-2015 Yamaha Vmax 1200 2WE America
1999-2017 Piaggio Vespa P200E
2012-2018 Yamaha TT600 59X
2016-2018 Honda CRF1000L Rally Victory Red

Webbo

l'ideale è, a mio parere, filettare il porta valvola termostatica.
Per cortesia non contattatemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

Felino68

   Se esiste un bulbo così sottile da essere alloggiato nel porta valvola termostatica sarebbe ideale si.
Pero' mi sorge un dubbio. In quel punto l' acqua dovrebbe essere sempre alla sua massima temperatura in quanto proveniente direttamente dal cilindro. Un bulbo normale, diciamo 100/95, rileverebbe la temperatura di guardia, senza considerare il lavoro dei radiatori e potrebbe far partire la ventola senza necessita' reale. Il bulbo nella vaschetta inferiore, o dove l' ho messo io, che e' la stessa cosa, rileva la temperatura di guardi quando il sistema di raffreddamento di più non puo' fare, e fa intervenire la ventola. Nel porta valvola credo, quindi, che andrebbe messo un bulbo tarato ad una temperatura più alta, diciamo 115 gradi,  per restare sul sicuro.
"Hic sunt leones"
Vespa PX 125, Morini Canguro 350, Cagiva Elefant 650, Vespa PX 150, Honda XR 650 R AE, Honda NX 650 Dominator.

Webbo

Per cortesia non contattatemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

Gaspare

#170
Anch'io mi sto cimentando con la ventola aggiuntiva...   8) mi riaggancio al kit KTM: ho visto il portacanna con il pozzetto per il bulbo: è offerto con il kit dedicato ai modelli che non hanno il radiatore predisposto.

Per la ventola, quello che è stato gentilmente postato qui è SPAL VA32-A101-62A-12V: pare sia un pezzo prodotto su specifica perchè il rivenditore aveva disponibile l'A100, non 101 (identici, da vedere).
Abbiamo indagato direttamente da SPAL, e hanno affermato che ci sono differenze nel motore (grazie, eh?!) senza dire quali.   ??? A questo punto ho dato fiducia agli austriaci e ho fatto spesa con il 101 - seppur più costoso (35 € ca).

Il bulbo è invece un FACET, che, con le tarature 100°-95° ha il codice 7.5104 - ma ne esistono di altre, anche (10 € circa).

Dove lo metto?   Non siate volgari...  per limitare i potenziali punti di perdita preferirei non mettere degli altri portacanna nei manicotti, e andar a modificare i radiatori diventa lavoro doppio: ho i PWR in programma da montare e non voglio fare il lavoro 10 volte.
Pertanto - avendo montato già il sensore acqua del Vapor - penso di metterlo lì, direttamente in uscita dal motore.
Se lì ho l'acqua a 100°C, non faccio altro che avere un avviamento della ventola tempestivo - mentre nella vaschetta o su un manicotto diverso sarebbe ritardato (con ulteriore innalzamento di temperatura al motore, nel frattempo), oppure dovrei tenerne conto abbassando la taratura del bulbo.

Comunque, farò un foro dalla parte opposta al sensore dello strumento e farò saldare un pozzetto da un radiatorista, dove poi verrà avvitato il bulbo.
Un vero peccato che il Vapor non abbia un contatto in uscita per comandarmi la ventola attraverso un relè...  Si potrebbe fare, andando a prendere la tensione che accende il LED rosso (mettendo il fuorigiri a 10000 rpm), ma temo che la tenuta ermetica dello strumento vada al creatore...

Ah, la sequenza corretta, dal positivo al negativo è: fusibile, bulbo e ventola.  ;)

Posterò naturalmente le foto  8)

Gaspare

@felino68: per il posizionamento del bulbo, il tuo ragionamento non farebbe una piega se non fosse che il tuo assunto
CitazioneIn quel punto l' acqua dovrebbe essere sempre alla sua massima temperatura in quanto proveniente direttamente dal cilindro.
è purtroppo sbagliato.

Avendo la lettura dell'acqua direttamente in uscita dal cilindro, ti dico che questa oscilla dai 65°C (la termostatica è già stata sostituita e funziona) ai 105°C e oltre in condizioni di uso gravoso+stop.
Quando dico oscilla, vuol dire che continua a cambiare, e come!  ...e risente da matti degli stop.
In realtà basta un alito di aria per tenerla giù, ma il discorso che faccio è che se l'acqua appena fuori dal cilindro si scalda è perchè - a parità di calore prodotto - l'acqua in ingresso motore è troppo calda, oppure - a parità di temperatura acqua ingresso - il calore prodotto dal motore è troppo.
Uno squilibrio che richiede (quando pericoloso, e lo si vede dalla temperatura appena fuori dal motore, che è rappresentativa delle sue condizioni di funzionamento) per entrambi i fenomeni una "mano" dalla ventola, che se prima parte, meglio è.

Un'osservazione condivido con tutti: oscillazioni di questa ampiezza quanto fanno bene al motore?
Sicuramente dal punto di vista teorico è inquietante, ma pragmaticamente: quante XR sono grippate per sottoraffreddamento?    Nessuna, mi risulta.    :-*

gianfranco1104

io il sensore l'ho messo in uscita del cilindro per 2 motivi...
il primo è che mi interessa sapere la temperatura dell'acqua del motore e non quella che gli immetto...
mi interessa quella in uscita perchè è la temperatura più prossima alla temperatura dell'olio...
2... ho sempre visto i sensori temperatura sempre prima del radiatore.. e penso che questo sia per il ragionamento sopra...

Felino68

#173
   Una cosa sono i sensori di temperatura, che e' giusto che stiano dove li avete messi, un' altra cosa sono i bulbi che fanno intervenire la ventola. Non ha alcun senso che un bulbo messo dopo il cilindro, faccia intervenire la ventola a 100 gradi, quando magari, i radiatori riescono ad abbattere la temperatura a 90, senza l' ausilio della ventola. Andreste a far lavorare la ventola inutilmente. La ventola ha la funzione di surrogato del vento quando questo non spira, ed i radiatori in condizione statica lavorano poco.
Quando ho scritto massima temperatura, intendevo dire la massima temperatura rilevabile nel circuito, non, sempre e comunque una temperatura altissima. ;)
Inoltre se guardate le autovetture e qualunque altro mezzo munito di elettroventola al radiatore il bulbo e'  sempre nella vaschetta inferiore o comunque nella parte bassa all' uscita, se i radiatori sono a vaschette laterali.
Per quanto riguarda le oscillazioni termiche della temperatura del liquido refrigerante, la valvola termostatica serve appunto per limitarle, e proteggere il motore dalle temperature troppo basse mantenendo le tolleranze di funzionamento del motore entro valori programmati.
Un mio amico riparatore di mezzi agricoli, dopo aver ricondizionato il motore di un gruppo elettrogeno non riusciva a capire perché, nonostante tutto fosse stato fatto a regola d' arte, il motore aveva una fumosità di scarico (bruciava olio) inaccettabile per un motore nuovo, la qual cosa lo avrebbe esposto a contestazione da parte del cliente. Sembra incredibile ma la causa era che nel circuito di raffreddamento la valvola termostatica era stata rimossa e le tolleranze di funzionamento non venivano raggiunte. Trentasei euro di valvola, problema risolto e lavoro pagato ! Per questo mi sento di consigliare a tutti di non rimuovere la valvola termostatica.
Ciao.
"Hic sunt leones"
Vespa PX 125, Morini Canguro 350, Cagiva Elefant 650, Vespa PX 150, Honda XR 650 R AE, Honda NX 650 Dominator.

Gaspare

#174
@Felino: I bulbi sono messi nei radiatori perchè costa di più fare un portacanna nel tuo stile e ci sono più possibili punti di perdita; li mettono nella vaschetta inferiore perchè nella superiore - anche se c'è il vaso di espansione che fa recupero - si trova sempre una "bolla" d'aria, o vapore se preferisci, che creerebbe problemi al bulbo stesso.

La posizione in cui l'hai messo tu non è sbagliata in assoluto: funziona, ma la ventola si attacca in ritardo e a una temperatura in uscita dal motore più alta di quella di taratura del bulbo - ovvio.

Io sostengo la mia ipotesi solamente perchè l'assunto su cui ti appoggi, teoricamente corretto, non è applicabile al ns caso: se tu avessi avuto sott'occhio la misura cui mi riferisco per un tot di tempo, sono certo che cambieresti opinione...

Fino a 95°C in uscita motore per me è "normale", ma ci sono un sacco di occasioni in cui la temperatura scappa, e per esperienza ti dico che quando supera i 100° non si stabilizza.  In assenza della ventola tocca intervenire spegnendo o guadagnando velocità, altrimenti la porti in ebollizione.
Francamente, a me non interessa il perchè del fenomeno (anche se volta per volta lo si capisce benissimo   ::)), bensì la temperatura di esercizio del motore.
...non mi interessa nemmeno la temperatura corretta di ingresso - e stavolta mi appoggio sul progetto Honda, che avrà tenuto conto di volumi, portate e superfici di scambio.
Mi basta sapere che il sistema è in crisi per decidere di intervenire il prima possibile con un surplus di refrigerazione, tutto qui.    ...poi, in fin dei conti è il motore che vogliamo proteggere, no?    ;)

Replico dopo aver letto la modifica sopra: hai ragione, ma il comportamento della nostra termostatica è anomalo in un circuito di raffreddamento che è tutto fuorchè stabile nelle temperature, che cambiano pure molto velocemente.
La ragione per cui si mette normalmente il bulbo (con taratura adeguata) in un punto avanzato (e comunque preferibilmente a monte della frazione "ventilata") è per evitare l'ON-OFF continuo della ventola.
Nel nostro caso specifico, a causa dei volumi d'acqua molto bassi, nasce la preoccupazione di regolare una temperatura mentre quella che mi interessa davvero è andata velocemente ben oltre.
A dire il vero sono stato molto indeciso se metterlo in uscita motore o dove l'hai messo tu, ma - ripeto - vista la dinamica che governa la temperatura motore, ho preferito privilegiare la velocità di intervento.
Ho visto come poi si ripristina la temperatura "normale" rimettendosi in marcia e ritengo che l'attacca-stacca non diventerà uno stillicidio...




gianfranco1104

io tutte le moto che ho/avuto avevano il sensore in entrata radiatore... e così mi è sembrato anche per altre che ho visto...
tornando al perchè meglio intervenire in uscita....
visto che il motore tende  a scaldarsi  :P :P la mia criticità sta nel non raggiungere temperature critiche...
poco importa se i radiatori abbattono la temperatura di 40° se poi in uscita ho temperature elevate...
ad esempio in entrata 90 in uscita 130....
130 è già critico per l'olio... e vuol dire che il more ha già raggiunto temperature critiche...
quindi poco importa se poi gli reimmetto acqua congelata...
questo è il mio ragionamento... agire sulle temperature massime...
non solo.... ho visto che temperature alla mano... non è che attaccando la ventola la temperatura crolla...
quindi preferisco intervenire con ampi margini...
non solo come già detto io ho tolto la valvola termostatica...
le uniche differenze è che ci mette un pelino in più a riscaldarsi.. e in superstrada andando a 110-120 con temperatura esterna 20° la temperatura in uscita non arriva a 70°...
temperatura ancora accettabile visto che uso un sae10-40... e considerato che.... di superstrada ne faccio mooooooolta poca...

Felino68

#176
   Gaspare, considera che le oscillazioni dipendono anche dal tempo di reazione della valvola termostatica nell' aprirsi e nel chiudersi.
   Gianfranco, anche se di superstrada ne fai poca ricorda che Honda ha deciso che la valvola termosatatica apre, mi pare, ad 82 gradi e che correre a 110 con l' acqua a meno di 70 equivale ad avere il motore non ancora in temperatura d' esercizio.
   Ad ogni modo facciamo così : con la configurazione che ho sulla moto, che conoscete dalle foto, mi vado a fare il Desert Tour e poi vi dico come si e' comportato il sistema. Così traiamo delle conclusioni che non siano solo teoriche. Vedo con che frequenza attacca la ventola quanto tempo rimane attaccata e se il sistema va in crisi. Pero' col freddo che fa' le conferme le avremo questa estate nel traffico. Ciao.
"Hic sunt leones"
Vespa PX 125, Morini Canguro 350, Cagiva Elefant 650, Vespa PX 150, Honda XR 650 R AE, Honda NX 650 Dominator.

gianfranco1104

su 2000km.... avrò fatto 100km esagerando di strada...
:P :P :P
ho tirato in ballo la superstrada perchè nel mio caso sono stato obbligato a togliere la valvola termostatica...
ma alla fine.. nel mio caso... no serviva...
riguardo all'accensione ventola...  ho preferito farlo in manuale...
questo perchè non so con esattezza i dati dello statore...
:-[

Gaspare

#178
@felino68: sono d'accordo con la conclusione che occorre verificare sperimentalmente entrambe le configurazioni; sarebbe interessante avere anche da parte tua la temperatura in uscita motore, a questo punto...   cmq secondo me andranno ragionevolmente bene entrambe: in Honda non sono deficienti.   Lascia che hanno c@gato in chiesa con la termostatica della mutua, ma il progetto di base è stone-proof e la moto è nata senza ventola e così promette di durare a lungo.
La ventola è migliorativa comunque la metti, e noi qui stiamo facendo dei paralogismi da telemetria.
Prendiamone atto.   8)

Then, le famose oscillazioni ci sono anche e soprattutto in alta temperatura, quando la termostatica è completamente aperta: non è lei che la fa ballare.
Il fatto è che stiamo giocherellando con un circuito atipico: a valvola chiusa e con il solo forellino di by-pass mi sono ritrovato spesso con l'acqua a 65-70° nei trasferimenti, anche con 20° e oltre di temperatura ambiente...  le oscillazioni da capogiro sono per via di un circuito "racing", surdimensionato come scambio rispetto alla norma e con volumi d'acqua in proporzione ridottissimi, invece.
...tanto è vero che per limitare queste oscillazioni è sufficiente sostituire i radiatori con i Fluidyne, o i PWR dove i volumi di refrigerante sono più importanti: basta questo per moderare il discorso.
L'ho voluto sottolineare apposta per dire che come l'hai messa tu ora, le oscillazioni saranno sicuramente la terza parte di quelle che avresti rilevato con i radiatori OEM.

Adesso, per motivi logistici (le moto che devo sistemare sono due, di cui una in remoto) sono costretto a fare le cose per gradi: ora monto la ventola sui radiatori OEM, poi - quando la remota sarà disponibile, monterò su entrambe i PWR che ho già in mano.
Questione di fair play con un amico...

Gaspare

#179
Come lo feci (Frankenstein Junior  :D ):

Riallineo la storia, per non forzare a far archeologia nel thread: montaggio ventola come da  kit KTM (SPAL VA32-A101-62A-12V ) diversa nel prezzo (più alto) e nel motore in modo non noto dalla A100 comunemente reperibile a mercato.

L'azionamento è previsto esclusivamente tramite termointerruttore FACET 7.5104 (100°C-95°C) innestato nel tronchetto di misura della strumentazione Vapor – predisposizione del tronchetto con filettatura 14X1,5.








La tenuta è garantita montando con sigillante siliconico e rondelle di rame ricotto anche per guadagnare sezione di passaggio del refrigerante (esagerato l'effetto ottico nella foto sotto).



Il sostegno della ventola è realizzato con lamiera di acciaio inox tagliata al laser su mio disegno da un amico altamente performante (Santo subito!!); le asolature sono realizzate per montare indifferentemente su radiatori originali e PWR (differenza interasse 7mm).




Il ventilatore si tiene cautelativamente a circa 1mm dal radiatore, spessorando con rondelle in una direzione o l'altra a seconda dei casi (cambia anche lo sbalzo dello staffaggio a bordo radiatori OEM e PWR); per fissare la ventola, autofilettanti da 4,8 mm.



Le foto qui mostrano come ho realizzato la derivazione a valle del raddrizzatore: fatto per non passare con correnti "forti" all'interno di connettori che non sono esattamente il massimo... naturalmente la giunta rimane nastrata con autoagglomerante.
In questo assetto, alimentato da una batteria, il ventilatore assorbe 2,2A (2,5 di spunto), ergo: fusibile da 3A.





Poi la frusta del cablaggio, fatta in opera e posata come nei layout sinistro e destro, sostituendo il connettore del ventilatore, anche.



L'importante è non far toccare il conduttore alla massa metallica della testa, bensì al limite con il collettore di gomma, assicurandosi alla pipetta o al filo della candela.








Qualcuno solleverà il dubbio sulla non ermeticità del collegamento con il termointerruttore, cui arriva direttamente il 12Vcc.
Beh, siccome non sono riuscito a trovare una cuffia o un connettore credibile per quanto a tenuta, ho preferito adottare una soluzione che se lascia entrare acqua, la fa anche uscire ed asciugare velocemente - nella migliore scuola enduro.

Non temo guasti distruttivi perché il sistema è comunque progettato per girare senza fusibili: quando il costruttore è uno sprovveduto come Honda, significa che in caso di sovraccarico o corto, l'impedenza interna del generatore è calibrata in modo tale da far cadere la tensione, perciò limita autonomamente la corrente senza danneggiare nulla - motivo per cui il mio fusibile (confesso) è solo una raffinatezza accademica.

Quindi, se si va sott'acqua: ammesso e non concesso che qualcosa vada in tilt, lo è solo per breve tempo e senza compromettere nulla, e al limite brucia il fusibile.
Ah: naturalmente luce posteriore e stop a LED, in modo da non far "sedere" il motorino.

Ora rimane (adagio-adagio, ogni 5 minuti liberi..) da terminare tutto l'insieme di interventi in agenda, poi la prova su campo di battaglia: vi saprò dire, ma il risultato sembra essere ragionevolmente garantito.  8)