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1° GRAPPA SOFT OFF ROAD

Aperto da alves, Settembre 01, 2006, 10:13:20 AM

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alves

GRAPPA SOFT OFF ROAD

FRASCA MAN

Cosa spinge un uomo a sbattersi, senza il minimo fine di lucro, per organizzare una 2 giorni motociclistica, perdipiù in fuoristrada, pratica foriera di grane a non finire?
La generosità? L’esibizionismo? L’amicizia?
Qualunque sia la risposta, bisogna solo dire grazie a chi si impegna a regalarci una giornata di grande moto in luoghi ricchi di fascino.
Parlo del Frasca.
La prima volta che uscii in moto con lui mi pareva un bravo ragazzo, educato, tranquillo, in sella ad una XT del 91 assolutamente stradale, gomme lisce, specchietti; l’avevo sottovalutato, anche se avrei dovuto intuire la stoffa che c’era sotto: in quella uscita, nell’unica viscida, impegnativa rampa del giro, mentre tassellatissimi TTR si piantavano, lui saliva imperterrito con le gomme lisce!


La prima uscita col Frasca

Poi, in altre uscite invernali, imparai che “animale” fosse il personaggio: neve e fango, pietre e terra, sempre dentro a manetta con la povera XT, o con un TT in fin di vita avuto a prestito; alla faccia di quelli che la moto se pesa più di 120 kg non si fa fuoristrada, di quelli che la forcella scarta, l’ammortizzatore scalcia, la gomma non tiene…


Eccolo col TT per cappello: troppa irruenza, ragazzo!

GRAPPA SOFT ENDURO

Instancabile promotore di uscite in moto, all’inizio dell’estate 2006 il Frasca se ne esce con il “1° Grappa Soft Enduro”, raduno sul Monte Grappa per moto enduro vecchie e nuove, mono e bicilindriche, per single e moto con passeggero, per fare assieme 100 km di facili sterrate sui teatri della Grande Guerra; il Nostro fa le cose per bene: manifesto in PDF inserito nei più frequentati siti enduro del Nord-Est, convenzione con un albergo rifugio per chi volesse dormire e o mangiare, ecc..
L’evento, in programma il 29 luglio, tiene banco sui siti, ma purtroppo non ha avuto la partecipazione che meritava, forse per la troppa vicinanza con le ferie estive: in tanti hanno millantato la propria presenza, per poi mancare l’appuntamento; tra gli altri va segnalato Forgone, il panzer della bassa veronese, che aveva rilanciato proponendo al Frasca di affiancare tratti hard al percorso turistico; richiesta prontamente accolta dal Thierry Sabine del Grappa, che spostava il luogo di ritrovo dal rifugio a metà monte al paesetto di Semonzo nella pedemontana, appunto per fare una mulattiera difficilotta: peccato che il Forgone tirasse pacco, alli mortacci suoi!
Questo piccolo particolare mi era sfuggito, pertanto, credendo di fare una facile passeggiata, mi presentavo a Semonzo col Cagivone 750 con tanto di passeggero, il piccolo Matty, 10 anni.
Nel piazzale una mezza dozzina poco più di moto; da un carrello sono scese 3 TTR fiammanti, udite udite, provenienti dalla Campania! Sono i Comparoni, amici del Frasca, che si sono fatti 800 km per partecipare all’evento, con tanto di femmine al seguito: applausi!
Abbiamo quindi Gigio 5 Cilindri, Atin e Alex Art, quest’ultimo con un TTR ridipinto con molta maestria in verde militare con lo stemmino della bandiera nazionale.
Ovviamene c’è il Frasca, con il suo XT600E, che ogni volta lo vedo ha sempre qualche pezzo in meno, oggi per esempio è privo del sotto parafango posteriore.
Un poco discosto c’è un motociclista impeccabile, su di una massiccia moto nera e allumino, dalle forme futuriste, tutta spigoli, gomme stradalissime; sulle prime credo che sia un BMW, invece è una Aprila Pegaso Trail 650, 6 mesi di vita; il pilota è AndTV.
Infine, 2 vecchie conoscenze: il TTR rosso di Morenol, il padovano con lo scarico più aperto del Nord-Est, una calamità naturale! E poi, sorpresa, il TTE giallo rosso del mio concittadino Hurrycane, testimonial dei motociclisti veneti all’ultimo Treffen (Scusa Hurry ma mi diverto troppo a prenderti per il c…!). Morenol, qui accompagnato dalla morosa, racconta di giri e viaggi, di GPS e moto, mentre il caustico Hurry lo stronca senza pietà! Il mio piccolo Matteo ascolta disorientato, forse pensa che razza di pazzi frequento.
Nel piazzale ci sono anche la dolce Isa, ragazza del Frasca, e le compagne dei Comparoni: le donne faranno il giro in auto trovandoci con noi all’aperitivo e al pranzo.

LA MULATTIERA DEI 39 TORNANTI

Aspettiamo un pezzo prima di partire, manca qualcuno, non si capisce.
Sono preoccupato per questa mulattiera che ci dovrebbe portare in quota; il Frasca minimizza, Hurrycane cavallerescamente si offre di farmi da spalla, salire io e lui per ultimi per non intralciare gli smanettoni su TTR e aiutarsi nei passaggi difficili, ed eventualmente girarsi e salire per asfalto.
Quest’ultima scelta è quella per cui opta subito AndTv, che si incammina verso il rifugio Val dea Giara, punto aperitivo, per la strada Cadorna.
Fra impennate e sgasate molto poco “politically correct” degli Yamachisti, raggiungiamo l’imbocco della mulattiera, dove ad aspettarci ci sono NavahoXR, XR630, col figliolo quindicenne Francy, sull’HM 80 (Ops, ho scritto 80 invece di 50, che lapsus!)
Navaho mi guarda come si guarderebbe un paracadutista che volesse lanciarsi senza paracadute dall’aereo:”Ma vuoi fare quella mulattiera con il 750? Complimenti!”.
Un filino preoccupato imbocco la mulattiera in penultima posizione, a chiudere Hurrycane, di fronte a me Father and Son; Frasca e i TTR passano a manetta, un vecchio in Vespa al lavoro nell’orto non apprezza e agita il bastone; “qui ci inculano tutti!” mi vien da pensare.
La mula è larga, poco pendente e i primi tornanti riesco a farli agevolmente, con il 750 che scorre progressivo in curva, senza impuntamenti.
Osservo compiaciuto il giovane Francy salire la mulattiera, le marce dell’endurino ronzanti a migliaia di giri, come è la natura di questi mezzi, il fumo bianco e l’odore d’olio del 2T; io a 15 anni gire così manco le concepivo! Per la cronaca: Navaho e figlio sono venuti da Vicenza (40 km) direttamente in sella, per poi fare gli oltre 100 km del giro in Grappa e ritorno.
Al 6# tornante, inaspettatamente, ci si ferma incolonnati come in tangenziale:   


Colonna in mula; XR630 e HM50 in primo piano     


Il particolare portafaro del TTR di Gigio 5 Cilindri   


Hurrycane nell’inedito ruolo di scopa 

Ma cosa è successo?
Ecco le parole del nostro guru, Frasca:” tra una pinna ed una sgasata, preso dall’ eccitamento di essere in polentonia, o comparone Alex Art si fa tradire da una pietra, intraversa il manubrio e compie un 360°  avvolto dal suo Yama. La situazione si  fa un po’ pesante, perde per qualche minuto i sensi ed al suo risveglio lamenta un forte dolore alla spalla Sx.”
Il comparone è in evidente stato confusionale, il TTR ha diverse plastiche rotte ma non danni sostanziali.
La sosta si protrae per mezzora abbondante, nel frattempo sono ridiscesi Frasca e gli altri, in aggiunta Morenol è caduto rompendo la leva freno, e si da alla meccanica.


Alex Art dopo il triplo carpiato con TTR   (foto Frasca)


Morenol intanto lavora, in 5 stanno a guardare: da SXFrancy, Gigio, Frasca e Hurry 


Combriccola in mulattiera 

Il Comparone infortunato, dopo congrua sosta, decide di ripartire, anche se meno gagliardo di prima; affrontiamo i rimanenti 33 tornanti, tutti a gomito, tutti stretti, sempre più stretti man mano che si saliva.
Poi molti, troppi di questi tornanti avevano simpatici scalini su cui la ruota si impuntava.
Fossi stato da solo sarebbe stata comunque dura, ma guidando in piedi avrei faticato meno e magari avrei anche appoggiato la moto a terra; ma col passeggero ho dovuto rimanere sempre seduto, e la paura di cadere e farci male mi ha fatto tirar fuori le riserve: erano anni che non faticavo così!
Gli ultimi tornanti erano così stretti che per farli dovevo fare manovra: alla fine la frizione idraulica del Cagiva è andata in ebollizione, per fortuna alla fine della mulattiera.
Nello sterrato soprastante in qualche modo riuscivo a partire, facendo le prime centinaia di metri senza frizione, finche il flusso d’aria non raffreddava il motore e la frizione tornava normale.
Comunque portare il 750 Ducati su quel sentiero è stata una soddisfazione non da poco, peccato non avere foto dell’impresa: ma ero troppo concentrato e teso per pensare a farmi fotografare!


La sterrata verso Campo Croce 

INCIDENTI, DANNEGGIAMENTI E SPAVENTAMENTI VARI

Ormai in quota, percorrevamo alcune sterrate militari, fino a raggiungere il bar-rifugio Val dea Giara, dove prendevamo d’assalto il bancone per rifocillarci. Al bar ci aspettavano le donzelle, AndTV e la new entry Filippo su Suzuki DR650, del sito Endurostradali.
Alex Art molla il colpo, e si fa accompagnare in ospedale dalle ragazze: clavicola rotta e 40 giorni di riposo per il campano!
Noialtri si prosegue, ma le sfighe non sono finite; Frasca ci conduce per appartate stradine, tra boschi e pascoli, verso la zona dei Colli Alti, quella porzione del massiccio del Grappa che sovrasta il Canale del Brenta.
Al termine di una discesa la strada fa una curva ad angolo retto attorno ad un rudere; davanti a me ho Morenol, che dal rifugio ha caricato sul sellino posteriore la povera fidanzata; il padovano sgasa un po’ troppo sul soffice terriccio della curva, la moto parte per la tangente e pilota e passeggera finiscono sotto alla moto, senza alcun danno per fortuna.


Foto di gruppo al rifugio    (foto Frasca)


Morenol tenta di riavviare il TTR dopo la caduta; la morosa è fuggita dalla vergogna! 

Nel frattempo è sparito anche AndTv ; pare che il Pegaso abbia problemi alla centralina, e lui decide di andare al ritrovo per il pranzo per asfalto.
Il resto del gruppo è avanti, ma non c’è timore di perderli: infatti Filippo DR650 ha forato; il Fast, come al solito, non serve ad una minchia, e l’Endurista Stradale abbandona il giro dopo un km!!


La foratura del DR650 : meccanici all’opera, senza esito   


Un ottimista Hurrycane, ancora ignaro di quel che accadrà!

Imbocchiamo una seconda stradella fra i boschi, caratterizzata dalla particolarità che le 2 corsie, tracciate dai mezzi a 4 ruote, e divise dalla striscia d’erba, non sono parallele, ma disposte su livelli diversi, quella a valle 30 cm più bassa dell’altra.
Davanti succede un fattaccio: uno dei comparoni superstiti cade, e coinvolge nella caduta Hurrycane, che non riesce ad evitarlo; oppure il contrario, non lo so, la dinamica è confusa.
Fatto sta che mi trovo la corsia inferiore bloccata dai caduti, ma mi fermo in tempo per non investirli; senonchè sulla corsi superiore arriva sparato quella calamità di morenol, che inchiodando si scompone e per non cadere si appoggia alla mia moto!
La mia gamba sinistra si ritrova così a sostenere il peso mio, di Matty, del 750, del TTR e dei sui 2 passeggeri, e a sinistra ho un salto di un metro e mezzo con atterraggio sul filo spinato!!
ca**o, qui mi ci giocavo il ragazzo, e se si faceva male chi la sentiva la madre?
Per fortuna il mio piede granitico reggeva, ci si ricomponeva e anche i caduti non si erano fatti nulla.
Si proseguiva.


Verso i Colli Alti


Morenol e Signora


Gigio 5 Cilindri (credo) e Hurrycane, I caduti

Il gruppo si ricompatta fuori dal bosco, qualcuno ci sta dando dentro, e non con la moto:


Ma che gli sta facendo Frasca al Comparone Atin?     (foto bohh?)

LA DISCESA SUL LAGO DEL CORLO

Finalmente, dopo tutte queste peripezie, non succede altro, e guidiamo per ampie sterrate, ma anche per carrarecce più infrattate, in direzione del Lago del Corlo.
In questa porzione del percorso Frasca scatena l’animale che è in lui, seguito a ruota dai Comparoni: noi delle retrovie non vediamo nemmeno la polvere del loro passaggio, tanto sono avanti! In una sosta per ricompattare il gruppo si vocifera che questi pazzi abbiamo spinto i monocilindrici Yamaha fino ai 120 km/h!!!
L’interminabile sterrata discende i valloni del versante occidentale del Grappa, fino a calare alla contrada di Corlo. Questa piccola borgata sorge su di uno sperone roccioso, nel punto più stretto della vallata del torrente Cismon; negli anni 50 costruirono una diga che dette origine al lago denominato appunto del Corlo, spesso erroneamente chiamato anche lago di Arsiè.
Questo è uno di quei luoghi affascinanti che solo girando con la moto ti capita di scoprire; il muraglione della diga fa anche da strada per la contrada, ma sul versante sinistro del lago la diga si appoggia ad una verticale parete di roccia; soluzione: la strada entra direttamente nella montagna, con una galleria a forma di L, con le pareti di nuda roccia illuminate dalla bianca luce di molti neon, e prosegue poi fino alla contrada.
Ricordo ancora lo stupore quando capitai qui per la prima volta nel 1994; sceso dall’altipiano, col mio compare Ru, con le nostre 125, Gilera R1S e Cagiva Tamanaco, tentammo di salire al Grappa passando da Corlo; non c’era ancora la sterrata, e ci perdemmo a spingere su sentieri che morivano nel bosco. Anche la sterrata che partiva dalla passerella in legno era inagibile per frana, e ripiegammo quindi a Seren del Grappa, direzione Feltre, e da lì percorremmo tutta la Strada Cadorna fino a Cima Grappa.
Mi piace questo lago, lo trovo tranquillo, rilassante; c’è un accenno di turismo, un campeggio, qualche bar, un noleggio pedalò, ma è tutto molto soft, non esiste quella pressione turistica e commerciale che si trova nei paesi del Garda, ad esempio.


Bel passaggio nel sottobosco per Morenol     (foto Frasca)


Intraversata per Hurry    (foto Frasca)


La poderosa Cagiva non teme il confronto con i mezzi più moderni       (foto Frasca)



Grappa e dintorni     


Cheese!     (foto Frasca)


La val Brenta    (foto Frasca)


Intervallo: boscaioli sulla strada


La galleria del Corlo 


L’uscita sulla sommità della diga   (foto Frasca)

Dalla diga ci spostiamo al vicino paese per pranzare, mentre qualche goccia cade dal cielo. Al ristorante ci raggiungono AndTv, le ragazze e l’infortunato Alex Art. Gran festa, risate, casino, premiazione inventata da Frasca sul momento per Matteo, 1° classificato ad honorem.
Purtroppo me ne devo andare, ed abbandono la compagnia che proseguirà nel pomeriggio fino a Cima Grappa.
Ecco una selezione di foto by Frasca, a cui non posso non fare un commento:


Il famoso ponte sospeso del Corlo, una passerella di legno da percorrere a velocità moderata, come indica perentorio un cartello al suo imbocco. Il giovane Francy impegna prudentemente il ponte.    (foto Frasca)


La Mala Education: il padre invece impenna alla grande! Cosa mai insegnerà al povero figlio quest’uomo?   (foto Frasca)


Bel passaggio rasente la roccia del Comparone    (foto Frasca)


Eh si, caro Hurrycane, tu si che hai fiuto per i chiodi! Il Tapino forava a Cima Grappa ed, essendo un tifoso del Fast, cercava di porre rimedio alla sfiga con la schiuma bianca, ma invano. Alle 19.00 (!!) ricevevo una telefonata dal medesimo:”Sono arrivato a casa da mezzora, ho forato sul Grappa e ci ho messo 3 ore per arrivare a Schio!”      (foto Frasca)


Gran finale a Cima Grappa, per i 6 motociclisti superstiti. Da SX Gigio 5 Cilindri, Frasca, Francy, Atin, Morenol e NavahoXR.    (foto Frasca)

Grazie Frasca e al prossimo anno!

Ciao
Alves






mvc76

 :cimplimenti:  Bel giro!

...e per fortuna che hai un granitico piede  :D :D

mvc76
Chi va' piano, va' sano e va' lontano....
chi va' forte...arriva un po' prima!!

..la mia ex

Jonny


luigiv66

Complimenti, bel giro ben organizzato, e bella compagnia.
Ero in ferie ma mi mangio le dita ugualmente.
Mi auguro che ci sia un 2° GRAPPA SOFT OFF ROAD, e farò in modo di esserci.

           Ciao
                    Luigiv66
ex XL125R (Made in Japan) - XL350R - Fiat 124 Sport/spider - Transalp XL650V
ora XR400R (Off) + XL500R + Fiat 500L + Ciao PX

docmarco62

 :cimplimenti:
gran bel report, un bravissimo a te e a frasca!
speriamo ci sia una seconda edizione!
marco
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream

Lancillotto

fantastico... vorrei uscire anch'io dalla galleria e trovarmi sulla diga.... che bello  :-*
Se proprio devi comprare una moto da enduro... compra una XR! Ricorda, l'asfalto è ruvido e grattugia anche d'estate: usa le protezioni!

Pierpower

Bel REPORT,COMPLIMENTI!!!

P.S. ma quante cadute avete collezionato?!?!?!?!? :o
Per prevenire i vermi, non rimanete fermi!

...ho sempre un piede sul motore...
Devo dare di gas
voglio energia
metto carbone e follia...
Odio il pigiama e vedo rosso
se la terra mi chiama non posso
restare chiuso fra quattro mura
ho premura di vivere perciò...

navaho

#7
Anche se superfluo ribadisco: GRANDE Alves (e grandissimo Matty !!!  ;) ;)) sia per il report che per l'effettiva notevolissima prestazione  :o :o :o; approfitto anche per ringraziare nuovamente il Frasca  :P :P  e tutta la compagnia dei presenti.
Spero anch'io (e Francy, ovviamente) che ci possano essere altre edizioni in futuro di questo meraviglioso giro enogastroenduristico (soft-hard-o come verrà verrà ...)
:sole: :sole: :sole: :sole: :sole: :sole: :sole: :sole: :sole: :sole: :sole:

carpe diem

complimenti, bel giro e bella combriccola ;)

masso

:mukka:     - KLE 500 '03 - XRV 750 '90  --  FIRENZE (ex XR 400)

thecapitan

Davvero piacevole il report: complimenti! ;)
cuore arancio sangue blu    ktm 950 Adv S 2005
                                         ktm exc 525 2007
                                      Socio AFI numero 1153

Frasca

Sembrerà impossibile ma solo oggi scopro la presenza di questo REPORT :(

Impeccabile come sempre Alves, anche se sono passati 3 mesi l'ho letto tutto di un fiato, avevo le lacrime agli occhi....ma non so se per le risate nel rivivere alcune esileranti scene o per la malinconia di quella bella giornata.

Citazione di: alves il Settembre 01, 2006, 10:13:20 AM
Cosa spinge un uomo a sbattersi, senza il minimo fine di lucro, per organizzare una 2 giorni motociclistica, perdipiù in fuoristrada, pratica foriera di grane a non finire?
La generosità? L’esibizionismo? L’amicizia?
Qualunque sia la risposta, bisogna solo dire grazie a chi si impegna a regalarci una giornata di grande moto in luoghi ricchi di fascino.


Per risponderti a questa prima affermazione credo basti raccontarti che già dai tempi lontani , quando io ancora non esistevo, mio nonno aveva una baita su questa montagna, per poi passarla ai miei fino ai giorni d'oggi. Al di là del fatto che personalmente ritengo che quei posti abbiano molto da raccontare, paesaggi e scorci particolarmente belli si offrono al turista che passa ad ogni angolo.
E' un posto momentaneamente e magicamente che non ha ancora subito l'orrore del turismo di massa (vedi altipiano di Asiago :-\) e che riesce a mantenere le sue caratteristiche primitive. Di questo ovviamente si lamentano un  pò quei pochi commercianti (rifugi e malghe) del luogo ma una volta tanto possiamo gioire noi dell' effetto contrario. E' vero, a me piace fare un pò il "pazzo" a volte con la moto, ma ti posso garantire che un occhio e fisso sulla strada e l'altro ad assaporare tutto ciò che mi circonda:più volte come tu sai mi sono trovato solo a gironzolare per quelle strade e più e più volte mi sono imbattuto in famiglie di caprioli, lepri, volpi e addirittura tassi (grandi come cinghiali :'( )....penso che questo sia quello che io definisco Enduro ed esplorazione con la E maiuscola....potevo non mettere a contatto di tutto ciò quelli che a me piace definire compagni di Avventura?
Ecco, quello che mi spinge a fare queste cose.Era la prima volta per me ma le parole che mi sono sentito dire da ogniuno di tutti voi al momento di salutarvi mi hanno ripagato di quei 4 sforzi fatti per mettere in piedi il Week end e assicurare senza dubbio che l'anno prossimo si rifarà....in 3 o 30 si RIFARA'! ;D

Anzi, per dare una piccola anticipazione pensavo di anticiparlo ai primi di maggio....primavera, giornate tiepide dopo il duro inverno, cieli tersi e se un pò più fortunati di questa edizione paesaggi fin dove l'occhio permette di arrivare a vedere.....Per esempio ponte del 1° maggio?

Mah....restate sintonizzati e lo scoprirete!


PS: e già....nella sterratona che porta alla diga abbiamo toccato e forse anche leggermente superato i 120.......ADRENALINA A 100000000!!!!!!!!!!!!!!

Il Regolarista

complimenti ma sopratutto al bocia di Navaho il Francy ....... domenica 5 a codevigo ti mettiamo a cellerar con il navaho del papi gli stressiamo il cellerator  ;D ;D ;D ;D ;D
i cavalieri di camelot vi aspettano fuori dai cancelli
membro di tana delle tigri ...... dio ci si arrapa con gli enduristi :)