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Una mattina da Xtreme-Man

Aperto da alves, Luglio 26, 2005, 14:02:41 PM

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alves


E anche questo W-E mi ha visto, assieme all’immancabile Diego, affrontare le viscide mulattiere della Valdastico.
Durante la notte un temporale ha imperversato sulle Prealpi, regalandoci in dono una giornata  meravigliosa, un cielo terso e azzurro splendente.
In cambio ci ha lasciato una quantità di umidità incredibile sulle pendici dei monti: non c’era sasso, pietra, filo d’erba che non fosse impregnato di acqua; i tasselli sono letteralmente impazziti a cercare un millimetro quadrato dove trovare una residua aderenza: invano!


Sono le prime ore del mattino ma noi X-treme-man siamo già in azione: che dura la vita!

Dopo esserci portati in quota velocemente, discendevamo in Valdastico lungo un simpatico sentiero a tornanti in rapida successione; fra me e me pensavo che tutto sommato lo si potrebbe fare in salita, ma poi trovavamo questo simpatico “gradino”, che mi faceva venire qualche dubbio:


Un grande scalino per un uomo, un minuscolo ostacolo per un x-treme man.

Ma vedendo come era il sentiero a valle mi toglievo ogni dubbio: sassi grossi come televisori a destra e a manca, impossibile trovare slancio in quel diluvio di pietre; sentiero da classificare come “Down Hill Only”, transitabile sono in discesa!


Qualche sassolino in traiettoria

La lunga discesa proseguiva sul sentiero detto delle “Cavre”, alias Capre; in giro per l’Italia ci saranno mille e uno sentieri delle capre, così battezzati dai regolaristi locali: ma quando si incontra tale appellativo ci si può già immaginare che non sarà una scampagnata da fare con la Vespa.


Sentiero delle Cavre


Se i sassi fossero oro saremmo ricchi!



montagne appaiono nelle radure del bosco

Imbocchiamo una angusta valle, che percorriamo fino all’ultima contrada.
Dopo le ultime case la strada prosegue sterrata, ma c’è una sbarra; passo attraverso il passaggio pedonale, con qualche difficoltà, mentre Diego è impegnato a fare altrettanto arriva un’auto e ne scende di gran carriera la Signora Fletcher dell’Altovicentino: questa vecchia babbiona comincia a fare la predica contro il mio amico, che di lì non si può passare, che è proprietà privata, che nessuno sistema la strada, taglia rami ecc., e allora la va in rovina (e si è colpa delle moto che la montagna frana a valle!).
Quello che mi fa incazzare è che, anche se sono lontano, sento benissimo dall’accento che non si tratta di una del posto, non è nemmeno vicentina e forse neppure veneta, si sarà comprata la casa da qualche emigrante per farci le vacanze 2 settimane l’anno e viene a rompere i marones a noi locali!
Nemmeno mi curo di rabbonirla, ma Diego inscena una farsa pirotecnica: le da a bere che siamo impiegati del comune che stanno facendo un sopraluogo per l’organizzazione di una maratona alpina!! La babbiona ci crede e ci lascia andare, raccomandandoci di non correre.
Risaliamo la pista di fondo valle, e la natura intorno a noi si fa maestosa:


Ponte


il torrente limpidissimo


severe pareti di roccia ci circondano


Marmitte del torrente


LA FRANA!

Purtroppo la strada muore nei pressi di un delizioso laghetto formato dal torrente: la via è chiusa da una immensa frana, apocalittica, massi enormi formano un accumulo alto decine di metri, invalicabile.
Un chilometro a valle si stacca sulla sinistra orografica della valle un ardito sentiero che scala le pareti calcaree fino al soprastante altopiano. Da sotto sembra impossibile superare in moto quelle crode rocciose, ma la guida che porto con me lo descrive come sentiero da vacche, usato nel passato per condurre le bestie agli alpeggi: potrebbe essere fattibile in moto.
Io sono scettico, è tardi, fa caldissimo, ho fame e nessuna voglia di faticare; ma Diego è convintissimo, ha scoperto lui questo sentiero durante una passeggiata e vuole tentarlo a tutti i costi; se ne va su a piedi per dieci minuti, e quando scende il responso è inequivocabile: “Alves, a parte l’inizio poi è scorrevole, proviamo!”
Nei primi 5 metri bisogna scavalcare alcuni massi scivolosi, dove ovviamente mi impianto; praticamente tolgo la moto di peso dal buco in cui si è cacciata, dando fondo alle residue energie; intanto Diego ha preso il largo.
Per fortuna poi il sentiero diventa meno ostico: pendenza moderata, fondo di terra, con pochi sassi; i tornanti però si susseguono incessanti, molto stretti, e più di una volta occorre manovrare da fermo per impostare il traverso successivo.
Ma la nostra fortuna dura poco: dove il sentiero esce dal bosco, in radure disboscate dai boscaioli, la nostra vita si complica; alberi caduti, sassi smossi, erbacce che, non più ostacolate dall’ombra degli alberi, crescono rigogliose e nascondono il terreno, ingannandoci, mettendo trappole sotto alle ruote.


Diego si rialza dopo una caduta


La nostra meta è lassù!


il fantino YAMAHA riparte…


…guadagna forse un metro…


… ma la caduta è in agguato!

Mentre Diego soffre, io, novello narciso, mi autoscatto:


Autoscatto


AlveXmotomobile


Il sentiero??


E chi ci arriva la in alto?

Nonostante la fatica riusciamo a guadagnare ancora alcuni traversi del sentiero, ma di fronte a tale sfacelo gettiamo la spugna, ci vorrebbero almeno 3-4 persone dotate di seghe per liberare in tempi accettabili il passaggio:


Saremo anche X-treme-man, ma qui serve la protezione civile per sgombrare il tutto!

Siamo stati costretti ad abbandonare l’impresa quando eravamo già a buon punto, ma non eravamo molto lontani dalla cima: ma non finisce qui, ritenteremo l’impresa, siamo o non siamo X.treme-man?

Il ritorno a casa ci regalava ancora immagini da cartolina:









Ciao
Alves





Webbo

Sempre piacevoli da leggere i tuo report Alves...  ;)
Per cortesia non contattatemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

RAZZO

Bel racconto ... ed inquietante la foto che tu hai intitolato " Il sentiero ?? ".  :o

Honda-Razzo.


WAKATADAO RESING TIM

KAZZEMBERGHER TEAM

teppo

....... forte.......

col Climber ce la facevi  ;)
Io AVEVO un XR650R/SM del 2000 e vivo a Rovereto, in provincia di Trento.
Ciò che mi invidiano tutti ? chiudo i motori col Motorsil-D e non perdono olio.

Lancillotto

Ciao Alves
leggere i tuoi post è sempre un "piacevole intermezzo" durante una pausa lavorativa  ;D

Complimenti per il giro e per la "mitica macchina fotografica DIGITALE"  ;)

ciao Lanci
Se proprio devi comprare una moto da enduro... compra una XR! Ricorda, l'asfalto è ruvido e grattugia anche d'estate: usa le protezioni!

alves

Grazie a tutti :)

Citazione di: HONDA-RAZZO il Luglio 27, 2005, 10:32:15 AM
inquietante la foto che tu hai intitolato " Il sentiero ?? ". :o
Honda-Razzo.

Il sentiero era dietro il masso a cui ho appoggiato la moto, ma l'erba lo rendeva pressochè invisibile.

Citazione di: teppo il Luglio 27, 2005, 13:51:20 PM
col Climber ce la facevi ;)

Capito perchè mi volgio prendere il trial? ;)

Citazione di: Lancillotto il Luglio 27, 2005, 16:52:33 PM
Complimenti per il giro e per la "mitica macchina fotografica DIGITALE" ;)
ciao Lanci

Dopo le misere foto fatte l'anno scorso con te in altipiano :P dovevo rimediare!
Certo che se l'agosto scorso l'avessi avuta sarebbe saltato fuori un report coi fiocchi: la palude iniziale, le foreste impenetrabili, il fiume ghiaione, le desoalte distese di roccia in quota...

Dobbiamo rifarlo, non c'è alternativa!

Ciao
Alves

Lancillotto

#6
Citazione

Dopo le misere foto fatte l'anno scorso con te in altipiano :P dovevo rimediare!
Certo che se l'agosto scorso l'avessi avuta sarebbe saltato fuori un report coi fiocchi: la palude iniziale, le foreste impenetrabili, il fiume ghiaione, le desoalte distese di roccia in quota...

Dobbiamo rifarlo, non c'è alternativa!

Ciao
Alves


Per rifare il giro io ci sto... è stato molto bello (tranne la caduta e il mio povero legamento  :-X)
La settimana prox sono a casa da solo... se dici mi prendo un pomeriggio di ferie (ovviamente se puoi anche tu) e partimao verso le 14... anche se fa un caldo bestiale  :D io ci sto.
Altrimenti verso fine agosto.
Ciao Lanci  ;)


Altri
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