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Report : XR Desert tour Morocco - 6-17 aprile 2016 (fly & drive)

Aperto da docmarco62, Aprile 20, 2016, 23:19:37 PM

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docmarco62

lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
Next Stop...2022 I've a dream

Gogo


RAZZO



WAKATADAO RESING TIM

KAZZEMBERGHER TEAM

Derapone82

PER QUANTO TU NON POSSA CREDERE ALLE FAVOLE SCEGLIERAI SEMPRE LA FOLLIA!

docmarco62



06.04.2016

45°34'15.4"N  - 9°15'27.3"E
Già perché comincia tutto da qui, un insignificante punto geografico nel mondo, per molti, ma non per me. C'è sempre un punto da cui partire, si dice "ci vediamo là" " ci si trova là", un luogo preciso identificabile e raggiungibile dove comincia qualcosa o qualcosa finisce. Oggi comincia.
Sono le 4.05 di mercoledi 6 Aprile, in giro incontro solo Batman, qualche losco individuo che fugge da lui, un paio cristiani in auto che forse come me hanno un appuntamento.
È buio pesto ma l'aria non è fredda, solo banchi di "scighera" lambiscono le poche e rare aree coltivate della zona, come sempre ho paura di arrivare in ritardo, ma sono in anticipo, largo anticipo.
Percorro la strada un paio di volte, voglio essere sicuro di essere nel posto giusto anche se l'ora è sbagliata.
Mentre attendo ripasso la lista delle cose, ho portato questo? No
Quello? Neanche, chissà perché ti prepari la lista delle cose e poi al momento del controllo non la trovi più, sparita! troppo tardi.
Alle 4.20 arriva il primo dei miei compagni Bibo, parcheggia "random" l'auto. La parola random sarà uno dei leitmotiv ma è presto, troppo presto per parlarne ora.
Ci si saluta come persone civili e si attende il resto della banda, non mi ricordo se in silenzio o abbiamo detto qualcosa, non mi pare, sono un tipo silenzioso...io.
L'ho conosciuto qualche giorno fa davanti a un paio di birre insieme a Roberto e Raffaella, gli altri due compagni (di viaggio) che stiamo aspettando per trasferirci a Orio in aereoporto. Da quanto ho capito sono tutti e tre dei bei "tiratori scelti" in fatto di birra.
Arrivano, si caricano i bagagli a mano e si parte.
Si perché le moto sono già in viaggio, partite Sabato da Alessandria da casa di Jil, via nave con Roberto e lo chef Mario le reincontreremo a Ouarzazate, forse...
La raccolta dei mezzi tassellati ha del macchiavellico, Bibo da Vimercate col furgone ha preso la mia a Desio e insieme alla sua vanno ad Alessandria, da Jil che nel frattempo aspetta mario col carrello, con già caricata la moto di Emilio, Raffa e Roby hanno preso un furgone a nolo(?) e le hanno portate anche loro da Jil in data diversa da Bibo, Roberto prima passa a Verona dove raccoglie le moto di Andrea e MarcoG (Gurush), che ha portato la moto da Arezzo la settimana prima, poi giunto ad Alessandria carica la moto mia, di Jil e di Bibo e aspetta Mario con cui farà strada fino a Genova. Sono due settimane che Jil dorme davanti al box con l'incubo che arrivi qualcuno a qualunque ora, con moto, carrelli, furgoni, bagagli, libretti, deleghe, fotocopie, passaporti, insomma random, mancano solo le caldarroste e poi il quadro è completo.
Siamo in aeroporto il gruppo si compatta, siamo in otto, io, sua Webbità, Bibo, Roby, Raffaella, Jil, MarcoG, Emilio. Poche parole la trafila dei controlli non lascia scampo, tutti in fila, controllo biglietto, bagagli, indumenti, dopo l'ennesima colonscopia, siamo al gate.
Il volo per Marrakech è pieno ci sono un sacco di pilotoni ufficiali, nei prossimi giorni si svolge il mondiale enduro proprio in Marocco ad Agadir, noi per non umiliarli a Ouarzazate.
Grida di incoraggiamento "fateli neri" "dajje er gass" inorgogliti e gasati salutiamo da lontano con il braccio alzato e imbocchiamo la scaletta. Le squadre ufficiali ci guardano in cagnesco, "ma chi sono questi?" Si domandano, noi con sufficienza prendiamo posto, random.
Al mio posto si è accomodata una tribù berbera, animali compresi, chiedo gentilmente di potermi sedere, mi viene negato il permesso  di soggiorno, siamo già in terra d'africa, penso, mi siedo dove capita e sfoglio l'Herald Tribune, sia mai che venga scambiato per un pilota iniorante.
Gli altri compagni sono sparpagliati per la carlinga, chi gioca a dadi, chi fuma, ci sono tre ore di volo. Sonnecchio, il webbo a pochi cm di distanza ascolta in cuffia l'Uccello di fuoco di Igor Stravinkij, per lo stesso motivo per cui io leggo il quotidiano internazionale statunitense.
Roby e Raffa sono innamorati...
Emilio parla col pilota...e la torre di controllo
Bibo ha già in mano i numeri di telefono delle hostess...
Jil sonnecchia e tiene d'occhio Bibo, potrebbe aver bisogno...
MarcoG si nota poco...
Ci viene comunicato via radio fm 99.700 MHz che ci prepariamo all'atterraggio, Bibo indossa il casco e gli altri la cintura, siamo in terra d'Africa...
YEAHHHHH!






lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
ALLA LIIIIIIIIIIIIIIBBIA! FATTO!
Putost che tò la dona mi tovi la Gilera...
A Marrakesh sono andato cercando il Fesh Fesh...
e invece poi ho solo trovato me stesh...
Mò me ne vato ammare...
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luciano

Moolto interessante ...  ;D aspetto il seguito ... grazie!
Moto possedute:
Benelli Magnum 3VK 1977, PUCH Frigerio GS 175 1981, Maico 250 mx 1982, Aprilia 250 Tuareg Rally 1986, Gilera RC 600 1990, Yamaha yz 125 1991, Yamaha WR 400 F 1999, Honda XR 250 R 1998.

docmarco62

06.04.2016
Da Marrakech a Ouarzazate

Atterrati, tutti euforici, siamo all'africa, Bibo in particolare dice di avere una gran voglia di dare gas, chiedo gentilmente di attendere almeno che si scenda dall'aereo, poi ne dia quanto ne vuole.
Solite formalità doganali, timbro firma, il poliziotto mi guarda di traverso, sulla fiches d'ingresso alla voce professione ho scritto lumberjack, passo avanti. Gruppo coeso fino al cambio, poi cani sciolti. Io con Roby a fare da scout alla ricerca della Maroc Telecom per fare una sim locale, costa meno, Webbo docet, e così sia, 15 euro e via, a detta del commesso (che maneggia tre telefoni alla volta stile gioco delle tre carte)  abbiamo diritto a 30 minuti conversazione internazionale, 500 sms e 2 Gb di internet, bah! Penso, però se lo dice lui, vabbè.
Random, naturalmente chi fa le sim, chi gironzola qua e la, chi si mancia (Webbo) una baguette al pomitoro locale
,
alla fine l'autista che nell'attesa ha sposato una delle due figlie, ci invita a salire sul furgone

che ci porterà al camping Escale/Hotel/Motel di Ksar Ait Ben Haddou, Ouarzazate. 194 Km di curve curvose tra i monti montuosi del grande Atlante, azz dico tra me e me, è molto verde il marocco, ci ero stato 30 anni fa ma non me lo ricordavo cosi verde, chilometri e chilometri di montagne verdi, come cantava Marcella Bella, delle cui note è pervaso il pullmino. Quanto verde, scatto qualche foto, proprio un paesaggio montano, ma questa volta al posto di pensarlo lo dico, Jil mi guarda perplesso, e mi indica il parabrezza, azz le montagne sono arancio/giallo/ocra viste da li, poi mi indica i finestrini anche dall'altro lato, fanculo sono oscurati con pellicola verde per il sole...poesia andata. Tra una sonnecchiata, una mangiata di schifezze varie ed eventuali (il webbo ne ha comprato una busta piena, roba da far diventar diabetico anche Varenne) e ammirazione del paesaggio, si giunge a quota 2.500 slm, si sa che l'aria di montagna fa venir fame, e tra la prostata del sottoscritto e i crampi di Jil e Webbo si decide al primo agglomerato sub urbano meno pietoso degli altri di fermarci a pranzo

.
Il posto ci viene consigliato dal nostro driver, probabilmente uno dei suoi tanti cuggini, tavolata e...voilà la prima delle 11.000 tajine 
ingollate in questo viaggio. Per la verità io e Jil avevamo adocchiato dei bei spiedini di montone nella macelleria a fianco 
poi come al solito dici, ma sì, li prendiamo stasera. Desiderio e voglia che ci è rimasta a tutt'oggi, mai più trovati.
Destino? Ringraziano sentitamente un gruppo di caproni che pascolano in zona, fiuuuu, scafata per oggi.
Quattro passi post prandiali per digerire, e scopro nel negozio a fianco una cooperativa produzione olio di Argan
.
Ne ho già sentito parlare ma in realtà ne so poco, sui pregi di questo prodotto, so che Marina mi ha chiesto: "se proprio devi portare a casa qualcosa, che non sia la solita sabbia o pietre del deserto, portami l'olio di Argan". Comunico la presenza della rivendita agli altri, nella speranza di qualche consiglio, data la mia inioranza in merito, l'unico serio me lo da Bibo: "prendilo ora e non ci pensi più" detto fatto altrimenti col senno di poi avrebbe fatto la fine degli spiedini di montone.
Digestivo a base di Tè alla menta (diventerà un altro must del tour)

e si riparte.
Nonostante in maniera diretta o indiretta il gruppo si conosca, del tipo io conosco Chef, Webbo e Jil che rispettivamente conoscono Emilio, MarcoG e Bibo, Bibo conosce Roby e Raffa, il gruppo non è ancora coeso, si stanno facendo i primi passi, poi pian piano ci si lascerà andare.
Finalmente intorno alle 16 più o meno si arriva al camping,




Chef e Roberto con le moto non sono ancora arrivati, si saluta e ci si accorda col driver per il ritorno, si scaricano i bagagli e ci si organizza per le camere:
inizialmente ci si divide per:
a - Non russatori
b - Potenziali russatori
c - Russatori
d - Ornitorinchi professionisti
Arrivano Chef e Roberto



coi moti, saluti e baci e le camere vengono così ridistribuite:
1 Roby e Raffa
2 I non russatori divisi in 2 camere:
   MarcoG- Webbo- Bibo
   Emilio-Jil- Roberto
3 gli ornitorinchi
   io e lo Chef
Le camere dei giovanotti danno sul paesaggio marocchino, la nostra direttamente sulla cloaca, anzi dall'odore dire che l'hanno fatta all'interno del pozzo nero, inizialmente ho pensato (e lo ammetto), dato che lo Chef dopo il lungo viaggio aveva bisogno di scaricare un po' i nervi (e non solo) la tribù di miasmi che risiedeva da giorni nel suo intestino, avesse ripreso la libertà.
Povero me ho pensato, in realtà lo Chef c'entrava poco, oddio la sua parte l'ha messa anche lui nel pozzo nero di fianco alla camera.
A questo punto ci si ritrova a scaricare i bagagli delle moto e a scaricare le moto stesse, messe ben ordinate (strano) in fila.
Fanno davvero bella mostra di sé, cosi belle ordinate e pulite.




Un cenno a parte è la storia delle gomme dei carrelli, narra la leggenda che per arrivare qui ci siano volute almeno 5 gomme, non che la distanza sia stata proibitiva ma pare scoppiassero come i pop corn nel forno a microonde, alla fine dopo averle cambiate già una volta, sono alla frutta, quindi si decide di andare a cercare un gommista per trovare altre 3 gomme (la terza è di scorta, non scervellatevi per capire dove sia sul carrello) per il viaggio di ritorno.




Se ne occupano Webbo e non mi ricordo chi. Al loro ritorno, col segno della vittoria sulle mani, hanno trovato su indicazioni del titolare del campeggio, proprio una bella officina, un gommista, che si impegna a far trovare le gomme nuove e montate al nostro ritorno dal giro. Fatto ciò si cazzeggia allegramente, random, noi si va in centro  prendere un tè



chi prende aria, chi il sole, chi libera gli interni.




È ora di cena ed ecco che finalmente facciamo conoscenza del titolare del campeggio, Cristophe.


Vero fan e adoratore di Superciuk alle 18 ha già un tasso alcolico tale che, con una fiatata salda direttamente sui cancelli in ferro battuto, i ghirigori, molesta le donne in cucina, molesta lo Chef, beve e chiacchera a caso, la moglie, una bella donna, di origini marocchine, sfodera un gran sorriso con noi, ringhia con lui.
Barcolla tra la cucina, lo si capisce che è lì perché le donne in cucina sbraitano, perchè tocca le chiappe, poi arriva da noi, poi tampina una coppia di tedeschi, look e vestiti alla woodstock.
A farla breve, dopo aver stracciato i maroni un po a tutti, non si capiva più cosa facesse, ogni tanto rideva ogni tanto piangeva, alle 21.30 circa arriva una donna più o meno sui settanta che lo prende per un orecchio e lo porta via, si scoprirà poi che era sua madre. Il poster di Superciuk nella hall, perde una lacrima, come a medjugore...sà di birra!
Ceniamo e poi si va in branda, domani si parte coi moti, per i Duni!!
YEAAAHHHHHH
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
Santo del giorno: San Penetrato da Tergo
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e invece poi ho solo trovato me stesh...
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luciano

Moto possedute:
Benelli Magnum 3VK 1977, PUCH Frigerio GS 175 1981, Maico 250 mx 1982, Aprilia 250 Tuareg Rally 1986, Gilera RC 600 1990, Yamaha yz 125 1991, Yamaha WR 400 F 1999, Honda XR 250 R 1998.

docmarco62

#8
Prima di proseguire è giusto che presentarvi il gruppo, dimodochè ad ogni nome corrisponda un volto:


Andrea "the Webbo"
XR650R


Emilio " the Mouth"
Honda Dominator (praticamente nuova...inizio giro)


Jil  "the Imam"
XR600R


Marco "the Doc"
Husaberg fe 450


MarcoG "the Steel Boy"
XR650R


Mario "the Chef"
Toyota Land Cruiser 120 (forse)


Massimiliano "the ZioBibo"
KTM 690 R


Raffaella "the Art"
Suzuki DRZ400


Roberto (Roby) "the Transalp Man"
Suzuki DRZ400


Roberto "the Ghost Driver"
Toyota Four Runner

Eccoci qua, tra poco si parte...
lei la esce, lui la entra
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Gogo


gpsmax

Per cortesia non contattaemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

docmarco62

07.04.2016      Ouarzazate a Boumaine Dades

Sono circa le sei del mattino, quello che mi sveglia a differenza, della metropoli è il suono della natura, in primo luogo la luce, le case qui sono di fango e paglia e non hanno certo doppi o tripli vetri, persiane o tapparelle.
è già bello che chiaro e se di solito è il traffico delle auto, qualche antifurto, le madonne dei pendolari in ritardo, quello che senti appena sveglio, qui sono il cinguettio e il canto degli uccelli che la fanno da padrone, e vi posso assicurare che fanno molto più casino del traffico cittadino.
Poltrisco un po', è presto e lo Chef sta intonando il Miserere, alle 7 mi alzo con l'intenzione di fare due righe sul diario di viaggio.
Questa volta ho deciso di scrivere, almeno ci provo, sono giusto due linee guida.
Guarda guarda chi ti incontro, Webbo è già in giro, due parole, proprio ieri mi diceva di avere un po di tensione, oggi sembra vada meglio.
Il teutonico ragazzo si è imbarcato in una bella impresa questa volta, oltre a mettere insieme il giro su tracce gps di altri, deve sempre gestire l'organizzazione di enduristi cialtroni come me, che sebbene seri professionisti e precisi nel lavoro, non sono proprio l'esempio della disciplina ad andare in moto.
Giusto per capire, il Webbo ha fatto oltre la naia normale, anche un bel pò di mesi in missione in Somalia, come parà, io come obbiettore di coscienza il parà(culo).
Di buono mi sembra che la compagnia cominci ad amalgamarsi, Roby e Raffa sono entrati in sintonia immediatamente, Jil lo conosco è una sicurezza ci puoi sempre contare, Bibo non ha nessun problema a stare con gli altri, ha girato mezzo mondo in moto, e anche a piedi, ha fatto parecchi rally, di cui in uno è uscito anche vincitore, quindi ci si può contare anche sull'uso del GPS, Emilio è un allegro ragazzotto di 67 anni, in pensione, non si tira indietro, gli unici due che faccio fatica a inquadrare sono MarcoG e Roberto.
Ci sono per l'amor di dio, ma sono ancora diffidenti, parlano poco...ancora per poco spero.
Nonostante ciò capisco le preoccupazioni del Webbo.
Siamo tutti adulti e vaccinati, quindi chi intraprende questo tipo di viaggio dovrebbe sapere a cosa va incontro e si dovrebbe autocensurare, se pensa di non essere in grado, oltretutto si farà tutto senza appoggio di guide o pick up locali, le tracce le abbiamo, anzi le hanno, perché io il gps l'ho anche comprato, insieme alla staffa fashion della Touratech, montato e fatto funzionare, ma al ritorno dalla tunisia ho venduto tutto, perché se guardo il display non guardo la strada e non avendo fatto pratica prima mi sono preso delle incuzzate sulle dune da paura. Prima o poi lo ricomprerò...forse.
Beh comunque solito tran tran mattutino, chi si lamenta del tanga stretto sul paccozzo, chi del reggicalze che si incastra nelle ginocchiere, insomma tutto nella norma.
Alle 8 colazione, molti si presentano già vestiti e pronti, indossano anche gli stivali, meno male c'è lo Chef, divido con lui la sana anarchia del ritardatario.



cominciano i giri di controllo dei mezzi, Webbo distribuisce gli adesivi di rito, fatti da esso stesso medesimo.



Quindi sono circa le nove, si fa benzina, moto e taniche, si fa la spesa per il pranzo e poi si và.
Uno pensa, 10 min la benza, 10 la spesa, alle 9.30 siamo in moto.
Sarebbe così se non fossimo italiani, molto più vicini, per carattere agli indigeni locali, quindi ci si perde in chiacchere ad ogni dove.


spesa


noi per fare benzina dobbiamo essere in tre, è un lavoro "divino" uno-trino.


si attende l'arrivo degli altri a fare la spesa sorseggiano del te alla menta, al tavolino del bar fronte distributore benzina.

Se fate attenzione all'orario impresso nell'ultima foto (che poi il Webbo mi cazzierà pure), noterete che sono le 10.36, siamo ancora lì.
Si dovrebbe dire in alto mare, ma stona decisamente col paesaggio circostante.
Di veramente bello è la totale mancanza di fretta e ansia, siamo lì in fondo per vacanza.
Ci scuotono le parole del Webbo: "cialtroni smidollati che non siete altro, dobbiamo fare 180 Km e ancora non siamo usciti dalla città"
In fondo ha ragione, non siamo ancora usciti dalla città...
lei la esce, lui la entra
Vincitore del Trofeo "PISTONASSO 2007" al 3° Gran Premio Tana delle Tigri
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gpsmax

cacchio... l'adesivo "WiFi zone" sulla boulangerie di Ouarzazate mi fa tramontare un mito...

;D
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docmarco62

...Usciamo dal traffico cittadino, pian piano, guidare da queste parti non è cosa semplice, c'è poco ordine, le auto si fermano a "genitale canino" chi passa in bici, carretti col musso, chi attraversa a piedi, bisogna aprire bene gli occhi e chiudere il gas, sul manubrio, ogni tanto il gas locale si sente attraverso le narici ben aperte.
Si imbocca la strada provinciale che ci porterà alla pista tracciata dal gps.
Con il Webbo davanti che fa da spartiacque, si comincia il Maroccan Wheels on tour, bisogna fare parecchi chilometri su asfalto prima di trovare la traccia, a lato della strada corre anche la relativa sterrata, la voglia di buttarsi dentro per variare il tema è grande, ma altrettanto lo è l'immagine della mia xr col Vicepresidente a terra, decido quindi di soprassedere, che palle...
Il panorama rispetto alla Tunisia o alla Libia è ben diverso, si snoda tra valli ampie costeggiate da montagne, ogni tanto si sale in quota sui tornanti e poi si ridiscende sulla valle successiva, è comunque piacevole e la temperatura impone la giacca.
Finalmente il Webbo rallenta, ci siamo, comincia la pista.
Conciliabolo tra i gipessisti Bibo, Webbo, Mario e Roberto.
Si parte.
La pista inizialmente si snoda in valle circondati da alture, si liberano i cavalli, ma per poco, dopo qualche chilometro, la strada finisce su una vasta installazione, al poliziotto chiediamo indicazioni. Purtroppo dobbiamo tornare indietro e cambiare programma, di li non si passa.
È il più grande impianto solare termico del mondo. Costruito nel deserto sabbioso del Sahara, vicino alla città di Ouarzazate, è grande come 35 campi di calcio e fornirà energia elettrica pulita a circa un milione di persone.
Niente da fare si ripongono le colt nel fodero e si torna indietro.
Altro bitume...
Dopo una ventina di chilometri in direzione opposta, si trova la traccia che si ci porterà a destinazione.
Vaiiii, questa volta è quella buona, si cominciano a macinare i chilometri su un pistone a tratti piatto e a tratti tra i rilievi montuosi, tipo sterrata, bisogna comunque tenere gli occhi aperti, ci hanno informato della presenza di qualche Oued, la necessita di non farsi del male previene la voglia di aprire il gas, Webbo docet.



Mamma mia che moto! E che pilotone

Per l'occasione ho sfoggiato tutto l'Husaberg Fashion in mio possesso, sono anni che conservo accuratamente il tutto, e questa è l'occasione giusta. Molto frocionicamente voglio avere una bella presenza, tutto in stile Racing, ci mancherebbe...


Roby e Raffa anche loro hanno moto e abbigliamento fashion style, ghe mancaria! Sem de Milan!

Sia Roby che Raffaella sono abituati a cavalli da tiro ben più pesanti, hanno entrambi una Transalp per cui i drz sono delle biciclettina da portare in giro. Se la cavano più che egregiamente, ogni tanto a Roby gli scappa una impennatina, ma che ci vuoi fare? È ciovane!



Anche il Webbo sfodera un completino nuofo nuofo, tutto Fashion che fa "pendant" col mezzo, unico neo l'appendice sul casco che lo fa sembrare Teletabwebbies.

Suà webbità si ferma a ricompattare il gruppo, la polvere allunga il gruppo e ogni tanto bisogna fare la conta dei presenti. Bibo, Jil e MarcoG viaggiano belli tranquilli e spediti,  anche Emilio per ora seppure con meno verve tiene il passo.



il paesaggio intorno a noi, è veramente incredibile, valli larghe chilometri solcate da una unica pista, nessuna costruzione intorno, abituati come siamo, perlomeno noi in provincia di milano a spazi verdi ridotti all'osso, qui mi sembra il paradiso, chilometri di nulla intorno. A volte rallento il passo e mi godo tutto questo spazio, è una delle cose più belle che mi godo quando vengo in africa. Spazi sconfinati con un cielo azzurro, che noi ce lo sognamo. L'unica cosa che è presente in quantità infinita in queste lande sono le pietre, "I Pethri" come le definiamo in accento altoatesino.
"ci sono tanti pethri"
"cà se nun ti levi 'ammezzo, ti tiri io i pethri"
mi risponde il Webbo.
Oltre a sognare il cielo azzurro si comincia a sognare qualcosa da mettere sotto la dentiera, che non sia il Kukident. Ed eccoci qua per il meritato riposo e rifocillamento.









La mitica XR nel suo ambiente naturale.
Siamo in maledetto ritardo, conviene ripartire, ci siamo gia persi più volte per cercare la traccia e siamo indietro di parecchi chilometri...


p.s sarebbe bello se i partecipanti possessori di foto le mettessero a corredo, in relazione al luogo e al momento fin qui descritto.
mi rivolgo in particolare al Webbo, Jil, Chef Mrio e Gurush.
capitto!
lei la esce, lui la entra
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UOrsini