AMARCORD 1995
Inverno 1995; Ragioneria Generale ed Applicata I, gruppo A-L, Prof. Ordinario A.Tessitore: CHE PALLE!!!
Tutta la settimana a spaccarmi la testa su poste di bilancio, ratei, risconti, sopravvenienze ed insussistenze. Faccio Economia, ma nellanima sono un uomo di lettere, mi costa fatica mandare a mente larida ragioneria.
Dai 15 metri quadri (diviso 2) nel sottotetto dellistituto salesiano osservo i colli dominati Verona, e le lontane montagne della Lessinia. Non mi sono portato la moto alluniversità, e poi chi è che studia? E poi, in una facoltà infarcita di ex-paninari, ex-Yuppies, presentemente assolutamente cagoni stronzi, farei ridere anche i bidelli a presentarmi con mio 125 di 7 anni prima; minimo minimo dovrei arrivare in sella ad una Shadow, o una Virago, per avere un qualche riscontro nel folto pubblico che ad ogni ora del giorno staziona davanti ai cancelli del palazzo di Economia.
Per questo non vedo lora che arrivi il sabato, che il regionale da Porta Vescovo mi riporti fra i monti del vicentino, per calcare valli e vallecole col mio enduro:
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/01.JPG)
Ecco il suo cuore: batte CAGIVA, segna 2 TEMPI, parte a pedale ma cha il motorino elettrico, si raffredda con acqua, ha i petali a lamelle, lo shackeratore automatico di olio e benza; il CTS non è il Centro Turistico Studentesco ma il Cagiva Torque System, pomposo nome per la valvola a ghigliottina sullo scarico.
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/02.JPG)
E questo è il suo nome, TAMANACO, credo un capo indiano: ne aveva di fantasia il marketing Cagiva! Fun & Function: limperante inglesismo anni 80, divertimento (tanto e con poco) funzionalità meno (passiamogliela stavolta alla Cagiva).
Non sono un vero endurista, come potrei esserlo con un plasticone di moto che scimmiotta le Navi del Deserto della Paris-Dakar, senza averne le dotazioni tecniche di cv, sospensioni, strutture?
Ne consegue che giro sempre da solo; lunico amico è il mio ex-compagno di liceo Ru, anche lui condannato dai casi della vita (diciamo da padre e madre) ad accontentarsi di un 125 anni 80, una Gilera R1 dell88; purtroppo per me è sempre assai preso dagli studi di ingegneria, è raro che si unisca ad un giro nel periodo di esami, ma se non guido io sclero!!
Indosso il mio abbigliamento tecnico, scarno per la verità; fino allanno precedente giravo con gli anfibi e i jeans, ora, dopo lincidente che mi ha procurato 10 gg di ospedale, 2 operazioni al piede, 2 mesi di stampelle, mi sono comprato un giubbotto imbottito da moto, gomitiere, ginocchiere e ai piedi i vecchi stivali Alpinestars Roger De Coster (quelli a 7 fibbie in cuoio) ereditati dallo zio.
Scendo in garage; rabbocco lolio del cambio, una insistente perdita dalle giunzioni del carter macchia costantemente il pavimento, malamente protetto da fogli di cartone; aggiungo olio al serbatoio del lubrificante; vuoto una tanica di benzina nel serbatoio (lattacco del rubinetto è marcio, ho messo del bicomponente ma sempre trafila un po di benza); controlla la batterie, rabbocco lacido, collego i fili. Tiro laria, e alla 3° pressione di bottoncino il Cagiva prende vita; lo scaldo per bene in una nuvola azzurrina di olio incombusto, terribile attacco al buco dellozono, poi finalmente parto.
Raggiungo le prime balze, imbocco un sentiero che scollina la dorsale, ad un bivio un boscaiolo mi guarda male, ma prendo a sinistra, entro in contrada, poi asfalto per alcune centinaia di metri e quindi di nuovo sterrato, con alcune rampe ripide, dove il motore fa BOOOO fino a 7.000 rpm, poi fa BAAAHHH fino ai 9.000, poi cambio e fa BOOOO, poi di nuovo BAAAAHHH.
Le forcelle rovesciate fanno il loro dovere sulle canalette di scolo dellacqua, il retrotreno ha qualche difficoltà in più, il misero monoammortizzatore spara la moto in orbita.
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/03.JPG)
In fondo ad una discesa un capitello ed una panchina: invito implicito ad una sosta fotografica.
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/04.JPG)
Scheletrici rami tendono al cielo
La sterrata sale, sale, sale, diventa una mulattiera: devo andare di prima e frizione, pompando con le gambe; avanzo a velocità duomo, incontro diversi taglialegna che non solo non si incazzano, ma mi fanno strada spostando i tronchi a terra: non ho il solito aspetto dellendurista ingoiato che passa sopra tutto e tutti, forse suscito tenerezza e simpatia con la mia plasticosa caffettiera soffiante e puzzona al pari delle loro motoseghe.
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/05.JPG)
La stessa sterrata vista dallalto
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Finalmente un minuscolo altipiano dove distendere le marce e raffreddare il motore
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/07.JPG)
Piccolo borgo rurale, chiesetta dei Puffi, 5 case, le Piccole Dolomiti innevate fanno capolino sullorizzonte.
La passeggiata prosegue senza intoppi, almeno finchè, in una sosta panoramica, non vedo una carrareccia scendere nel bosco; se porta dove immagino, potrebbe chiudere un interessante anello off-road! Cauto scendo nella pineta, raggiungo una radura, una piazzola disboscata da un cacciatore che sta preparando la sua trappola per la selvaggina.
La pista continuerebbe la sua discesa, diventando sempre più incerta ed labile, sfumata con sottobosco circostante. Opto per una ritirata strategica, non vorrei finire in qualche canalone senza ritorno; giro la moto, affronto la risalita, ne percorro qualche metro ma poi il motore inesorabilmente perde giri, scalo in prima, sfriziono; niente da fare, il Cagiva si ferma!
Cerco di partire da fermo, ma è come pretendere di volare sbattendo le braccia a mò di ucello: appena inserisco la prima e mollo la frizione il motore si spegne, tento il tutot per tutto portanto il motore a 7.000 rpm in folle e mollando la frizione di colpo; la moto fa uno scatto in avanti di mezzo metro ma poi i giri calano e sono più fermo di prima! Panico, sono solo, qui mi tocca lasciare la moto ed andare alla prima contrada a cercare un trattore che mi tiri su!
Ma prima di incamminarmi tento la manovra a spinta: moto al fianco, prima inserita, e via! Fortunatamente il Tamanaco si mette in marcia, se stessa riesce a portarsi su (con le mie spinte), e mi ritrovo a correre in salita, cercando di non perdere il ritmo della moto!
Ansimante giungo ai piedi di una rampona insuperabile frontalmente, ma con un breve fuoripista nel sottobosco guadagno un campo a lato, e la relativa strada di accesso.
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/09.JPG)
Fuori pericolo!
Basta avventure per oggi.
Riprendo la via in direzione del Pasubio, esplorando le possibile deviazioni sterrate, ma voltando le spalle non appena le carrarecce si trasformano in sentiero.
Pascolo così, tra il crinale fra le 2 valli, fino a raggiungere il passo Xomo, sperando che il bar rifugio sia aperto, per un buon caffè fumante ai piedi del Pasubio.
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/011.JPG)
Verso il Pasubio
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che si avvicina.
Purtroppo il rifugio è chiuso, d'altronde non cè anima viva in giro, nonostante la splendida giornata: un paio dauto di escursionisti che daranno saliti certamente in Pasubio, dei boscaioli al lavoro sul costone del monte, nientaltro.
Mi fermo a leggere la bacheca illustrativa della zona, letta 1.000 volta, ma altro non ho da fare, quando sento un rumore cupo risalire dalla vallata del Posina fino al passo: sono motociclette, non cè ombra di dubbio!!!!
Finalmente escono dallultima curva.
Uahhooo, troppo forti! Uno è in sella ad una recentissima Suzuki DR650SE, quella con lavviamento elettrico, il compagno invece guida una bellissima Yamaha Tenerè azzurra di circa 10 anni fa, ma sembra uscita dal concessionario questa stessa mattina.
Sono impeccabili nelle loro sobrie tenute nero-kaki, sembrano 2 esploratori sahariani.
Li vedo confabulare su cartine ed osservare le strade, forte delle mie conoscenze dei luoghi mi presento.
Sono da Padova, partiti presto la mattina hanno fatto autostrada fino ai piedi delle Prealpi, indi hanno risalito la val Posina, ora puntano verso il Pian delle Fugazze e Rovereto, per poi raggiungere il Garda, valicare le montagne sulla costa occidentale del lago e scendere fino ala lago dIdro: che girone!
Consiglio loro le strade, valutano di fare alcune varianti sterrate ma poi, vista la lunghezza del loro itinerario, preferiscono andare sul sicuro bitume.
Mi offrono di unirmi a loro, molto generosi ad invitare uno sfigato in 125, ma devo rientrare per mezzogiorno, e poi sinceramente ce la farebbe il mio Cagivino a tenere ritmo e botta per tutti quei km?
Naaaa!
I miei nuovi amici ripartono, non prima di aver scattato una foto assieme con la mia scassatissima automatica della Prima Comunione:
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/014.JPG)
Andreadipadova e Agsuzu
(http://digilander.libero.it/chinasky74/Tamanaco%20vintage/015.JPG)
e Alves
Li guardo ripartire e in fondo penso che anche col mio piccolo 125 potrei fare qualche viaggio a corto raggio, in fondo non mi ha mai lasciato a piedi; cera un interessante articolo sugli sterrati sloveni nel Motociclismo Speciale Viaggi 1994
devo parlarne con lamico Ru!
Ciao
Alves
P.S.: Non è il 1995, ma il 2007.
Non sono più libero alluniversità (purtroppo!!!) ma schiavo del lavoro e del mutuo.
Non è una fotocamera della Prima Comunione, ma una Digitale Canon del 2005.
Però il resto è tutto vero.
Il Tamanaco ce lho ancora, restaurato dopo 40.000 km di off fra me e mio fratello minore.
Ho 3 moto, ma 30 volte meno tempo di usarle.
In Slovenia ci sono andato, con Ru e con i 125, ma poi ci sono tornato anche con lXR600.
Quel sabato mattina sono uscito un paio dore per vedere come andava il vecchio 125, era almeno un anno che non lo accendevo.
Ho girato un po a caso per i monti, e nei guai mi sono ficcato comunque, ma ne sono uscito come da racconto.
Al passo ho incontrato i 2 enduristi stradali, ed è stato bello; quando li ho visti è stato un dejavù, li osservavo, quel Suzuki io lo avevo già visto: si, lo avevo visto sul sito degli endurostradali!
Allora mi sono avvicinato, ho chiesto ma voi siete di endurostradali? E per risposta ho avuto Si, e tu sei Hank (nik con cui intervengo su quel forum)?
MITICO!! Grazie al web 3 perfetti sconosciuti in realtà non erano tali: di Agsuzu il suzukista, e Andreadipadova lo yamachista, avevo letto nomi ed interventi su quel forum, ed anche loro avevano riconosciuto il mio 125, apparso nel racconto del Broccon.
Abbiamo chiacchierato a lungo, purtroppo senza il conforto di una buona birra, abbiamo immortalato levento, poi ognuno per la sua strada.
Lincrebibile coincidenza sta nel fatto che loro avevano ampiamente pubblicizzato luscita in programma sul forum, ma io, proprio in quei giorni, non avevo avuto modo di accedervi, per cui non avevo il minimo sentore che erano diretti da quella parte.
P.P.S.: Questo report sembra una copia carbone dellarticolo apparso su MF a gennaio, dove il giornalista spacciava un giro in Sardegna del 2006 con moto vintage come un viaggio avvenuto nel 1982, durante i mondiali di Spagna.
Era da molto che volevo scrivere qualcosa sul mio 125, ma non vendo quasi nessuna foto depoca avevo pensato a foto seppiate dei giorni nostri, per dare lidea di vecchio: ci sono rimasto a dir poco stupito quando ho letto larticolo! Stavolta MF è arrivato prima, ma lo giuro, non ho copiato!!!!
Ciao
Alves
ciao....
come al solito ottimo racconto..........c'ero perfino cascato....
anche se nel 95 c'erano già le macchie a colori....
cmq l'effetto seppia dà un non so chè di magico alle foto.........
ciao roby
gran bell'amarcord! ;)
marco
bellissimo!!!! sono un ex cagivista anche io!!! ma... puntualizzo una cosa come allora.... conoscendo personalmente il direttore commerciale della cagiva, ai tempi gli ho sempre fatto notare la scelta fatta sull'aggettivo... ''fun & disfunction'' :D :D :D :D
che bei tempi....... :( :(
Alves, col tuo amarcord, mi hai fatto venire una tremenda nostalgia... :-* :(
Bravo, come sempre, Alves. :applausi:
...i ragazzi di "Endurostradali" eehh? Allora forse conoscerai anche i gruppi degli amici di "M&TOOR" e "Motoinfuoristrada"...
;)
threeple
... è un piacere leggerti.... :)