Mi è tornata in mente una discussione di qualche tempo fa col mio meccanico.
Lui ha avuto modo di verificare sul suo vecchio banco dinanometrico Borghi e Saveri, di quelli che si usano con la moto sul banco e la catena che va ad ingranare su un'apposita corona facente parte del banco stesso, che, a parità di rapporto di trasmissione finale, un'accoppiamento pignone/corona di grandi dimensioni consente un'assorbimento minore di potenza rispetto ad un'accoppiamento, sempre pignone/corona, di piccole dimensioni.
Quindi una potenza effettiva alla ruota maggiore.
Io credo che possa essere dovuto ad un miglior rendimento della catena quando lavora su diametri, quindi circonferenze, maggiori.
Avete argomentazioni tecniche e/o teoriche che possano avvallare la mia ipotesi?
Piero
mi ricordo che in cagiva i banchi prova erano tutti cosi', il dinamometro di contrasto era collegato direttamente alla corona, e si montava solo il motore, ma qui si parla di fabbrica...
Nessuno ha un'opinone sul primo post?
::)
beh, ad intuito direi che su corone piccole le maglie sono costrette a ruotare maggiormente sull'asse dei pernetti, e qundi la resistenza totale della catena è maggiore.. e quindi mangia più energia
Citazione di: Webmaster il Novembre 05, 2007, 19:46:45 PM
beh, ad intuito direi che su corone piccole le maglie sono costrette a ruotare maggiormente sull'asse dei pernetti, e qundi la resistenza totale della catena è maggiore.. e quindi mangia più energia
effettivamente...attriti maggiori, dispersioni maggiori........se cosi fosse.
Secondo me non è tanto vero (critico le ultime 2 risposte).
Le maglie sui pernetti ruotano della stessa qantità dal momento che il giro che compie la catena è lo stesso (varia solo il raggio di curvatura).
Credo che il motivo sia dovuto dal fatto che maggiore è la superficie di contatto della catena, minore sia lo stress meccanico della trasmissione, in questo caso la finale.
Poi lascio la parola agli esperti. ;D
Questioni di velocità ed accelerazioni angolari che creano dispersioni?!? Tanto è più stretto il giro catena tanta più energia viene dispersa, essendo che la forza inerziale tenderebbe a mantenere moto rettilineo e a proseguire per la tangente nel dato punto preso in considerazione??
Influisce pure il tragitto dei perni della catena: le ruote dentate sono infatti delle figure poligonali con tanti lati quanti denti possiedono. La catena è soggetta a continue oscillazioni verticali passando dalla tangenza di uno spigolo alla tangenza di un lato in quanto essa stessa è un assieme di segmenti che intersecano tali poligoni, così la catena assorbe energia nel suo movimento costretto. Meno denti hanno le ruote, più acuti sono gli spigoli e perciò c' è più distanza da percorrere passando dalla tangenza dello spigolo a quella del lato, e la catena assorbe più energia.
Chiaro ::) ?
Citazione di: teppo il Novembre 05, 2007, 21:42:20 PM
Influisce pure il tragitto dei perni della catena: le ruote dentate sono infatti delle figure poligonali con tanti lati quanti denti possiedono. La catena è soggetta a continue oscillazioni verticali passando dalla tangenza di uno spigolo alla tangenza di un lato in quanto essa stessa è un assieme di segmenti che intersecano tali poligoni, così la catena assorbe energia nel suo movimento costretto. Meno denti hanno le ruote, più acuti sono gli spigoli e perciò c' è più distanza da percorrere passando dalla tangenza dello spigolo a quella del lato, e la catena assorbe più energia.
Chiaro ::) ?
MIIII ...... che "Catenologo 'Strutto" :P :P :P Grande Teppo!
( E' un elogio ... OVVIAMENTE!)
Una corretta manutenzione minimizza gli attriti ed ottimizza la resa ...
ma devi essere sensibile come un banco dinamometrico per accorgertene !
il meccanico sbagliava come molti a non portare in temperatura la catena prima della prova, altrimenti le differenze che pur potrebbero esistere ma in range di rapporti molto stretti sono impercettibili al banco, su un gp da catena fredda a calda c'è una differenza di circa 5 cv che aumenterebbero in caso di avvolgimenti stretti, l'atrito sotto carico riguarda solo la parte rettilinea del ramo teso(altrimenti la catena durerebbe un battito di ciglia) tutto il rtesto della catena non lavora, si nota bene al banco poichè a causa dell'allungamento sotto carico(anche se la catena è molto tesa) il ramo morto disegna sinusoidi alte una spanna.
Per quanto riguarda la differenza di prestazioni tra catena nuova e ben lubrificata e catena vecchia e trascurata posso dire che si sente eccome (accoppiata ovviamente a corona e pignone nuovi)!!! Non è affatto una differenza impercettibilie, anzi!!!
Se poi si vuole esagerare ::) si potrebbe tenere in considerazione anche il non trascurabile effetto della trazione della catena sulla sospensione posteriore... Per chi vuole approfondire ... http://www.100hp.com/tecnica_catena.htm
Ciao!!!