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Discussioni Generali => Discussioni sulle moto in generale => Discussione aperta da: alberto59x il Febbraio 13, 2015, 22:01:19 PM

Titolo: La Dakar che non c'è più
Inserito da: alberto59x il Febbraio 13, 2015, 22:01:19 PM
Bella intervista a Gualini e Terruzzi . Se negli anni '80 aspettavate, come me, il primo gennaio non per il Capodanno ma perchè partiva la Dakar vi farà sicuramente piacere leggere queste righe.

http://red-live.it/moto/tenquestion/la-dakar-che-non-ce-piu-2
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: UOrsini il Febbraio 13, 2015, 22:50:52 PM
Bellissimo articolo ed ottimi racconti e considerazioni .
Però certo di anni ne son passati tanti ed il mondo è andato avanti ( non so se in meglio o in peggio  :-\ ) , e la Dakar , pur se cambiata , non sarà certo una passeggiata ... specie per il privato di turno ...

In ogni caso un sogno allora ... un sogno oggi


Ciao Ugo
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: aral il Febbraio 14, 2015, 22:38:36 PM
Non so se i "privatoni" come Gualini esistano ancora oggi, comunque leggere questi racconti fa davvero sognare!!


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Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: rainbowsix il Febbraio 14, 2015, 23:04:20 PM
mi riporta indietro nei tempi...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: alberto59x il Febbraio 15, 2015, 09:06:51 AM
Citazione di: aral il Febbraio 14, 2015, 22:38:36 PM
Non so se i "privatoni" come Gualini esistano ancora oggi, comunque leggere questi racconti fa davvero sognare!!


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Vero, infatti secondo me la differenza più grande tra le vecchie e le nuove Dakar è che oggi ha perso quella magia
che ti faceva sentire partecipe anche da casa di quello che succedeva in quelle tre settimane.
Per una questione puramente anagrafica la Dakar la seguo fin dalla prima edizione del 1979.
Negli anni '80 le prime 3 settimane di gennaio le aspettavo tutto l'anno come un bambino aspetta Babbo Natale.
Erano le uniche tre settimane dell'anno in cui compravo la mattina alle 7 la Gazzetta della Sport per avere le classifiche aggiornate e leggere quello che era successo il giorno prima, oltre a vedere gli speciali di Nico Cereghini su Italia 1 all'una di notte...
Oggi non lo farei mai.... non la vivo più da tempo con la stessa passione, probabilmente è vero che è stata un'epoca unica e irripetibile.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: ROBY_HRC il Febbraio 15, 2015, 11:36:57 AM
la Dakar di una volta era vera avventura....l'obbiettivo era arrivare.
elettronica al minimo,navigazione vera ed il terrore di perdersi.
...e la magia dell'africa  ...che cmq nella testa di tutti è deserto crudo....con la paura di perdersi e restare senza acqua.
chi correva un tempo lo faceva x passione e perché era un adventuriero..

oggi ex enduristi si improvvisano dakariani....con un signor team ufficiale alle spalle...senza mai aver fatto un campionato moto rally...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: UOrsini il Febbraio 15, 2015, 12:53:49 PM
Per la maggior parte dei partecipanti l'obiettivo è arrivare anche oggi  ;) e credo che anche oggi la maggior parte dei partecipanti lo faccia per passione  ;)

Certo l'impegno economico negli anni , come in ogni altra cosa , è lievitato a dismisura  ;) ma non è che se non si corre più in Africa ( per ovvi motivi di sicurezza ricordiamolo ) la sostanza sia poi cambiata , sono cambiate negli anni le moto e la tecnologia applicata vedasi gps satellitari ecc. ecc.

Se si riprovasse a correre senza aiuti tecnologici ma solo con bussola e roadbook come una volta ... come una volta i dispersi si sprecherebbero anche oggi

Nel 92 con la mia Bmw di allora ( una 65 LS carenata 100 RS ) sono andato in Turchia fino ai confini con la Siria attraversando tutta la Grecia e poi , superata Istanbul , tutto l'altopiano anatolico ritornando facendo poi tutta la costa meridionale ...
A quei tempi preparai il viaggio studiando per mesi cartine geografiche e articoli di giornali ... partimmo io e mia moglie ( allora ero sposato ) senza altro aiuto tranne quella traccia disegnata sulla cartina e qualche attrezzo stivato alla meglio ... per il resto ... solo noi la moto la tenda e qualche banconota da 100 dollari  8)
Oggi tra internet telefonini e gps ... la cosa sarebbe forse più semplice certo ma in ogni caso non sarebbe una passeggiata ...

Ho pronto il mio GS 80 del 93 per ripartire ancora una volta  ::) per guidare verso l'orizzonte  ::) !


Ciao Ugo
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: XR MAN il Febbraio 16, 2015, 13:49:07 PM
Citazionema non è che se non si corre più in Africa ( per ovvi motivi di sicurezza ricordiamolo ) l


la storia della sicurezza mi lascia un pò perplesso..l'Africa Race parte regolarmente..mah..secondo me l'attuale Dakar è, in primis, un grande affare con tutto quel che ne consegue..

Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: alberto59x il Febbraio 17, 2015, 19:50:30 PM
Ma si, i soldi al solito rovinano un pò tutto e cosi è stato anche per la Dakar.. pensate un pò a cosa succede nel calcio da tempo !
Però è anche vero che le Dakar anni'80 erano più vicine a noi comuni mortali.
Oggi credo che anche il più sfigato , oltre ad avere una barca di soldi, abbia una preparazione sia fisica che di mezzo meccanico
un pò preclusa a chi come me lavora in ufficio tutta la settimana e esce in moto la domenica nella stagione buona...

Certo, anche una volta si saranno preparati per una corsa cosi impegnativa ma per reggere i ritmi e le velocità di oggi ci vuole altro.
Non credo basti la palestra alla sera e le uscite alternate moto/bici per sentirsi pronti a provarci.

Credo che questa sia un'altra differenza sostanziale. Se non sei un professionista , ti ci avvicini comunque molto.
Insomma forse una volta bastava un allenamento da campetto della parrocchia ora o sei in Nazionale o il mondiale te lo guardi in Tv e basta. E con ciò non posso fare altro comunque di ammirarli , dal primo all'ultimo.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: aral il Febbraio 17, 2015, 20:15:25 PM
Citazione di: alberto59x il Febbraio 17, 2015, 19:50:30 PM
Però è anche vero che le Dakar anni'80 erano più vicine a noi comuni mortali.
Oggi credo che anche il più sfigato , oltre ad avere una barca di soldi, abbia una preparazione sia fisica che di mezzo meccanico
un pò preclusa a chi come me lavora in ufficio tutta la settimana e esce in moto la domenica nella stagione buona...

Certo, anche una volta si saranno preparati per una corsa cosi impegnativa ma per reggere i ritmi e le velocità di oggi ci vuole altro.
Non credo basti la palestra alla sera e le uscite alternate moto/bici per sentirsi pronti a provarci.

Credo che questa sia un'altra differenza sostanziale. Se non sei un professionista , ti ci avvicini comunque molto.


Secondo me hai centrato la questione. Io ed altri amici, tutti di recente avvicinamento all'enduro, ci siamo iscritti alla HAT2015. Abbiamo iniziato a fare un po' di palestra nella pausa pranzo, faremo più allenamento possibile nel weekend, ma abbiamo tutti lavoro e famiglia, non possiamo dedicare più tempo di così alla nostra passione. La HAT è una cosa da appassionati, per cui alla nostra portata, ma altre cose più serie.... Ora o sei un professionista, con preparatore atletico, dietologo nutrizionista, un mental coach, non passi ore su ore in moto col cavolo che ti avvicini ai top, ma nemmeno anni luce...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: XR MAN il Febbraio 24, 2015, 10:03:09 AM
CitazioneSecondo me hai centrato la questione. Io ed altri amici, tutti di recente avvicinamento all'enduro, ci siamo iscritti alla HAT2015. Abbiamo iniziato a fare un po' di palestra nella pausa pranzo, faremo più allenamento possibile nel weekend, ma abbiamo tutti lavoro e famiglia, non possiamo dedicare più tempo di così alla nostra passione. La HAT è una cosa da appassionati, per cui alla nostra portata, ma altre cose più serie.... Ora o sei un professionista, con preparatore atletico, dietologo nutrizionista, un mental coach, non passi ore su ore in moto col cavolo che ti avvicini ai top, ma nemmeno anni luce...

L'allenamento fisico è essenziale ma comunque partecipare e arrivare è alla portata dei comuni mortali, personalmente conosco tre partecipanti alla dakar sudamericana e tutti e tre arrivati fino in fondo e il loro grado di allenamento e guida è lontano anni luce dai top rider.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: edoxr il Febbraio 24, 2015, 21:37:07 PM
Bella l'intervista .....!!.....quando dice che sul road book ...per arrivare al pozzo bisognava seguire le orme degli animali.....altri tempi....come in questa bellissima foto....!!!...ho avuto la fortuna di conoscere da piccolo tre Dakariani.....il mitico Ciro De Petri...Edi Orioli e Franco Picco....se cerco forse trovo anche gli autografi con foto...!

(http://s12.postimg.org/56yvcgbyl/Schermata_02_2457078_alle_21_29_15.png)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: edoxr il Febbraio 24, 2015, 22:02:51 PM

...neanche cose così si vedono più...... DAKAR 91 DUELLO TRA CIRO DE PETRI E DANNY LAPORTE......velocità rilevata mi sembra sui 160....!!!

allego video da elicottero e intervista più recente a Ciro....!!

al minuto 9 del primo video il duello...


https://www.youtube.com/watch?v=5PY_oJsEExc (https://www.youtube.com/watch?v=5PY_oJsEExc)


https://www.youtube.com/watch?v=xTMfnWJqtjM (https://www.youtube.com/watch?v=xTMfnWJqtjM)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: edoxr il Febbraio 25, 2015, 12:51:34 PM


......altra chicca video della festa dei 50 anni di Edi Orioli.......arriva Terluzzi in sella al Cagivone rubato nel garage di Orioli..presente anche Ciro De Petri

....hanno tutti le lacrime ....evidentemente certi ricordi sono come macigni per queste persone....



https://www.youtube.com/watch?v=ntc99s-mm8c&feature=youtu.be (https://www.youtube.com/watch?v=ntc99s-mm8c&feature=youtu.be)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: UOrsini il Febbraio 25, 2015, 15:20:06 PM
Citazione di: edoxr il Febbraio 24, 2015, 22:02:51 PM

... DUELLO TRA CIRO DE PETRI E DANNY LAPORTE ...


https://www.youtube.com/watch?v=5PY_oJsEExc (https://www.youtube.com/watch?v=5PY_oJsEExc)




... lo stato dell'arte ... pura poesia ...

Ciao Ugo
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: golpe il Febbraio 25, 2015, 17:16:40 PM
In un precedente intervento c'è chi ha detto che in fondo i soldi hanno poi rovinato tutto! E io sono d'accordo, così è stato per il calcio, per le competizioni motociclistiche in genere...vedi anche la Moto GP !
Personalmente non vengo dal mondo dell'enduro o motorally, correvo fino ad una decina di anni fà da privato con piccolissimi sponsor nel campionato italiano in Open 1000 e succesivamente in Supersport 600...prima si partecipava e si correva per passione, oggi solo per prendersi gli sponsor e soldi!
Occhio, in rapporto i soldi c'erano anche all'ora ma penso che lo spirito era diverso!
La Dakar l'ho sempre seguita anche se non era proprio il mio mondo....mi affascinava perchè oltre alla competizione c'era la vera passione di immergersi con corpo ma soprattutto con l'anima in una nuova avventura solo in compagnia dei quel pezzo di ferro con ruote ma che aveva un cuore grande...considerata dai piloti la PROPRIA moto e non quella degli sponsor!
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: Bluto il Febbraio 25, 2015, 19:45:54 PM
il duello tra Ciro e Laporte è nella storia della Dakar,una lunghissima manche di cross a velocità folli
fa impressione vedere il crossista americano su quel bestione di moto
soldi?all'epoca la Dakar aveva molto più  seguito e ritorni commerciali di adesso,Azzalin ha guadagnato bene,Orioli molto bene e pure gli altri piloti di punta non si potevano lamentare
la tappa sul sale di quest'anno,nella quale molte specialistiche  :) :) :) :) ufficiali hanno avuto grossi problemi(vedi honda hrc),mi ha ricordato per le difficoltà le dakar del passato
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: lelef il Febbraio 25, 2015, 20:23:16 PM
sarebbe bello per la dakar ma anche per altre cose che le tv private mettessero sul web l'archivio video un po' come ha fatto larzialmente la rai
ai tempi me le registravo  ..vai a sapere che fine hanno fatto le mie vhs  probabilmente mia madre le ha buttate in pattumiera assieme al videoregistratore
Forse pero' il fascino della dakar era fisiologico coi miei 20 anni ,probabilmente i giovanotti di oggi seguono l'attuale con pari passione son solo invecchiato io e vedo le cose in modo diverso.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Febbraio 25, 2015, 21:11:36 PM
Ho letto brevemente l'intervista a DePetri, certe cose fanno pensare...
Siamo soliti pensare che i monicilindrici anni 80 fossero indistruttibili, invece lui dice che le case passarono alle bicilindriche perchè i mono "scoppiavano".

"...Beppe – "Si sbaglia a pensare che le grosse bicilindriche abbiano portato un maggiore pericolo per il pilota, di fatto le monocilindriche con il passare delle stagioni non ce la facevano più, si "sbudellavano" letteralmente, già all'epoca i piloti ufficiali avevano sei motori a disposizione. A rendere più pericolosa la Dakar sono stati l'arrivo del GPS e la riduzione della navigazione. Non a caso le classifiche si sono accorciate in modo mostruoso: ora si parla di distacchi di minuti, all'epoca tra il primo e il secondo potevano esserci addirittura ore." "

Se leggete l'esperienza alla Dakar di Catanese su FUORIstrada, si capisce come la sua WR450F quasi di serie fosse costantemente al limite: centinaia di km in autostrada a vel autostradali, mulattiere a 4000 metri in prima a limitatore, deserti roventi...
Altro che "racing" delicate!!!
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Febbraio 25, 2015, 23:13:58 PM
vero: due sabati fa ho passato tutta la giornata con Ciro, e mi ha raccontato le stesse cose. passarono ai bicilindrici perché i mono non ce la facevano più. e mi sono anche beccato in più... il racconto di tutta la genesi dello sviluppo delle Cagivone... dalla Ligier 650 fino alla 900: fantastico...

;D

per Lelef: non sei tu. è il marketing, che costringe a tenere in vita un baraccone con un nome inadatto e che forza tutto in funzione del dio denaro. la Dakar che conoscevamo noi, alla fine della fine, è morta con Sabine. già all'epoca della Le Cap io storcevo il naso...

un discorso è la traversata del Sahara, un altro una gara senza senso corsa dovunque si possa correre... e dovunque gli sponsor possano avere visibilità.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: Bluto il Febbraio 26, 2015, 00:13:14 AM
 i monocilidrici di serie erano indistruttibili quelli da gara pompatissimi no
il mono rfvc honda ha dimostrato di arrivare tranquillamente ai 100.000 km in buono stato
le specialistiche quando arrivano a 20/30.000 km si urla al miracolo e ogni tanto mi chiedo perchè chi è tanto convinto della superiorità delle racing voglia convincere della stessa cosa chi come me è certo del contrario e poi su xr-italia...boh :-[ :-[ :-[ :-[
old xr's don't die easy
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Febbraio 26, 2015, 22:35:31 PM
Citazione di: Bluto il Febbraio 26, 2015, 00:13:14 AM
ogni tanto mi chiedo perchè chi è tanto convinto della superiorità delle racing voglia convincere della stessa cosa chi come me è certo del contrario e poi su xr-italia...boh :-[ :-[ :-[ :-[
old xr's don't die easy

Perchè mi piace portare la mia esperienza e penso che anche qui vi siano persone dotate di intelligenza e onestà intelletuale tali da analizzare le cose e cercare la verità al di là della esaltazione.
Negli anni '80 ero un ragazzo e vedevo miriadi di XL, XT, DR che impennavano in paese o che percorrevano l'autostrada verso il mare, le isole o il traghetto per l'Africa.
Invece di XR e TT ne vedevo ben poche e quelle che vedevo erano sporche di fango, tassellate cattive e bellissime ...
Al tempo quelle erano la Racing e la gente le acquistava per il fuoristrada come oggi si fà con un 450.
Nel 1997 quando acquistai la mia XR600R my 1991 e nel 2001 quando acquistai la mia XR650R, le racing si chiamavano Husqvarna TE410/610, Husaberg FE501, Ktm EXC400/520, Vor, Vertemati, Yamaha WR400F, ecc ecc. Eccezioni a parte, quelle moto erano veramente inadatte al tipo di uso dual che intendevo farne.
Però la tecnica è andata avanti e le case hanno preferito sviluppare le racing e lasciar perdere le fuoristrada derivate dai mezzi stradali (come XR, TT, KLX-R) e ora le racing hanno acquisito un'ottima affidabilità non solo del motore ma anche dei vari particolari come l'impianto elettrico.
Io amo la filosofia XR, quella che porta a fare moto robuste, affidabili e con un certo carattere. Però non ho le fette di salame sugli occhi e provando una moderna 450 mi rendo conto della differenza!
Il motore dura 20/30.000 km contro i 60.000 del XR? Significa che dopo 4 anni di uso lo revisioni e continui ad usarlo! No devi necessariamente buttare la moto...
Detto questo, appena prima di acquistare (quasi per caso!) la mia nuova EXC500 motard, avevo "fatto il filo" ad un amico che ha un XR600R my 1987 che mi fà sbavare.
Però ha deciso di tenerla nella sua collezione ...
Se l'avessi presa, sapevo benissimo che mi sarei dovuto riparametrare per guidare un mezzo emozionante ma sicuramente datato nella ciclistica, nel telaio, nelle sospensioni, nei freni, motore, ecc ecc.
Scusate l'OT... ::)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: Bluto il Febbraio 27, 2015, 15:11:33 PM
 caro Roby,premesso che non intendo polemizzare con te e mi scuso se mi infiammo  ;D quando si parla di xr  :-* :-* :-* :-*,mi trovo costretto ad andare anch'io ot per replicare
anch'io non ho le fette di salame sugli occhi e se mi terrò la mia xr a vita non è perchè sono un vecchio(1967)nostalgico e visionario ma perchè ritengo questo mezzo attualissimo ancora oggi che sono passati 30 anni da quando è uscita sul mercato
le racing moderne non mi appassionano proprio c'è poco da fare...poi ognuno fa ciò che gli pare
se fossi un endurista da mula impestata e carrello prenderei un k o una wr o una crf ma questo non è l'utilizzo che prediligo
con l'xr fai tutto e tu che le hai possedute lo sai bene,certo in mulattiera vorresti un 300 2t,sui tornanti in montagna un motard come quello che hai appena preso,in città un t-max(questa mi è scappata,io odio gli sputer  ;D),in autostrada un bel gs 1200 etc etc
poi ti rendi conto che tutto ciò lo stai facendo con una moto sola,l'xr appunto e l'amore  :) diventa ancora più forte
ho guidato diverse specialistiche,dal k 125 al 530,dall'rm 250 4t al klx sempre 250 etc etc  tutte belle e prestazionali ma non mi hanno dato particolare emozione(dato soggettivo e quindi opinabile)
non mi trovo per niente d'accordo invece quando leggo cose tipo:"le racing sono affidabili,ho avuto un exc 450 comprato nuovo che ho tenuto 2 anni e fatto 15.000 km senza problemi..." e che c...o! ci mancherebbe che una moto nuova usata da un amatore avesse problemi con quelle percorrenze senza dimenticare che per fare quei km l'olio motore è stato sostituito almeno 15 se non 30 volte(1000 euro di cambi olio?)
oppure:"vorrei un xr per fare un uso tipo dual sport con passeggero,cosa mi consigliate",risposta "perchè non ti compri una crf x che va benissimo?"
dai....un crf per fare autostrada-turismo-magari in due...
oppure:"le squadre ufficiali alla dakar cambiavano 6 motori sulle vecchie mono"
può darsi,certo che la xr 650 con la quale Campbell arrivò 8° alla Dakar era praticamente di serie,l'xr 600 che portò Meoni al traguardo al 3° o 4° posto pure,come le tenerè dei compianti Meoni e Montebelli idem,come le molte xr 400 giunte fino in fondo
Catanese non rompe? e per forza non riesce a superare(con tutto il rispetto per il simpatico spilungone)il 7° giorno senza ritirarsi...
Barreda ha chiuso trainato da un compagno,Despres cambiava l'intero motore in mezzo alle tappe più dure,il mercato delle parti usate è pieno di avantreni completi e carburatori fcr tolti da ktm-crf e wr demolite
poi,sarò il solo che dopo mezz'ora di guida su una racing ha male al c..o  ;D per la sella di marmo?
per ultimo parliamo di carisma,l'xr ne ha da vendere,lo dici tu stesso
vedremo tra 25/30 anni se si parlerà allo stesso modo delle attuali racing
insomma,come diceva il terzino del Lecce Luigi Garzia:"sono pienamente d'accordo a metà col mister.." ;D ;D ;D ;D
ti saluto con rispetto ma avverto tutti  ;D non criticate mai l'xr se no vi vengo a cercare  ;D ;D ;D ;D
ciao



Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: UOrsini il Febbraio 27, 2015, 15:45:55 PM
Premetto che ho in garage un BMW GS 80 del 1993 ed un'XR 250 del 2001 entrambe coccolate con tutto il mio amore entrambe accessoriate con sfavillanti Ohlins dorati ... l'Xr anche con le forcelle del 400

ma paragonare il GS 80 al GS 1200 ??? o l'XR al KTM ???

non è possibile c'è un mondo intero in mezzo ... per quanto io possa amare il mio GS per quanto io possa amare la mia XR ... beh ho provato il KTM ... meglio non fare paragoni ... un'astronave  ::)  ::) ::)

Nonostante ciò ... mi tengo i miei amati ferri  ;D ;D ;D


Ciao Ugo

Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: ROBY_HRC il Febbraio 27, 2015, 16:10:37 PM
rispetto il tuo punto di vista Bluto....ma hai dimenticato di citare il K di Coma...partito ed arrivato con quel motore ,con quella biella e con quel pistone....derivato tra l'altro dal modello SX e non exc che è ancora più spinto.
15 cambi olio non sono 1000€ ma 350/400....ed ogni 1000km è più che sufficiente.
Non comprendo il significato di "emozione" quando dici di aver provato ktm530....e di non aver provato nulla.
Vero che è molto soggettivo.
Io ho fatto un solo giretto col mio neo 525....una volta sceso mi sono accordo di aver riempito le mutande avanti e dietro....con una moto che sa essere pastosa ed esagerata allo stesso tempo,che frena e che curva invece di andar dritto.
Chiaro....non è la moto x andarci al mare con la morosa...ma nemmeno l'xr (pur avendola usata).
ritorniamo al.discorso compromesso....dipende dalla'utilizzo...
Ma dire che le racing non sono affidabili....utilizzate in off.....è tutto dire.
15000 km di enduro ad una media di 35 km/h e di 6/8mesi di utilizzo al week end...sono anni di servizio...
io ho visto k 450/525 con 30k km e pistone originale.
e beta 525 con banco da 60k km.
poi...ai tempi della Dakar che non c'è più....chiaro che gli rfvc fossero il meglio in affidabilità.
Oggi....quanto privati corrono ancora con l'xr400?magari 5/6 anni fa......ora non più...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 03, 2015, 22:30:30 PM
Come in ogni campo le cose evolvono, non sempre nella direzione che vorremmo. Si perde qualcosa ma si acquista altro.
Negli anni '80 la Dakar era più avventurosa ma oggi non penso sia più facile. Certo ch euna volta non potevi contare sul pubblico per l'acqua o la benzina e avevi della moto enormi e pesanti che preferivano i drittoni a manetta piuttosto che le dune o i percorsi tecnici.
Secondo me i piloti sono dei grandi, ieri come oggi.
Mi piaceva molto il fatto che le case derivassero delle moto normali da quelle per la Dakar, che pochi usavano come Adventure ma che facevano sognare molti.


In ogni modo, un 450 da Dakar con cui puoi fare un back flip mi fà veramente godere: https://www.youtube.com/watch?v=7OnWK5_RSZM  :-*
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Marzo 04, 2015, 21:13:19 PM
boni colle polemiche...

il problema della poca affidabilità dei mono nella Dakar degli anni '90 deriva dal fatto che, per correre, i piloti li spremevano come limoni: centinaia di km in quarta  (o in terza, anche) a pieno gas, se c'era sabbia profonda. percorrenze sempre al limite dei giri in tutte le marce, sennò ti passavano in tre... o perdevi il contatto. se poi c'erano dune, era un continuo prima/seconda a manetta piena fissa.

logico che poi i motori si rompevano. la cosa l'hanno risolta con le bicilindriche, più grosse di cilindrata e potenti, che invece si potevano permettere di andar via a metà gas dove un mono stava a tutta con una marcia in meno.

poi c'è anche il problema sicurezza: se sei sempre impiccato, cadi di più perché non freni mai per paura di perdere troppo. e ti fai male. se invece hai una riserva di potenza, che basta una sgasata e sei fuori dalla buca, ti permetti di andare molto più calmo ma allo stesso tempo più forte che col mono.

ecco perché si passò dai mono ai bicilindrici. tutto qui: tranquillità e sicurezza. dei piloti.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 04, 2015, 22:05:33 PM
Oggi invece si è percorsa una strada diversa, il regolamento impone monocilindrici da 450cc al massimo e le case li spremono facendoli sempre più robusti. Honda e Ktm dichiarano circa 60 cv per le loro ufficiali Dakar.
Moto che non solo affrontano la sabbia in velocità e i trasferimenti in autostrada ma anche le mulattiere di montagna.
Per fortuna la tecnica va avanti e migliora le cose, quando si ha un brake through nella tecnologia, ovvero ci si basa su una nuova tecnologia, per un certo periodo transitorio va messa a punto ma, se si studia e si evolve si ottengono grandi vantaggi (quasi sempre ...). DIco quasi perchè spesso, invece di mettere al cento l'Uomo e le sue esigenze, si mette al centro il guadagno di qualcuno.

Degli anni '80 (io c'ero!  ;D) e della Dakar di quegli anni, rimpiango il senso di libertà che vi era, oggi è tutto "codificato e cablato", le telecamere, il grande fratello di spia ovunque e, malgrado questo, vi è meno sicurezza.
Però non rimpiango certe cose, come le spadrillas o l'abbigliamento non tecnico o la preparazione fisica poco professionale, ecc.
A mio avviso libertà e "professionalità" possono coesistere.

Il mio Maestro di Wu Shu, Emilio Capone, scomparso qualche anno fa, ci diceva sempre che è lo spirito del T'ien Shu (lo stile che praticavo) che deve continuare nel tempo, il metodo e la filosofia con cui allenarsi e combattere. Le tecniche invece possono cambiare perchè cambiano le esigenze, le armi, le situazioni ... i tempi.

Amen...  ;D
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: lelef il Marzo 04, 2015, 22:45:37 PM
certe dichiarazioni le prenderei con le pinze, bicilindriche son state praticamente moto solo ufficiali e con benzine schifose e km da macinare c'era poco da fare a parte la megaassistenza coi camion per staccare i privati,il regolamento era minimo e quindi 2 cilindri tra frazionamento e cilindrata rendevano il doppio di uno, le bicilindriche che corsero eran in larghissima parte prototipi(e ne cambiavan pure loro di motori),pure l'AT 650 per correre era parecchio diversa dalla normale per quanto si dica,mamma honda la vendeva  su richiesta ad un prezzo ben diverso.
Per le bicilindriche son stati fatti motori simil serie ma con basamenti diversi camme diverse cilindrate maggiorate materiali differenti (magnesio a iosa) telai dedicati e sopratutto le sospensioni che allora non esistevano per certe stazze, bmw aveva dalla sua TAG di altri si vedevan bene gli steli delle prime tradizionali tutti fatti dal pieno come i mozzi che per l'epoca eran roba futuristica ,pure i produttori di cerchi fecero lame dedicate , con le vetture fu ancora peggio!
A memoria l'unica bellissima monocilindrica comunque prototipo che con coraggio corse e andò molto bene fù la Gilera vittoriosa ai faraoni e "castrata" alla dakar per assurde scelte di budget ..e malauguratamente fù anche il canto del cigno del marchio.
In sostanza senza voler sminuire le enormi doti dei piloti che ci hanno regalato tanto è comodo dire le mono non le usavano perchè spaccavano invece di dire che coi bicilindrici i mono li sverniciavano in gran scioltezza ..d'altronde sui sabbioni per andar forte contano al 90% i cavalli ,un mono ne aveva 45 un bicilindrico come cagiva o yamaha o bmw 85-90
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: ROBY_HRC il Marzo 05, 2015, 00:35:50 AM
per me la tecnologia per correre con la Dakar con le racing c'era.anche 15 anni fa.
il basamento ktm psf o come si chiama condiviso dal primo 2504t/400/450/520/525...è in giro dal 99.
non ha mai avuto problemi di affidabilità e boano fino a qualche anno fa ci correva faraoni e Dakar col beta 525.
Ai tempi non c'era il limite dei 450cc....e quindi KTM optava per il buon lc4 che con quasi 200cc in più aveva molta più coppia....ed il telaio era già bello e che fatto.quello dell'exc forse.non era il top x le alte velocità.
poi è nata la 690 che ha fatto man bassa.
messo il limite del 450....tolto il motore del 690 e messo nel traliccio il 450.
il.forcellone dietro hanno tenuto quello del 950.
le jap racing non sono mai andate bene.di base erano motori molto più spremuti delle.versioni exc di KTM.
tra l'altro tra exc e SX di KTM cambia solo albero a camme , il numero di marce (6vs4) e l'accensione.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: ROBY_HRC il Marzo 05, 2015, 08:37:03 AM
aggiungo.....neii primi anni 2000 visto le regole in vigore non avevo senso sviluppare le racing.
KTM si buttò sulla bicilindrica 950 rally investendo soldi su un progetto dal quale tirò fuori 5 moto per la "produzione di massa" che condividevano l'80% della componentistica.
che hanno ripagato l'investimento con 10 anni di vendite.
non avrebbero avuto un ritornoo del genere su una racing mono realmente realizzata x la Dakar.
idem x la 690.sviluppo moto x la Dakar ma poi effettivamente finita sul mercato in 3 modelli e super ammortizzata.
...poi quando le case diventano imbattibili si cambiano le regole.....ed il mondo va avanti...
ora KTM ha i soldi anchenx sviluppare moto ad hoc....ma come si è visto lo sviluppo è tutto nel telaio...il motore è strettamente derivato dalla serie.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Marzo 06, 2015, 23:12:48 PM
comunque io con la mia TT600 più di 120-130 su sabbia (e parlo di sabbioni compatti) non facevo, e stavo a canna.

su asfalto con quei rapporti vedevo i 150 abbondanti (contakm analogico... non c'era il GPS...).

ci credo che con una bicilindrica si andava più forte stando anche più in relax con la guida. io stesso qualche rischio l'ho preso anche a fare il turista...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 07, 2015, 18:56:43 PM
Parlando di piloti, i migliori degli anni '80 erano piloti e campioni che venivano dal cross, quindi grandi manette e che diventavano specialisti con l'esperienza, proprio come succede oggi, credo.
I privatoni ci sono anche oggi, leggete il resoconto di Catanese dello scorso anno: partito senza preparazione specifica, si è ritirato quasi alla fine per un malore dovuto a stanchezza e disidratazione.
Non basta essere dei duri, ci vuole anche allenamento, ieri come oggi.
Certo che tutto diventa più "scientifico" e professionale e questo non è sempre un male!
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: UOrsini il Marzo 07, 2015, 20:13:47 PM
Citazione di: uncleroby il Marzo 07, 2015, 18:56:43 PM
...Catanese dello scorso anno: partito senza preparazione specifica, si è ritirato quasi alla fine per un malore dovuto a stanchezza e disidratazione.


... Mi sembra di ricordare alla quinta tappa , idem credo quest'anno .

E Catanese è allenato ... la Dakar sarà cambiata ma è sempre la Dakar


Ciao Ugo
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 08, 2015, 00:43:56 AM
Da quello che scriveva lo scorso anno, non si era preparato veramente, in maniera specifica a causa di impegni lavorativi ecc.
Quest'anno invece avrebbe dovuto essere più preparato...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: aral il Marzo 08, 2015, 20:16:26 PM
Quest'anno ha scritto di essere finito fuori strada, spinto da un camion che non l'ha visto nella polvere. Uscendo è caduto e si è fatto male ad una mano, in più l'organizzazione ha ritardato una tappa, che stava per non concludere perché buio e perché non ce la faceva più a guidare. Per culo ha trovato degli spettatori che gli hanno caricato la moto su un pick-up e l'hanno portato al campo, facendogli saltare però troppi waypoint, così è stato squalificato.

Forse quest'anno ha avuto davvero sfiga, resta il fatto che anche la nuova Dakar effettivamente non concede il minimo errore...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: andrea3112 il Marzo 16, 2015, 09:44:49 AM
Parigi Dakar! si chiamava così quella gara che andava oltre la competizione.
la "Dakar" (qualcuno la chiama "Cagar"  ;D ) forse è la competizione più dura dei nostri tempi, indubbiamente ha il suo fascino ma non riesce a imporsi per quello che è (una gara di Rally) secondo me proprio per il bisogno di quel nome che davvero non c'entra niente con quello che combinano in Sud America.

con una specialistica moderna da Rally sarebbe impensabile partecipare ad una vecchia Parigi Dakar dell'era della Bussola quando c'erano note distanti dalla seguente anche di 100 km seguendo solo un cap.
con una vecchia "carcassa" preparata per la Parigi Dakar sarebbe impensabile partecipare alla Dakar di adesso, immaginate di partire con 50 litri di benzina e altri 20/25 tra zaino di ricambi e acqua per bere guidando una XL 600 o una tenerè o qualsiasi moto da enduro di quel periodo sapendo di essere soli e contare solo su la vostra capacità di guidare di navigare e di saper mettere le mani sul motore quando ce nè il bisogno, oggi c'è il pacchetto completo e se accade qualcosa c'è sempre qualcuno che ti aiuta ma è meglio che mi fermo qui, sono due ere diverse e non ha davvero senso polemizzare su cose dette scritte lette e rilette da molti anni ormai.

mi piacerebbe farvi provare la sensazione di trovarsi alle prime ore del mattino (quando è ancora notte) sotto la torre Eiffel per quel trasferimento di 900 km che portava al'imbarco per l'Africa, poi la sabbia e la solitudine con il rumore del motore che ti fa compagnia in una dimensione diversa che davvero ti porta fuori dal tempo. non conta la velocità che naturalmente con una moto del genere non può esserci, conta esserci e quelle sensazioni che solo avendo vissuto quel periodo o partecipando si possono capire .

la Parigi Dakar ci ha fatto scoprire la magia del Deserto, ancora oggi sono in molti gli appassionati che dedicano qualche giorno di ferie per scoprire e riprovare sensazioni che solo in quel contesto riesci a capire, ed anche se il modo di andare sarà diverso da persona a persona in base alla propria esperienza e capacità, le sensazioni saranno sempre forti così che quando si torna a casa si pensa già alla prossima volta, la Parigi Dakar era così, quando tornavi a casa pensavi sempre alla prossima volta che saresti andato.
il 28 Marzo parto per la mia Tunisia come sempre senza assistenza guide e altro che non sia la mia moto un mio compagno di viaggio e il fascino dell'imprevisto , e penso già a Novembre quando ripartirò per il secondo viaggio dell'anno  ;)

grazie Parigi Dakar ,,,,,,,,,,,,quella vera!

Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: alberto59x il Marzo 16, 2015, 11:36:58 AM
Raga lo dico io  perchè Andrea non lo dice chiaramente data la sua modestia....
Lui la Dakar africana l'ha fatta per davvero con una Dominator allestita con Kit Belgarda e ha corso da ultra,ultra privato...L'ho conosciuto personalmente e sò della sua grande passione per il mondo Dakar, TT600 59x e Honda XR ....è come me, forse l'unica cosa a cui mi posso paragonare con lui....il mondo delle moto e delle corse si è fermato agli anni '80, quello odieno interessa molto ma molto meno....del perchè è troppo lunga da spiegare ma credo che molti di voi lo possono immaginare, se n'è parlato tante volte...

Ciao Andrea a presto e benvenuto anche nel forum XR . :)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 16, 2015, 11:49:42 AM
Citazione di: andrea3112 il Marzo 16, 2015, 09:44:49 AM

con una specialistica moderna da Rally sarebbe impensabile partecipare ad una vecchia Parigi Dakar dell'era della Bussola quando c'erano note distanti dalla seguente anche di 100 km seguendo solo un cap.


Perchè?
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Marzo 16, 2015, 22:08:34 PM
... perché si romperebbe tutta...

e comunque il kit Belgarda per il TT 600 arrivava a circa 50 litri di benzina. che con i quasi 20 km/litro del TT significavano quasi 1000 km di autonomia.

qualche idea su come fare a farli con un CRF o un KTM 450?...

;D
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: Pietro xr il Marzo 17, 2015, 12:55:51 PM
non credo che in mezzo alla sabbia con un peso complessivo fra moto pilota e benzina ben oltre i 200 kg e il gas spalancato riesca a fare quasi i 20 con un litro.io,nei miei giretti della domenica,fra sterrati e mulattiere col 250 difficilmente vado oltre i 110 km usando anche la riserva.comunque credo che alla fine il problema più grosso sia che noi amanti dell' xr facciamo fatica ad adeguarci al tempo che passa ed alla tecnologia che avanza ancor più velocemente della nostra età.l' xr è una moto con tecnologia a dir poco di almeno vent' anni e riportando il tutto a vent'anni fà è tutto vero quando si parla di affidabilità esagerata in proporzione alle prestazioni offerte ma se torniamo con i piedi per terra e quindi nel 2015 dobbiamo ammettere che le moto odierne garantiscono un rapporto prestazioni/affidabilità forse anche superiore a quello delle nostre amate.paragonare le prime Dakar (che qualcuno ha corso con una Renault 4)non ha senso dal punto di vista tecnico,ma ha senso ricordarla come impresa epica dell'uomo contro la natura avversa armato di nulla se non una cartina ed un mezzo a motore.oggi con GPS e ammenicoli elettronici vari sicuramente si è avvantaggiata la navigazione ma si è dovuta aumentare la velocità quindi credo che alla fine sia sempre una cosa da "superduri".detto questo fin che posso le xr restano in garage pronte all'uso ma se dicessi che l'xr per fare fuoristrada è meglio di un crf sarei falso
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 17, 2015, 20:09:20 PM
Tra l'altro le tappe della attuale Dakar misurano anche 1000 km con centinaia di km di trasferimento
La differenza che una volta i trasferimenti si facevano in maniera avventurosa per lande deserte e sterratoni, ora si fanno spesso in autostrada a velocità elevata.
Una volta le speciali le seguiva l'elicottero, ora è pieno di tifosi.
Ma le moto oggi sono sollecitate come allora, forse di più e forse si rompono meno di allora.

A proposito le ultime Parigi Dakar sono state corse anche con le WR450F ...

[Scusate, ho editato una frase  del post perchè rileggendola poteva sembrare offensiva ma non era nelle mie intenzioni!]

Però mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l'amico che ha partecipato alla Dakar! :)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: andrea3112 il Marzo 19, 2015, 15:40:35 PM
Citazione di: uncleroby il Marzo 16, 2015, 11:49:42 AM
Perchè?


ti ha risposto GPS Max, le moto moderne sono efficientissime ma troppo bisognose di manutenzione e ricambi , con una vecchia XR o TT inventi sempre qualcosa e riparti anche se il motore ha "ingollato" un po di sabbia o ha subito una grippata, lui ti porta sempre in fondo.



Citazione di: Pietro xr il Marzo 17, 2015, 12:55:51 PM
non credo che in mezzo alla sabbia con un peso complessivo fra moto pilota e benzina ben oltre i 200 kg e il gas spalancato riesca a fare quasi i 20 con un litro.io,nei miei giretti della domenica,fra sterrati e mulattiere col 250 difficilmente vado oltre i 110 km usando anche la riserva.comunque credo che alla fine il problema più grosso sia che noi amanti dell' xr facciamo fatica ad adeguarci al tempo che passa ed alla tecnologia che avanza ancor più velocemente della nostra età.l' xr è una moto con tecnologia a dir poco di almeno vent' anni e riportando il tutto a vent'anni fà è tutto vero quando si parla di affidabilità esagerata in proporzione alle prestazioni offerte ma se torniamo con i piedi per terra e quindi nel 2015 dobbiamo ammettere che le moto odierne garantiscono un rapporto prestazioni/affidabilità forse anche superiore a quello delle nostre amate.paragonare le prime Dakar (che qualcuno ha corso con una Renault 4)non ha senso dal punto di vista tecnico,ma ha senso ricordarla come impresa epica dell'uomo contro la natura avversa armato di nulla se non una cartina ed un mezzo a motore.oggi con GPS e ammenicoli elettronici vari sicuramente si è avvantaggiata la navigazione ma si è dovuta aumentare la velocità quindi credo che alla fine sia sempre una cosa da "superduri".detto questo fin che posso le xr restano in garage pronte all'uso ma se dicessi che l'xr per fare fuoristrada è meglio di un crf sarei falso

la mia Dominator piena di benza e ricambi sopra e nello zaino pesava 250 kg poi c'ero io che non credo di essere stato meno di 75 kg in ordine di marcia  :) , poi se vogliamo aggiungere che il serbatoio della Byrd da 39 lt li posizionava in alto e non in basso come adesso allora vedi che il quadro della situazione si fa più interessante, perciò anche il baricentro era una goduria ma era quello che passava il convento  :) (il serba Byrd in origine lo danno da 38 perchè all'interno c'era della spugna particolare che quando la benza scendeva di livello limitava lo sbattimento nelle pareti dei liquidi con quelle sensazioni che possiamo immaginare, però togliendo la spugna si recuperava un litro di benza "un prezioso litro di benza" ecco perchè tutti quelli che avevano quel serbatoio erano sprovvisti di spugna.

ricordo perfettamente la partenza la mattina, in genere era sempre un piccolo tasferimento intorno ad i 100 km che portava alla speciale che era sempre molto lunga, poi il trasferimento finale e l'arrivo sempre in aeroporti militari in mezzo alla sabbia.
erano tappe affascinanti e lunghe, da dire che per i privati era sempre una speciale, partivi in ritardo arrivavi in ritardo eri sempre in ritardo, eri sempre solo in quella dimensione che poi era altro che il senso della Parigi Dakar, era qualcosa di più forte di una gara o di una classifica che onestamente non so descrivere, erano sensazioni troppo grandi che in quel contesto ti portavano davanti ad una realta troppo diversa dalla vita di tutti i giorni ma anche delle gare di adesso.
immagina di essere solo senza niente e nessuno o telefoni o soccorsi o GPS o satellitari o carte di credito   ;D
immagina di essere solo con quello che sei capace di fare, c'era anche la Balise, l'unico strumento satellitare che in caso di emergenza e azionandolo permetteva agli organizzatori di localizzarti e venirti a prendere naturalmente con l'esclusione immediata dalla gara e l'abbandono della moto.
la differenza tra quello che era la Parigi Dakar e le moderne competizioni iniziava proprio la mattina alla partenza di una nuova tappa, quando vedevi la mano del commissario chiudersi a pugno, quello era il miglior risultato che un privato si guadagnava giorno dopo giorno.
non voglio dire a che ore della notte e come eri arrivato a quella partenza e nemmeno come si passava quello che restava di quella notte,quello che dico però e che non c'erano camere di albergo e massaggiatori ad aspettarci e neanche la pagina F.B. c'era solo la nostra moto in attesa di essere controllata e preparata per il giorno dopo, sempre se eravamo nella condizione di farlo magari con l'aiuto di un'altro privato.

la partenza della speciale ed il rumore del nostro motore unico compagno di dialogo durante il giorno, non mi vergogno a dire che molte volte parlavo con la moto e la incitavo nei pezzi difficili, giorno dopo giorno quella moto diventava sempre più un'inseparabile amico da rispettare.
partivo tranquillamente e tenevo la media più alta possibile che riuscivo a mantenere senza sforzare troppo il motore.
a pieno carico sulle piste veloci difficilmente si superava i 100 orari, poi con il consumo del carburante qualcosa guadagnavi ma poco e poi a tutto gas con quel tipo di moto e quelle distanze da percorrere non si andava di certo.
sui tratti veloci delle speciali ricordo il rumore delle Citroen portato dal vento, sembrava di averle dietro ma non c'era nessuno, poi dopo una ventina di minuti arrivavano e se ti trovavi sotto vento loro rallentavano e suonavano per avvisarti di cambiare posizione sulla pista altrimenti il polverone che alzavano al passaggio sarebbe stato pericoloso, poi passavano a velocità doppie, poi iniziavano i cordoni di dune e iniziava l'inferno .
il consumo del carburante in africa e veramente minimo, con la domi non sono mai sceso sotto i 15 km/litro e in media si faceva davvero 20 Km/litro comunque sulla sabbia anche nelle dune più estreme non si avanza mai a gas spalancato, la sabbia vuole una guida dolce leggera senza accelerazioni e decelerazioni brusche, in questa maniera si consuma pochissimo.

le moto adesso sono eccezionali e non hanno limite, questo grazie alla tecnologia che fortunatamente avanza e permette a chiunque voglia avvicinarsi al fuoristrada di farlo senza troppi patimenti, una volta era diverso le moto erano quello che erano e solo la passione e la costanza facevano la differenza, perciò almeno da parte mia non è una questione di "adeguarsi" alla realtà che avanza, ma di dare una propria opinione che non tutti condivideranno ma che comunque sarà basata sulla nostra esperienza con la moto e che probabilmente sarà diversa per ognuno di noi
nessuno dice che le moto del nostro tempo sono migliori di quelle di adesso, ma le nostre moto sono nate con noi e se siamo qui e ne parliamo è perche loro ci sono ancora e non sentono gli anni (quelle di adesso ho dei seri dubbi che potranno farlo) le nostre moto erano e sono moto da enduro, le moto di adesso sono moto non si sa bene da cosa o per cosa visto che anche nelle gare si trovano dei passaggi veramente trialistici, questo per fare capire che la moto di adesso non hanno veramente limite, la troviamo nel percorso più estremo come nella Dakar di adesso dove si riesce a morire assurdamente di sete e le difficoltà più grandi vengono dalle gelide temperature mattutine, dalle altezze da veri scalatori, e da passaggi assurdi come il "Salar" che ha mangiato radiatori e impianti elettrici costringendo molti piloti al ritiro meno male poi che si fermano all'autogrill a fare colazione ahahah.

non c'è più la moto e il pilota e le difficoltà naturali da moto e pilota che esaltavano l'abilita di uno e le prestazioni dell'altro, non c'è più quel sapore di avventura che coinvolgeva tutti e che hanno fatto di quella Parigi Dakar un evento straordinario e irripetibile,  adesso ci sono solo varianti che con la moto hanno poco da condividere, ecco che quello che dovrebbe essere una classica gara di moto diventa uno show televisivo, senza parlare dei tratti Hard  che ci vediamo sempre mille sudamericani arrivati con la Fiat 1 sempre pronti ad aiutare tutti (però vorrei capire come ci sono arrivati) .

comunque bisognerebbe avere vissuto il periodo dei grandi Rally per capire questo, e non parlo solo della Parigi Dakar ma anche del faraoni di quei tempi o il rally di tunisia ma anche il rally di Sardegna o il Titano con tappe da 450 km al giorno. questo grazie alla passione degli organizzatori che erano altro che ex piloti, poi col tempo tutto e diventato Business e pubblicità, ma ripeto sono solo chiacchiere che ormai da anni accompagnano la Dakar di adesso

nel 1975 sono montato sulla mia prima moto da cross e da quei giorni di tempo ne è passato.
ancora adesso vado in moto e uso una vecchia TT 600 e una XR 250 del 1987 e vedo che mi portano da tutte le parti, molto spesso anche dove si fermano le specialistiche, per questo dico che si è vero che la tecnologia avanza e le moto moderne sono migliori, ma la componente uomo resta sempre la stessa, tutto sommato mi diverto più con le mie moto anni 80 .
dimenticavo che partecipare ad una Parigi Dakar di tanti anni fà o ad una di adesso non è un'impresa da superduri ma solo da uomini e anche fortunati, i superduri per me sono quelli che cercano di tirare avanti con mille euro il mese ed una famiglia da mantenere altro che moto

se dovete andare in Africa in solitaria fatelo con una XR io una TT, sono come noi che quando sono stanche si fermano ma la mattina dopo sono ancora pronte  ;)




Citazione di: uncleroby il Marzo 17, 2015, 20:09:20 PM
Tra l'altro le tappe della attuale Dakar misurano anche 1000 km con centinaia di km di trasferimento
La differenza che una volta i trasferimenti si facevano in maniera avventurosa per lande deserte e sterratoni, ora si fanno spesso in autostrada a velocità elevata.
Una volta le speciali le seguiva l'elicottero, ora è pieno di tifosi.
Ma le moto oggi sono sollecitate come allora, forse di più e forse si rompono meno di allora.

A proposito le ultime Parigi Dakar sono state corse anche con le WR450F ...

[Scusate, ho editato una frase  del post perchè rileggendola poteva sembrare offensiva ma non era nelle mie intenzioni!]

Però mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l'amico che ha partecipato alla Dakar! :)

ancora adesso ci sono gli elicotteri che seguono queste gare, certo è che sono per le riprese, una volta avevano un'altro significato e credo che in molti si ricorderanno di quando dall'alto davano la direzione giusta a chi si era perso.

in Africa le tappe sono sempre state molto lunghe e sempre in fuoripista.

le tappe di una Dakar sud americana sono mezze asfalto e mezze pista comunque non sono le lunghezze che determinano la difficoltà di una gara, come del resto nessuno può immaginare che la parte più difficile di queste gare è trovarsi un bel giorno al via e vedersi quella mano chiudersi a pugno dando inizio a qualcosa difficile da dimenticare .

le moto di adesso se sono più sollecitate di quello di una volta, non si può rispondere a questa domanda, credo però che diano meno problemi di quelle di una volta ma quando arrivano a differenza delle moto di una volta, difficilmente riparti o almeno riparti con le possibilità di riuscita di quelle di una volta


un saluto a tutti e in particolare ad Alberto59X  ;)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: aral il Marzo 19, 2015, 18:00:07 PM
Andrea, ho letto tutto d'un fiato il tuo intervento, complimenti, bellissimo!

Ho vissuto quell'epoca quando ero adolescente, leggere racconti come il tuo è una fortuna per chi ha questa passione!!
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: Bluto il Marzo 19, 2015, 18:22:06 PM
un racconto davvero coinvolgente,complimenti,hai raccontato in modo molto efficace quanto hai vissuto,leggendo sembra di provare le stesse sensazioni ed emozioni da te descritte
concordo pienamente quando dici di divertirti di più con moto anni 80 piuttosto che con le attuali racing,qualcuno non lo capirà mai ma non è questione di avere la moto più leggera,con più cavalli etc è lo spirito di chi la guida che conta,sono le emozioni e il feeling che trasmette quando la guidi,è il sorriso che ti si stampa in viso ad ogni pum-pum  :)


Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Marzo 19, 2015, 22:25:04 PM
ecco, se volevate uno che la Dakar l'ha fatta davvero, negli anni eroici, da privato, ora sapete cosa si provava. bel post Andrea!

questo, con la Dakar che si fa adesso, c'entra una sega. e non ho dubbi su cosa mi piaccia di più.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: UOrsini il Marzo 19, 2015, 22:34:59 PM
... quando vedevi la mano del commissario chiudersi a pugno ...

basta questo , basta chiudere gli occhi e immaginare  ::) ::) ::)


Ciao Ugo
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 19, 2015, 22:44:05 PM
Riguardo alle moto, la penso come Pietro Xr.
Le XR e le TT sono moto affascinanti anche oggi, ma non reggono il passo con le moderne.
Se si pensa all'iniezione, ad esempio, ora la usano anche alla Dakar mentre, fino a qualche anno fa preferivano il carburatore (e lo preferisco anche io!).
Le XR vanno amate per quello che sono, IMHO, non perchè si pensa che non vi siano alternative e le moderne siano tutte fragili. Altrimenti si è come quei vecchi che, non riuscendo o non volendo essere protagonisti della propria vita, cominciano a raccontare quando ai "loro tempi si che ...". Fanno tenerezza ma anche un po' pena.

A mio avviso è giusto che la tecnica vada avanti e le cose cambino, a patto che lo spirito rimanga quello originario, cosa che sembra non essere, ahimè!

Per quanto riguarda i trasferimanti, intendevo riferirmi alle sollecitazioni a cui sono sottoposte le moto, oggi, forse, ancora più sollecitate di allora.
Perchè si fanno 400 km di autostrada e, da quel che leggevo, a vel. autostradali!

Per quanto riguarda i piloti, alla mia mia ammirazione sia quelli di un tempo che quelli nuovi, loro danno sempre il meglio con i mezzi che hanno a disposizione.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: alberto59x il Marzo 20, 2015, 09:52:12 AM
Belin Andrea sembrava di leggere un vecchio Motosprint ;D
Sono questi i racconti che aiutano  a mantenere viva la passione anche a chi , come me, è più vicino ai 60 anni che ai 50 ...
Dopo un post del genere non vedo l'ora che si sciolga la neve per ricomciare una nuova stagione !
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Marzo 20, 2015, 23:30:06 PM
Citazione di: uncleroby il Marzo 19, 2015, 22:44:05 PM
Riguardo alle moto, la penso come Pietro Xr.
Le XR e le TT sono moto affascinanti anche oggi, ma non reggono il passo con le moderne.
Se si pensa all'iniezione, ad esempio, ora la usano anche alla Dakar mentre, fino a qualche anno fa preferivano il carburatore (e lo preferisco anche io!)....

vero. ma qui si cercava di capire se la gara era ancora attraente e affascinante, mi pare. che poi le moto di oggi siano affidabili eccetera, concordo. la tecnologia va avanti.

aggiungo che ancora oggi, se avessi di nuovo la possibilità di fare un viaggio nel Sahara come dico io (e ne dubito... per me il Sahara significa Algeria, Niger o Libia e credo che ancora per parecchio tempo non ci saranno le condizioni) partirei certamente con una XR 600 con motore Dominator, o direttamente con un Dominator preparato.

revisionata "a nuovo", ovviamente...   8)  diverso il discorso di un privato che parte per una Dakar odierna. lì servono moto più performanti, non serve tanta benzina... e soprattutto, se la moto te la fai dare da uno sponsor... beh, te la dà attuale, mica d'epoca...

;D
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Marzo 21, 2015, 19:03:32 PM
Essendo io un "ragazzo anni '80" ... capisco benissimo cosa intendete!
Una volta non vi era la globalizzazione e vi era una sensazione di "maggiore libertà di scoprire". La globalizzazione non è male in se ma è usata male. Così le cose si sono evolute allontanandosi dallo spirito iniziale.

Stessa cosa per le moto, non mi interessa avere una moto del 1985, percè una del 2015 va sicuramente meglio, però vorrei una moto fatta con lo spirito del 1985, ovvero semplice, aggressiva ma robusta, riparabile facilmente ovunque, ecc ecc.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: lakota il Marzo 21, 2015, 22:41:39 PM
Citazione di: andrea3112 il Marzo 19, 2015, 15:40:35 PM



Andrea, applausi...
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: clicco61 il Marzo 26, 2015, 13:47:33 PM
Citazione di: andrea3112 il Marzo 16, 2015, 09:44:49 AM
Parigi Dakar! si chiamava così quella gara che andava oltre la competizione.
la "Dakar" (qualcuno la chiama "Cagar"  ;D ) forse è la competizione più dura dei nostri tempi, indubbiamente ha il suo fascino ma non riesce a imporsi per quello che è (una gara di Rally) secondo me proprio per il bisogno di quel nome che davvero non c'entra niente con quello che combinano in Sud America.

con una specialistica moderna da Rally sarebbe impensabile partecipare ad una vecchia Parigi Dakar dell'era della Bussola quando c'erano note distanti dalla seguente anche di 100 km seguendo solo un cap.
con una vecchia "carcassa" preparata per la Parigi Dakar sarebbe impensabile partecipare alla Dakar di adesso, immaginate di partire con 50 litri di benzina e altri 20/25 tra zaino di ricambi e acqua per bere guidando una XL 600 o una tenerè o qualsiasi moto da enduro di quel periodo sapendo di essere soli e contare solo su la vostra capacità di guidare di navigare e di saper mettere le mani sul motore quando ce nè il bisogno, oggi c'è il pacchetto completo e se accade qualcosa c'è sempre qualcuno che ti aiuta ma è meglio che mi fermo qui, sono due ere diverse e non ha davvero senso polemizzare su cose dette scritte lette e rilette da molti anni ormai.

mi piacerebbe farvi provare la sensazione di trovarsi alle prime ore del mattino (quando è ancora notte) sotto la torre Eiffel per quel trasferimento di 900 km che portava al'imbarco per l'Africa, poi la sabbia e la solitudine con il rumore del motore che ti fa compagnia in una dimensione diversa che davvero ti porta fuori dal tempo. non conta la velocità che naturalmente con una moto del genere non può esserci, conta esserci e quelle sensazioni che solo avendo vissuto quel periodo o partecipando si possono capire .

la Parigi Dakar ci ha fatto scoprire la magia del Deserto, ancora oggi sono in molti gli appassionati che dedicano qualche giorno di ferie per scoprire e riprovare sensazioni che solo in quel contesto riesci a capire, ed anche se il modo di andare sarà diverso da persona a persona in base alla propria esperienza e capacità, le sensazioni saranno sempre forti così che quando si torna a casa si pensa già alla prossima volta, la Parigi Dakar era così, quando tornavi a casa pensavi sempre alla prossima volta che saresti andato.
il 28 Marzo parto per la mia Tunisia come sempre senza assistenza guide e altro che non sia la mia moto un mio compagno di viaggio e il fascino dell'imprevisto , e penso già a Novembre quando ripartirò per il secondo viaggio dell'anno  ;)

grazie Parigi Dakar ,,,,,,,,,,,,quella vera!


e cosi' domani parti per la tunisia  :mano: :mano:  15 giorni nel deserto a  :scooter: :scooter: :scooter:

invidiaaaaaaaaaaaaaa   :D :D
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: andrea3112 il Aprile 15, 2015, 11:35:47 AM
ciao Clicco, sono tornato a casa il 13 mattina e già penso a Novembre quando spero di ripartire, naturalmente i giorni che hanno preceduto la mia partenza del 28 sono stati rinchiusi in officina perciò vedo adesso il seguito della discussione.
ho passato i primi sei giorni da solo con la mia moto davvero indistruttibile anche se vecchiotta e non all'altezza delle moderne della serie usa e getta.

ho letto quello che si è scritto e vedo che c'è un po di confusione perchè credo che nessuno dice che le nostre vecchie carrette sono meglio delle moderne specialistiche, la differenza è che adesso le moto in vendita sono prodotti altamente competitivi che in mano ad un pilota ufficiale gli permetterebbe di ben figurare  anche in una manche di un mondiale  ( ricordo Cairoli che quando era in Yamaha si era fatto ridurre la cilindrata perche 450 era troppo potente per la sua guida) .
perciò il punto oggi è che un semplice privato sia pilota o amatore ha la possibilità di acquistare una moto eccezionale sotto tutti gli aspetti, il rovescio della medaglia però è proprio in quelle caratteristiche estreme che incidono fortemente sull'affidabilità oltre il limite consigliato dal costruttore che in alcuni casi è di poche ore di funzionamento.
questo limite in una gara come la Dakar obbliga il pilota ad avere al seguito una assistenza organizzata perchè di lavoro a fine tappa ce nè molto e certe volte non basta, per questo motivo ho scritto qualche risposta prima che una moto di una volta non potrebbe fare una Dakar di oggi e che una moto di oggi non potrebbe fare una Parigi Dakar di una volta ma non stò a dire perchè tanto chi ha vissuto da vero appassionato di quel periodo la Parigi Dakar sa cosa dico il resto e solo polemica da Forum specie quando si scrive che l'affidabilità del motore si vede in autostrada.
la Dakar di oggi è asfalto molto asfalto, piste che tra poco saranno asfaltate e qualche punto hard o assurdo come il Salar in più si muore di sete ma ci sono gli alberghi i massaggiatori F.B. e tappe giornaliere molto più corte di quelle africane che erano esclusivamente nella sabbia  :) si corre con le moto moderne  e con le assistenze moderne ed a suo modo resta sempre una gara bela e affascinante dove probabilmente molti partecipanti vanno per far vedere che c'erano ma ci sono anche altri che vanno per correrla .
la Parigi Dakar si correva con delle vecchie carrette che vediamo ancora oggi in giro per il deserto, vedi la mia TT che ormai è alla quinta Tunisia con quel motore (15.000 km) la ciclistica ne ha molte di più in'oltre un campionato motorally intero e tutte quello che c'è da fare con gli amici sulle mulettiere e percorsi di tutta italia e lei è sempre li con i suoi rumoretti che mi raccontano che loro non mollano e possiamo andare tranquilli per ancora molto, forse mi fermerò prima io di lei ma nel frattempo sai quante specialistiche ho visto demolirsi e quante che non sono ancora uscite vedrò farlo? vedrò come ho visto anche molti professori che cambieranno forse moto e forse Hobby dato che sono ancora alla ricerca di qualcosa che non sanno bene cosa.
la moto è una passione e basta montarci sopra e andare per capire cosa dico

la Parigi Dakar che non c'è più! si è vero lei non c'è più ma resta un bel ricordo e la sabbia del deserto che non finirà mai .

A.

Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: Mario xr il Aprile 15, 2015, 12:25:49 PM
 :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm: :sisiehm:
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: clicco61 il Aprile 15, 2015, 13:16:17 PM
bentornato Andrea  :birra:

ma tutte quelle cose che scrivevano in tv, di guerre etc etc.....come era la situazione reale in tunisia?
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: gpsmax il Aprile 15, 2015, 23:45:49 PM
credo infatti che il punto sia questo: la Dakar ci ha fatto scoprire l'andare in moto nel Sahara. e questa cosa meravigliosa ha fatto scuola per almeno un paio di generazioni di piloti.

oggi in Sud America i deserti che ci sono sono "piccoli", non si fanno più tre settimane di sabbia e vuoto, e a fine tappa c'è l'albergo, che in Africa lo trovavi a Tunisi, e poi solo a Niamey e a Dakar.

che la Dakar di oggi sia estrema niente da dire. ma io cerco la settimana di guida ininterrotta sulla sabbia, meglio se senza incontrare nessuno, coi campi notturni e il fuoco alla sera. non la sparata che dura poche ore e poi sei di nuovo sull'asfalto nella civiltà.
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: andrea3112 il Aprile 20, 2015, 10:37:49 AM
Citazione di: clicco61 il Aprile 15, 2015, 13:16:17 PM
bentornato Andrea  :birra:

ma tutte quelle cose che scrivevano in tv, di guerre etc etc.....come era la situazione reale in tunisia?

grazie Clicco, la situazione dal mio punto di vista è che qualcosa in pentola bolle, basta vedere l'aumento di controlli e posti di blocco, comunque le zone interdette restano quelle di sempre e i Tunisini sono tranquilli come sempre e un po amareggiati per la scarsa presenza di turismo a causa di questi eventi isolati, personalmente sono stato benissimo anche nei giorni che ero solo, nel deserto invece e come sempre te la moto la sabbia e un cielo stupendo  :)
Titolo: Re:La Dakar che non c'è più
Inserito da: uncleroby il Aprile 20, 2015, 22:23:17 PM
Citazione di: andrea3112 il Aprile 15, 2015, 11:35:47 AM
il resto e solo polemica da Forum specie quando si scrive che l'affidabilità del motore si vede in autostrada.

E' ben noto che un motore monocilindrico soffre molto i regimi di giri costanti ed elevati. I motori del XR650R sbiellati sono, per la gran parte, scoppiati in autostrada. Ho due amici che al tempo sbiellarono TT350 e TT600 proprio in autostrada.
Quindi l'autostrada è un severo banco di prova per un monocilindrico, sopratutto se non derivato da un motore stradale come nel caso dei TT e degli XR (che derivavano da XT e XL).
Quindi motori 450 cc che si sciroppano 400 km di autostrada e poi smanettano per altre centinaia di km nella sabbia o in mulattiera, direi che possono chiamarsi affidabili.
Certo non sono studiati per durare 80.000 km come le XR, purtroppo!

Ho avuto le "moto vecchie"  (XR600-400-250), LC4620 e quelle medie (XR650R, DRz400E) e quelle nuove (WR450F, EXC450, 690 R, RMX450, EXC500), per come vado io le "vecchie" vanno benissimo ma, con le nuove, hai un gusto diverso e difficilmente torni indietro.
Come dico sempre, vorrei tanto che Honda, Suzuki, Yamaha, ecc riprendessero moto di "filosofia XR" ma concezione moderna. Purtroppo non ci sono e mi devo accontentare del mio EXC500... ::)


PS. In realtà c'è il Ktm 690 R che riprende le orme del XR650R in una versione un più stradale come allestimento, anche se deriva da una moto da gara e quindi ha il DNA giusto.
Poi c'è il CCM 450 Adventure, col motore Kymco sviluppato da BMW. La moto è studiata per i viaggi in fuoristrada e ha tagliandi ogni 8000 km.
L'unica differenza con il G450X è la modifica di una mappatura che toglie quasi 10 cv.
La prima è grossa, la seconda molto costosa...
Pensate cosa sarebbe un CRF450X in stile XR con quelche cv in meno! :o :)