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Alta via dei monti liguri - da Savona al Monte Saccarello a Rezzo

Aperto da mic_cas, Agosto 24, 2015, 09:06:25 AM

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mic_cas

purtroppo il prossimo weekend è avverso per alcuni (tra cui il sottoscritto).
siccome sabato sembra essere tollerabile, dal punto di vista del meteo, sarebbe bello trovare una girata da fare in una zona intermedia tra milano torino e .... genova in giornata.

zona alessadria-monferrato.....

se non ho capito male payasito è della zona di alessandria. Ti va?

saresti dispobile?

Maru. cosa ne pensi?

sergio e luis sono disponibili mentre mao ha qualche problema

Mao

Disponibile per l'Alessandrino in giornata..peccato per il cattivo tempo di domenica. :-[

Lesciu XR

Ciao visto che mi è uscito un contrattempo un pò grosso per me va bene rimandate che sabato con grande dispiacere non ci sarei stato.Spero di esserci per il prossimo sabato non garantisco niente. 😨😰

maru

 :-[ La proposta vale sempre anche per questo week end, chi c'è? Ovviamente un occhio sempre al meteo, giusto chi viene da fuori, meteo che a onor del vero sta già mangiando un po' la promessa. Vediamo ancora come butta.

Per ora Maru, Payasito, Alberto 59X

mic_cas

Purtroppo io nn ce la faccio
Alla prossima

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Webbo

se il meteo tiene io Carbonela e Gurush siamo su a bardonecchia Ven-Sab-Dom se qualcuno si vuole unire senza impegno...
se il meteo domani alle 13.00 sarà avverso credo rimanderemo..
Per cortesia non contattatemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

maru

 ;D Alla fine gli impegni familiari, gli imprevisti e le incertezze  di ognuno  hanno prevalso decimando così i possibili partecipanti. Siccome sono della serie "chi c'è, c'è!", non mi affeziono a nessuno e se il caso vado felicemente anche da solo,  venerdi sera aggiungo ancora qualche ferro nella borsa della mia Honda XR600,  siamo solo in due e tutto cambia, porto le due camere, le leve, la pompa ecc ecc.  Compagno di avventura e secondo di cordata anche per questa gita è il giovane Alessandro, Payasito nel forum, macinatore di polverosi chilometri alpini, uno di quelli che non scenderebbe mai dalla moto, bene, perché questa volta il tour è ardito e non ho bisogno di compagni con l'ansia del rientro,  che mi scappano come conigli ad ogni refolo di vento.    Il sabato  mattina lasciamo il tepore della riviera, senza rimpianto abbandoniamo anche l'asfalto e siamo ospiti dei veloci sottoboschi del Finalese, guadagnata la Val Tanaro piuttosto velocemente, siamo carichi di entusiasmo e leggeri di carico,  andiamo a salire in quote più importanti, decidiamo il giro del Colle Garezzo, della salita al Tanarello e della classicissima Via del Sale, ormai non tengo più il conto il numero di volte  che ho fatto questo giro, a tre cifre già da tempo,  un pò per colpa della carta di identità ma di più perché è proprio un bel posto, che mi attira diverse volte tra giugno e ottobre, con una grande variabile di strade.   Il meteo si diverte, gioca con noi,  nuvole basse riducono a tratti la visibilità a pochi metri, ma i campanacci ci ricordano che non siamo soli,  giri una curva e trovi   un palcoscenico di monti ripidi, verdi, audaci, l'odore della pioggia e il sole che fa cucù tra le nuvole, nelle soste senti il silenzio e il rumore in lontananza di chi sta arrivando,  quasi riconosci il tipo di moto, si aggiungono così altri fuoristradisti, alcuni li conosciamo da anni, la sorpresa prima e poi oltre all'abbraccio c'è chi ti offre un biscotto o un sorso di Gatorade, i dove vai? vieni con noi, fatti sentire si sprecano, ma ognuno nella sua testa ha il suo giro, io ho il mio giro e Payasito ha già capito dove voglio arrivare, unica condizione determinante è il meteo, se è pioggia battente o nevischia faccio una bella leva con il braccio e punto la ruota verso il mare.   Abbandonato il monte Saccarello che abbiamo risalito dal Collardente andiamo ad affrontare  facilmente la rinnovata Via del Sale, con il tratto delle Carsene che non capisci se è un quadro, se sei al cinema o è una tua immaginazione, ora è tornato il sole ed è tutto un altro dire. Al colle di Tenda  si vedono i lampi e le nuvole nere che stanno scaricando sulla valle di Cuneo  la loro rabbia. Pochi chilometri e siamo al sicuro. Il giorno dopo, domenica, è uno di quei giorni che ogni motociclista si augura, cielo terso, non una nuvola, di un blu che più blu non si può,  incrociamo un traffico intenso di auto dirette al mare, Bordighera, Sanremo, Mentone  sono la Miami dei Cuneesi delle valli montane, ma noi c'è ne facciamo un baffo e ci infiliamo in una stradina delle mie, siamo a salire nel bosco, tra le vecchie  borgate, ora baite per il relax del fine settimana, rieccoci con le ruote nella terra, pozzanghere di fango e con un tappeto  di foglie verdi, rosse e gialle e intorno la Val Gesso a  far corona con i suoi monti già segnati da una leggera coltre bianca. Gira e rigira ci ritroviamo in valle Stura e ora si va  a salire nel vallone dell'Arma sino al colle di Valcavera, poi a sinistra verso la valle Maira,  ed è un seguirsi di colli, parlo di chilometri, tra praterie, pascoli, laghetti blu blu, tutti vicino e oltre i  2400 mt. , se ti fermi e ti guardi intorno in silenzio puoi anche vedere i camosci che corrono spericolati tra le rupi, ma altri animali molto più grossi hanno lasciato tra questi monti  le loro impronte milioni di anni fa, i Ticinosuchus ferox e ne avevano di spazio. A Preit due ore dopo una bottega di alimentari ci stordisce con il suo profumo sulla strada, un bel pezzo di Raschera e un buon bicchiere di vino ci danno ancora di più la carica, altri copiano e si fermano, si parla di moto, tutti ma proprio tutti conoscono e apprezzano le XR, semplici e concreti cavalli di razza, che combinazione, rivedo il Tedesco con un DRZ che gira per i bricchi senza un braccio, avremo modo di rivederlo altre due volte, infine lo adottiamo e salirà con noi al fino rif. Carmagnola. Ma io ho voglia di vedere cosa c'è lassù e se si passa,  ne avevo già sentito parlare, oltre quella chiesa su quella punta, questa mi manca, secondo me si scende, chiedo al malgaro e mi da quasi conferma, è tanto che non vado a far legna dice, e non so l'inverno scorso cosa ha lasciato, è fatta, un repertorio di marce basse e ci facciamo  il colle e poi  la discesa nel bosco, con una tavolozza di colori acerbi, ma ci sono tutti, è semplicemente magico e lo metto nel mio archivio, che non è lo strumento che ho sul manubrio ma nella testa; guarda un pò che bello condivide il mio socio, siamo sbucati proprio sulla statale della Val Maira, andiamo ancora un pò su e poi dobbiamo girare a destra, dove ti ho detto, occhio che è subito li.  Eccoci, lasciate le ultime borgate e i locali intenti nei loro lavori agricoli, chi brucia le fascine, chi copre il fieno e chi sistema la legna, fuori dalle piccole porte di casa, esposti al sole i canestrini con i funghi e strofinacci ricoperti di noci ad asciugare, andiamo oltre, occhi di massaie discrete che stendono i panni nei prati non ci mollano e apriamo un pascolo ed entriamo, poi chiudiamo così le mansuete e bianche Fassona vanno avanti a strappare erba senza badarci, ora si sale di brutto per diversi chilometri e il paesaggio è spoglio, meringhe di erba, pendii ripidissimi e il silenzio che  avvolge tutto. In cima alla strada, 18 km dopo, siamo arrivati in cima, la croce di vetta è li, ma non porto l'XR in spalla come fanno i ciclisti con la mtb, ci godiamo il posto, la ex caserma della Gaf , a guardia del confine è ora un innocuo nido d'aquila, lo strumento dice 2851 metri, dietro è la Francia, il nemico,  in terra grandi matasse di filo spinato arrugginiti a memoria di un triste passato. Nel cielo i corvi imperiali sono gli unici che si fanno sentire, girano intorno ad un cilindro ascensionale senza un battito d'ali, è una giornata indimenticabile ed è l'ultimo giorno d'estate, qui c'ero già stato, in pieno inverno, con casco, imbraco, corda, piccozza e ramponi, perché c'è da divertirsi.  Il tempo passa e ora siamo proprio soli, dai, rientriamo che ci aspetta ancora dell'altro e ci viene tardi, un ultimo pezzo interessante, la "Strada dei Cannoni". Il Monviso è imponente ed è così vicino, quasi allunghi una mano e ti sembra di bagnarla affondandola  in quella poca neve sotto la vetta in ombra, le XR non perdono un colpo e sentono l'odore della stalla, la giornata si riduce, ora sono i colori della sera, comanda il rosso e i profili dei monti sono perfetti, i più importanti tutti riconoscibili e lo spazio si allunga sino alla catena del monte Bianco, nella zona  il colle di Sampeyre gode di una brutta fama, insieme forse a Valmala, lo dice il nome,  il cielo  libera  alla sera e senza ritegno vere bombe d'acqua, ma questa volta lo voglio perdonare per tutto quello che mi ha scaricato addosso  in 40 anni!   Una lunga strada militare, ardita, si staglia davanti a noi, fino al colletto di Rossana è un gran bel pezzo, non sono tranquillo, dietro una curva, potrei trovare qualche Piemontese con il moschetto a spalla che mi impone l'alt, mentre i compagni spingono insieme ai due enormi buoi che tirano il grosso cannone, ma questa è un'altra storia e queste strade  se esistono è grazie a  questa gente, che per bisogno, per obbligo,  per orgoglio o per difendersi e  per un senso patriottico si è spaccata le mani. Ecco Ale. siamo arrivati, tu rientri di la? io giro di qua, abbiamo 220 km di bitume a testa, manda un messaggio quando arrivi ok? Ciaoooo. Sono le 23, sarebbe buio pesto, ma una falce di luna rischiara tutt'intorno, senza fare troppo casino, spengo e tiro su la basculante. Un ultimo giro intorno alla bambina e tutto mi sembra a posto, dai, ci vediamo domattina che ti do una bella strigliata, che così sporca non mi piaci, ti compro le scarpette nuove e facciamo l'olio, Buonanotte.
I chilometri percorsi sono stati 380 quelli stradali e oltre 200 quelli su strade bianche, in prevalenza sterrate militari, ma in Appennino qualche sottobosco appena un po' più tecnico richiede un po' di attenzione.


payasito

"La vera profondità di un uomo è l'uso che fa della
propria libertà."

Un viaggio epico , di quelli che ti restano davvero nel cuore,
Un viaggio fatto di emozioni e di persone vere

Posso solo dire un grazie immenso ad Andrea per i bellissimi km percorsi e per il bellissimo racconto che mi sento di condividere pienamente !! .

E quando sei sulla moto ... Di notte in Autostrada a 120 all ora per il rientro , al buio ... Ho solo un pensiero in testa ...

Dove andiamo la prossima volta ?

Grazie Maru ....
BMW F30 320d Business      Mitsubishi pajero pinin S.S gdi target       ktm LC4 640 rally

Poscia ch'io ebbi rotta la persona
di due punte mortali, io mi rendei,
piangendo, a quei che volontier perdona.

Orribil furon li peccati miei;
ma la bontà infinita ha sì gran braccia,
che prende ciò che si rivolge a lei.

RAZZO



WAKATADAO RESING TIM

KAZZEMBERGHER TEAM

gpsmax

Per cortesia non contattaemi in privato (via PM o mail) per aiuto o consulenze tecniche, postate pubblicamente, e se vi posso aiutare lo farò volentieri.

mic_cas

#40
Maru
Se scrivessi dei libri ti leggerei tutto d'un fiato
Bravi mi è spiaciuto nn venire.
Mentre mi facevo avanti e indietro per la tangenziale est per portare e riprendere mia figlia mi immaginavo sui bricchi con voi.......
Ma come dice Maru.... i monti nn scappano.....
Alla prossima

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